La legge Delrio, approvata lo scorso aprile, ha “abolito” le province svuotandole di poteri e funzioni, ma le elezioni per il presidente e i consigli provinciali esistono ancora solo che, per votare, si terranno delle consultazioni di secondo livello.
In questa prima tranche di elezioni voteranno Savona e La Spezia mentre, Imperia, sarà chiamata al voto durante la primavera.
In parole povere, a votare, saranno i Sidaci e i consiglieri comunali e gli eletti non percepiranno indennità e avranno il compito di occuparsi di riorganizzare le province in attesa dell’abolizione definitiva con la riforma costituzionale. I voti provenienti dai Municipi più grandi avranno maggiore valore.
Il nuovo sistema elettorale delineato dal disegno di legge del Governo è un sistema proporzionale, con voto di lista e preferenze, senza coalizioni, né soglie di sbarramento, né premi di maggioranza. In estrema sintesi:
- hanno diritto di elettorato attivo e passivo i sindaci e i consiglieri comunali in carica nei comuni della provincia;
- l’intero territorio provinciale è costituito da una unica circoscrizione elettorale sia ai fini della presentazione delle candidature, sia per l’attribuzione dei seggi;
- le forze politiche presentano la lista dei candidati al consiglio provinciale e, con essa, il candidato alla carica di presidente della provincia;
- l’elettore vota insieme la lista e il candidato presidente e può esprimere due preferenze per i candidati alla carica di consigliere;
- è eletto presidente della provincia il candidato che ottiene il maggior numero di voti;
- per la composizione del consiglio provinciale l’attribuzione dei seggi alle liste avviene in maniera proporzionale (metodo dei divisori d’Hondt); i seggi sono poi attribuiti ai candidati in ordine al numero di preferenze ricevute.