“Dopo la “strigliata“ rivolta dal sindaco alla sua maggioranza per la scarsa capacità di contrastare mediaticamente le critiche delle opposizioni, i capigruppo delle tre liste che sostengono Scajola, hanno fatto ammenda alla “giapponese” con un comunicato harakiri sulla questione dei parcheggi a pagamento – Interviene così in una nota stampa Lucio Sardi, consigliere di minoranza di Alleanza Verdi e Sinistra, in risposta ai capigruppo di maggioranza, Andrea Landolfi (Avanti), Luca Volpe (Insieme) e Giovanni Lazzarini (Prima Imperia),, sulla vicenda dei parcheggi a pagamento.
“I tre maldestri samurai a servizio dell’imperatore Claudio-san hanno infatti sguainato le loro katane con l’intento di fare a pezzi le ragioni dei sobillatori della rivolta sui parcheggi a pagamento, finendo però per infilzarsi tra di loro, a giudicare dall’effetto ottenuto e dalla credibilità dei dati portati.
I tre capigruppo di maggioranza, nel tentativo di far apparire modesto il numero dei nuovi parcheggi a pagamento già realizzati, hanno ripetuto il racconto già fatto in consiglio comunale dal sindaco sottraendo dai 491 nuovi posti a pagamento (previsti nel piano da loro approvato in consiglio comunale e quindi non frutto della fantasia delle opposizioni) gli 80 posti del parcheggio sotterraneo del Prino (che secondo Scajola “non contano”) e quelli precipitosamente ridipinti di bianco dopo il montare delle proteste.
Una sforbiciata dei nuovi posti a pagamento rispetto a quelli previsti nel piano approvato nel consiglio comunale del 21 dicembre (scesi secondo Scajola & samurai da 491 a “soli” 254) che sarebbe stata decisa in una giunta comunale del 12 febbraio, evidentemente precipitosamente convocata per cercare di “parare il colpo” proprio lo stesso giorno della discussione in consiglio comunale della mozione delle opposizioni sui parcheggi.
Una delibera di giunta dai numeri e contenuti tanto miracolosi e misteriosi da essere stata “secretata”, considerato che è attualmente irreperibile sull’albo pretorio del comune e che è stata solo citata senza richiamarne il numero (forse perchè era la delibera n. 491), nella risposta alla mia interrogazione scritta con cui ho provato senza successo ad ottenere dall’amministrazione comunale dettagli sui dati dei parcheggi nei centri storici.
I tre capigruppo si sono poi trasformati in kamikaze quando hanno cercato di dimostrare, sempre facendosi forza con i dati riportati nella risposta del sindaco alla mia interrogazione scritta, che in città ci sono fin troppi parcheggi gratuiti (ben l’80%) e che nei centri storici, sarebbero addirittura in rapporto quasi paritario “uno a uno” con quelli a pagamento.
Ovviamente nella risposta al mio quesito che riporta questi dati, il sindaco si è dimenticato di fornire il ” piccolo dettaglio” sulla perimetrazione dei centri storici cittadini utilizzata per calcolare il rapporto tra parcheggi gratuiti ed a pagamento.
Per affermare che nei centri storici di Oneglia e Porto Maurizio ci sono tanti posti auto liberi quanti i blu (una palese panzana) è evidente che si siano conteggiate anche zone di parcheggio non ragionevolmente utilizzabili per recarsi poi a piedi in centro dove si vive o lavora.
Se per Oneglia si conteggiano i parcheggi liberi della Rabina o del cimitero di Castelvecchio e per Porto Maurizio quelli di San Lazzaro, si può raccontare che sulla carta ci sarebbe un equilibrio con quelli a pagamento. È però evidente che con i nuovi posti a pagamento previsti e realizzati, per chi vive o lavora in quei luoghi non ci saranno più adeguate possibilità per parcheggiare senza essere costretti a marce forzate per raggiungere il centro o a svenarsi con pedaggi insostenibili.
Ai volenterosi capigruppo difensori delle nuove strisce blu, lanciatisi al massacro come il colonnello Custer a Little Bighorn, mi sento di consigliare di non preoccuparsi troppo di tentare di contrastare le mie critiche utilizzando acrobazie numeriche poco credibili.
Li invito a ragionare su cosa penserà di loro un cittadino che abbia letto il loro comunicato, quando da marzo si troverà a dover pagare il pedaggio per parcheggiare in centinaia di parcheggi in cui prima poteva, anche a fatica, usufruire senza oneri di un servizio pubblico (come è quello dei parcheggi) che nei comuni “normali” viene in varie forme regolato e garantito.
A Scajola, che nella risposta scritta alla mia interrogazione prova a smentire i numeri sui nuovi parcheggi a pagamento da me citati ma soprattutto presenti nel documento che lui e la sua maggioranza hanno approvato, faccio l’invito a provare con spirito “zen” l’esperienza spirituale della rinuncia per un mese ad auto blu, autista e posto auto riservato sotto il municipio, per cercare un parcheggio non a pagamento dentro i centri storici della città dove ha previsto, a suo dire “sperimentalmente”, solo 254 nuovi parcheggi a pagamento.
Forse per il sindaco e i suoi tre malaccorti samurai sarebbe più opportuno avvicinarsi alla cultura orientale partendo con un corso di giardinaggio sui bonsai in occasione dell’interessante festival su tale tecnica di coltivazione che, come annunciato proprio in questi giorni dal primo cittadino, la città ospiterà”.