22 Dicembre 2024 17:43

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Processo Scajola Reggio Calabria: il reato è prescritto, ma la difesa chiede l’assoluzione nel merito in Appello. “Nessun contributo alla latitanza di Matacena”

In breve: Scajola in primo grado è stato condannato a due anni di carcere. Caduta l'aggravante mafiosa il reato di procurara inosservanza della pena è già caduto in prescrizione. Le legali dell'ex Ministro hanno però chiesto l'assoluzione nel merito. 

“Siamo assolutamente convinte che nel nostro caso ci sia la prova positiva dell’insussistenza del fatto”. Così le legali di Claudio Scajola, Sindaco di Imperia, Elisabetta Busuito e Patrizia Moretto, nel corso dell’arringa difensiva ieri, 13 marzo, al processo d’Appello a Reggio Calabria che vede l’ex Ministro imputato per procurata inosservanza della pena per aver favorito la latitanza dell‘ex Parlamentare di Forza Italia Amadeo Matacena.

Reggio Calabria: processo Scajola, chiesta l’assoluzione nel merito

Scajola in primo grado è stato condannato a due anni di carcere, pena sospesa. Caduta l’aggravante mafiosa, contestata in un primo momento e poi decaduta, il reato è già caduto in prescrizione. Le legali dell’ex Ministro hanno però chiesto l’assoluzione nel merito. 

“Ci sono una pletora di elementi fattuali e di diritto per dimostrare l’evidente assenza di responsabilità penale in capo a Scajola, è completamente assente qualsivoglia contributo materiale posto in essere da Scajola a favore della latitanza di Amedeo Matacena”. 

L’udienza è stata rinviata al prossimo 26 giugno per la conclusione delle arringhe e la sentenza.

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