Centinaia di studenti hanno protestato questa mattina sotto la sede del Liceo Scientifico Vieusseux di Imperia per chiedere le dimissioni del Dirigente Scolastico Paolo Auricchia. All’origine della manifestazione, cui seguirà domani, 12 marzo, un vero e proprio corteo, il commento sessista postato su Linkedn dal preside in relazione all’incidente occorso alla guardalinee Guadalupe Porras, andata a sbattere contro una telecamera durante l’incontro di Liga fra il Betis Siviglia e l’Athletic Bilbao. La donna, ferita al volto, ha dovuto lasciare il campo sanguinante.
“ “Si vabbè… però oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima, che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male tesoro” ha commentato Auricchia, sollevando una selva di polemiche, anche nel mondo politico.
Studenti e studentesse si sono ritrovati poco prima delle 8 davanti alla scuola e hanno inscenato una protesta con cori e cartelloni. “No tagliatelle gusto maschilismo”, “Auricchia le tagliatelle puoi farle anche tu”, “Fate il vostro lavoro, non criticate quello degli altri”, “Parità non solo l’8 marzo”, “In cucina si? Ma allo stadio no?”, “Non hai diritto di essere chiamato uomo se non hai rispetto per le donne”, “Non so fare le tagliatelle, ma so spiegare l’importanza di Cambiaso nel 3-5-2 di Allegri”.
C’è anche chi si è presentato con le tagliatelle, con il cappello, il grembiule e gli utensili da cucina, chi vestito da calcio.
Da quanto trapela gli insegnanti avrebbero chiesto la convocazione di un collegio docenti straordinario per discutere dell’accaduto.
Alessandro Demasi, rappresentante di istituto
Laura Amoretti, consigliera di parità Regione Liguria e consigliere comunale a Imperia
“Quello che ho letto ieri è inammissibile. Ho fatto le mie dichiarazioni con un comunicato stampa e continuerò a denunciare nelle sedi competenti questo fatto che trovo gravissimo. E’ gravissimo per chi lo pronuncia. Stiamo lavorando tantissimo per tutti, non solo i ragazzi, gli insegnanti, tutta la scuola. L’obiettivo dell’agenda 2030 è proprio la parità di genere, di doveri, di diritti. Leggere quello che ho letto da un dirigente scolastico non conosce appellativi”.
Daniela Bozzano, consigliera comunale
“Sono venuta a dare solidarietà a questi ragazzi perché mi sembra una battaglia giusta. La parità di diritti si conquista anche così, nella scuola, soprattutto nella scuola. Certe battute non vanno fatte neanche per scherzo. Solidarietà a questi ragazzi che vogliono studiare e cercare di vivere in un modo migliore”.