Si è svolta oggi in Tribunale a Imperia una nuova udienza del processo che vede alla sbarra 5 attivisti accusati di aver organizzato una manifestazione senza essere in possesso delle necessarie autorizzazioni. Il Pm oggi ha chiesto l’assoluzione per gli imputati perché “il fatto non sussiste” e il processo è stato rinviato al 28 marzo per la sentenza.
I fatti contestati risalgono al 31 dicembre 2019, quando era stato organizzato un corteo dal Comune a piazza Dante senza darne comunicazione alla Questura
I 5 imputati, difesi dagli avvocati Ersilia Ferrante e Gianluca Vitale, sono finiti nei guai per la manifestazione del 31 dicembre 2019 quando a Imperia si era svolto il presidio in solidarietà di Nicoletta Dosio, Coordinatrice Nazionale di Potere al Popolo e storica esponente del Movimento No Tav, arrestata pochi giorni prima.
Un gruppo di attivisti si era riunito davanti al palazzo comunale con bandiere e cartelloni, mettendo in atto poi un corteo fino in piazza Dante.
Ai partecipanti, segnalati dalla Digos, è stato contestato di non aver dato comunicazione alla Questura tre giorni prima della manifestazione, come previsto dalle norme. Per questo sono stati denunciati e condannati al pagamento di 1.275 euro a testa tramite l’emissione del decreto penale di condanna. Tramite i loro legali, gli imputati avevano presentato ricorso.