Si è chiuso con cinque condanne e un’assoluzione il processo in Tribunale a Imperia sugli episodi di spaccio di droga e corruzione che coinvolgevano anche alcuni poliziotti del commissariato di Sanremo.
Il Pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto sei condanne. Gli imputati hanno optato per il rito abbreviato
Tre anni e 13.400 euro di multa per l’ex assistente di polizia Christian Borea, difeso dall’avvocato Bruno Di Giovanni; Jalil Oujjet, marocchino residente a Sanremo, difeso dall’avvocato Maria José Sciortino, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi e 30 mila euro di multa; Omran Moulod Merssal Asara nato in Libia, irreperibile, difeso dall’avvocato Salvatore Sciortino, è stato invece condannato a 2 anni e 8 mesi e 20 mila euro di multa. Condanna a 5 anni e 4 mesi e 20 mila euro per Saimir Biti, albanese, abitante a Sanremo, difeso dagli avvocati avvocati Luca Ritzu e Alessandro Mager; Karima Belhoue, mamma di Oujjet, difesa dall’avvocato avvocato Maria José Sciortino, accusata di percepire il reddito di cittadinanza illegittimamente, è stata condannata 1 anno e 20 giorni, con pena sospesa.
Assolto perché il fatto non sussiste Alessio Olivieri, nato a Genova, assistente di polizia, all’epoca in servizio presso il commissariato di Sanremo, difeso dall’avvocato Bruno Di Giovanni.