Torino – Dopo la richiesta di condanna per Carlo Conti , Francesco Bellavista Caltagirone e l’assoluzione di Gianfranco Carli è il turno degli altri imputati tra cui l’imperiese Paolo Calzia, ex segretario generale del Comune di Imperia ed ex presidente della Porto di Imperia S.p.A.:
PAOLO CALZIA:
“Paolo Calzia deve rispondere della truffa relativa alla permuta del 70-30 – ha detto il PM Giancarlo Avenati Bassi che prosegue – Paolo Calzia avvalla davvero tutto. Unico gesto di forza che fa lo fa con Lunghi. Si sarebbe potuto puntare in piedi in tantissimi aspetti davvero vergognoso e non lo ha fatto. Unico dell’amministrazione comunale è Paolo Calzia. Mi stupisce che sia l’unico dell’amministrazione. Calzia sta fino alla fine, lascia passare tutto. Se diventare presidente Porto di Imperia SPA è avere una poltrona di sottogoverno locale e non avere nessuna responsabilità…non reagisce, mai.
Opera non è collaudabile. È un danno spaventoso. Non è collaudabile perché necessario avere certificazioni richieste dalla Commissione di Vigilanza e Collaudo. Non so come si potrà collaudare. Non potrà rientrare nel patrimonio dello Stato. Nessuno saprà giuridicamente cosa sia”.
Si chiede una condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione ( 2 anni per la truffa e 4 mesi per abuso d’ufficio relativo alla montagna di terra) e mille euro di multa.