22 Dicembre 2024 20:14

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Multato per aver guidato il suo motorino senza casco a Napoli, ma non c’è mai stato: l’incredibile storia di un 50enne di Diano Marina. “La targa è del mio motorino, ma è sempre stato qui. Assurdo”

In breve: L'incredibile storia di cui è protagonista, suo malgrado, Andrea Todiere, 50enne di Diano Marina, che ha scoperto tutto solo pochi giorni fa dopo aver ricevuto per posta l'ingiunzione di pagamento. 

“Sono stato multato per aver guidato il mio motorino senza casco a Napoli, ma non ci sono nemmeno mai stato”. Questa l’incredibile storia di cui è protagonista, suo malgrado, Andrea Todiere, 50enne di Diano Marina, che ha scoperto tutto solo pochi giorni fa dopo aver ricevuto per posta l’ingiunzione di pagamento. 

Multato per aver guidato il suo motorino senza casco a Napoli, ma non c’è mai stato

I fatti risalgono al 15 settembre 2022. Quel giorno, in piazza Nazionale nel Comune di Napoli, due agenti della Polizia Locale hanno elevato una sanzione per guida senza casco e, non riuscendo a fermare il diretto interessato, che si è dileguato sul motorino, hanno dovuto indirizzarla alla targa del ciclomotore, che è risultato di proprietà dell‘ignaro 50enne di Diano Marina.

“La pec contenente la sanzione non l’ho mai vista – racconta Andrea Todiere a ImperiaPost – finchè pochi giorni fa mi è arrivata per posta l’intimazione a pagare e ho scoperto tutto. Il colmo è che non mi sono mai recato nella mia vita a Napoli. Il mio ciclomotore, targato come quello in questione, ha circolato pochissimo in strada. Infatti, si trova da circa 3/4 anni all’interno di un garage di una mia amica. Per sicurezza sono andato a controllare se la targa fosse ancora al suo posto e così è. Non l’ho mai prestato a nessuno.

Nel frattempo, la multa è passata da 171 euro a 337 euro e dovrebbero aver tolto 5 punti dalla patente.

Andando indietro nel tempo, posso affermare con certezza che quel giorno, il 15 settembre 2022, ero a lavorare (gestisco piscine nella zona di Diano e Imperia).

Mi sono rivolto a un avvocato, ma purtroppo essendo passato troppo tempo (30 giorni è il limite per contestare la sanzione) non c’è nulla che possiamo fare. Ho denunciato il fatto ai Carabinieri nella speranza che si possa comunque far luce sulla vicenda e che non capiti più lo stesso ad altri”.

 

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