“Basta morti sul Lavoro”, questo lo slogan del presidio di lavoratori edili, metalmeccanici e sindacati che i è svolto questo pomeriggio, 21 febbraio, davanti alla Prefettura di Imperia.
Imperia: presidio dei sindacati edili e metalmeccanici davanti alla Prefettura
Nel dettaglio, le organizzazioni sindacali della provincia Fenal, Uilm, Uil, Fillea, Fiom e CGIL, hanno portato all’attenzione del Prefetto Valerio Massimo Romeo la situazione del territorio.
“Anche nella nostra provincia – fanno sapere i sindacati – la fretta per chiudere i cantieri del SuperBonus, la corsa agli appalti del PNRR e ale manutenzioni autostradali, producono numeri da capogiro per il settore dell’edilizia e per l’indotto metalmeccanico. Purtroppo questa ‘corsa all’oro’ genera dei problemi pesantissimi alle condizioni reali di lavoro degli operai.
Le morti di Firenze sono una tragedia a cui i rappresentanti sindacali di tutti i territori come il nostro vengono esortati. Questi caduti sul lavoro sono come i caduti di questa provincia negli anni passati. È solo questione di tempo affinché accada ancora un nuovo infortunio mortale nel nostro territorio.
È fondamentale adottare misure pro attive per affrontare questo problema e rafforzare l’importanza della sicurezza in ogni luogo di lavoro”.
Spiega Tiziano Tomatis (segretario provinciale Cgil) dopo l’incontro con il Prefetto
“Abbiamo chiesto basta morti sul lavoro. Abbiamo chiesto che queste tragedie annunciate devono terminare e abbiamo ricevuto da parte del prefetto una solidarietà verso le vittime, le famiglie delle vittime.
Si è reso disponibile, nei giorni a venire. a fare anche delle azioni e iniziative congiunte per fare in modo di trovare un accordo, per avere la possibilità di un controllo maggiore su tutti questi lavori.
Edilizia, metalmeccanici, le grandi strutture private, dove spesso ci sono dei subappaalti in modo che si possa comunque essere un deterrente alla non sicurezza sul lavoro.
Quindi maggiore attenzione per quello che riguarda il lavoratore”.
Aggiunge William Amoretti, segretario provinciale Fillea Cgil
“Mi permetto di dire che sua eccellenza il Prefetto è una persona che può vantare una grandissima umanità, mi ha molto colpito e soprattutto è una persona assolutamente preparata sia sulla materia e oltretutto molto ben cosciente di quello che è il termometro di questo territorio.
Sostanzialmente ci ha dato questa disponibilità a incontrarci successivamente, per riargomentare queste lacune del settore insieme agli organi deputati e ai controlli. Quindi Asl e ispettorato.
Per noi questo è un importante risultato perché questo territorio ha bisogno di presenza, ha bisogno di presenza dello Stato, ha bisogno di presenza delle parti sociali. Senza dimenticare che la vita delle persone viene prima di ogni altra cosa”.
Roberto Fallara, coordinatore regionale Uil
“È stato un incontro fatto a seguito di queste iniziative legate anche ai fatti tragici ultimi di Firenze.
È stato un incontro per rappresentare quello che le organizzazioni sindacali hanno voluto far presente, che c’è necessità di più controlli per la sicurezza. C’è necessità di ulteriore formazione specifica, perché vanno evitate che tragedie come quella di Firenze e come purtroppo tante che sono accadute, continuano a ripetersi.
Dobbiamo ringraziare veramente Sua Eccellenza il Prefetto perché è stato disponibile, è stato molto attento alle istanze.
C’è anche una disponibilità di attivare varie forme di collaborazione attraverso i protocolli specifici del coinvolgimento di organizzazioni sindacali e enti preposti, per incrementare le possibilità che si possono avere nelle effettuazioni dei controlli, ma soprattutto di politiche proattive sulla sicurezza sul lavoro”.
“A partire dal prossimo mese – fanno sapere i sindacati – ci incontreremo nuovamente per definire di concerto con la Prefettura , gli Enti Locali, l’ASL, l’Ispettorato del Lavoro, l’INAIL e tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nelle politiche del Lavoro, un PROTOCOLLO che permetta di agire in modo più incisivo sui controlli e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sviluppando altresì iniziative in chiave congiunta e coordinata, con particolare attenzione ai settori più esposti al rischio di infortuni”.