22 Dicembre 2024 22:35

22 Dicembre 2024 22:35

Tragedia Bussana: le sigle sindacali dei trasporti sulla sicurezza stradale. “Ancora una volta è evidente la fragilità della nostra rete viaria. Quando se ne occuperanno le amministrazioni?”

In breve: La nota dei rappresentanti delle sigle sindacali FILT CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI, nelle persone di Fabrizio Ioanna, Angelo Casella ed Enrico Parodi.

“La recente tragedia di Bussana ricorda ancora una volta le fragilità della nostra rete viaria. A noi operatori del trasporto inutile dirlo, la sicurezza stradale sta particolarmente a cuore. Siamo per strada tutto l’anno. La sicurezza stradale purtroppo per gli enti locali si sta limitando a piazzare autovelox, semafori intelligenti e varie apparecchiature multanti che costellano la linea costiera, che più che garantire l’incolumità, garantisce introiti importanti per i bilanci”. Lo scrivono i rappresentanti delle sigle sindacali FILT CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI, nelle persone di Fabrizio Ioanna, Angelo Casella ed Enrico Parodi.

Tragedia Bussana: le sigle sindacali dei trasporti sulla sicurezza stradale

“La sicurezza è anche garantire un trasporto pubblico efficiente, ma questo è impossibile per una serie di motivi mai risolti:

fermate incredibilmente frequenti, quasi tutte inadeguate alla dimensione dei mezzi, spesso ingombre di mezzi tollerati dalle forze dell’ordine e poco agevoli;

assenza di percorsi dedicati e corsie preferenziali;

traffico intenso a causa di problemi di viabilità cittadina cronici, annosi, mai risolti e spesso derivanti da decisioni cervellotiche, che ad orari fissi rendono lentissimo l’attraversamento di Imperia e Sanremo;

cantieri che spuntano improvvisi e che a volte (vedi quello alla Vesca) durano anni ed anni;

velocità della linea tra le più basse;

manifestazioni varie che, attese dagli autisti come disgrazie, trasformano per giorni interi la statale in un inferno.

Da questo si può capire come sia difficile garantire un servizio regolare e quanto questo argomento non interessi alle amministrazioni.

Oggi ci viene chiesto di passare con alcune corse davanti alla scuola frequentata dai fratelli protagonisti del tragico incidente, incrementando comunque il passaggio di mezzi pesanti su quella rampa.

Pochi minuti, certo, ma che peggioreranno ulteriormente il disservizio e la rabbia degli utenti, che sfogano la loro frustrazione contro i conducenti arrivando spesso a minacce o gesti violenti.

Quando gli Amministratori di questo lembo di terra di ponente metteranno il trasporto pubblico al centro delle loro attenzioni dandogli il giusto peso per la collettività e non lo considereranno una zavorra?

Lo chiediamo perché siamo certi che rappresenti un contributo enorme alla sicurezza stradale”.

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