Nuova seduta del Consiglio comunale di Diano Marina questa sera, con un’apertura polemica da parte del consigliere di opposizione Francesco Parrella del gruppo Diano Domani, che ha contestato le poche convocazioni del Consiglio, lamentando che in questo modo anche le interrogazioni vengono discusse dopo mesi dalla loro presentazione.
Per Parrella e Bellacicco l’accordo non tutela gli interessi dei cittadini di Diano Marina. Parere favorevole, invece, dall’esperto contabile
L’assessore Barbara Feltrin ha quindi illustrato la bozza di accordo di ristrutturazione del debito fra il Comune di Diano Marina e Rivieracqua.
Spiega la Feltrin: “Il primo tentativo di concordato preventivo di Rivieracqua presentato nel 2019 è naufragato e per questo la società sta portando avanti una proposta di ristrutturazione del debito della società. La proposta che ci è pervenuta prevede il pagamento dell’intero importo dovuto al Comune di Diano Marina, compensato dai debiti del Comune versi la società, per un totale di 1.868.750,34 euro.
Il pagamento avverrà per il 30% al 31 dicembre 2024, poi un ulteriore 10% nel 2025 – 2026 e 2027 e quindi un 20% al 31 dicembre 2028 e il restante 20% al 31 dicembre 2029. L’accordo prevede la rinuncia da parte del Comune a qualsiasi provvedimento esecutivo volto alla riscossione del proprio credito. Gli uffici e il dottor Rossi hanno analizzato i vari aspetti e problemi dell’ipotesi di accordo”.
Il dottor Marco Rossi, esperto in contabilità, presente alla seduta in collegamento, ha spiegato: “L’accordo prevede il pagamento del 100% del credito del Comune, ma non prevede il pagamento di interessi di mora. Senza questa ristrutturazione la situazione di Rivieracqua sarebbe ben peggiore e allo stesso modo sarebbe peggiore il trattamento del Comune di Diano Marina quale creditore. Inoltre Rivieracqua è una società ad oggi completamente partecipata e quindi soggetto pubblico. Ci sono quindi i presupposti per aderire all’ipotesi di accordo“.
Sulla questione interviene il consigliere Francesco Parrella, che dice: “A noi sembra un accordo velleitario, che possa portare un danno al Comune. Esprimo un parere politico. Nel 2017 il Comune ha tutelato il credito, incaricando un concessionario per la riscossione di 2 milioni e 130 mila euro e ora ci si trova, dopo sette anni, a sottoscrivere un accordo per una cifra inferiore”. E conclude: “Con la qualità che Rivieracqua non ha fornito, io non mi sento di approvare una delibera di questo genere“.
Marcello Bellacicco del gruppo Diano Marina dice: “In questo accordo si prevede che al Comune di Diano Marina non verranno riconosciuti gli interessi. Non è illegale questo, ma mi chiedo perché i cittadini di Diano Marina debbano rinunciare agli interessi maturati. Gli interessi probabilmente arriverebbero al milione di euro e son bei soldoni.
Il fatto che Rivieracqua attualmente sia interamente pubblica, ma probabilmente non nel prossimo futuro, non significa che sussistano al suo interno soggetti amministrativi pubblici che possano comunque trarre vantaggio a danno di altri. Ne è un immediato e chiaro esempio la sopravvalutazione del valore residuo attribuito ad Amat e Amaie, nonostante le precarie condizioni finanziarie della Società.
In pratica, i cittadini di Imperia e Sanremo sarebbero favoriti rispetto a quelli di Diano Marina, i quali non solo dovrebbero rinunciare a legittimi interessi maturati negli anni, ma dovrebbero accollarsi anche la sopravvalutazione attribuita ai due vecchi gestori.
Fra i creditori in priorità ci sono giustamente gli imprenditori che rischiano di fallire, ma il Comune di Diano Marina è nella stessa priorità dei gestori cessati, che si sono fatti gli affari loro e sono entrati in ultimo nel credito con Rivieracqua. Non ritengo sia giusto nei confronti dei cittadini di Diano Marina che pagano le bollette“.
L’assessore Feltrin ha confermato la vicenda del tentativo di riscossione del 2017, ma mai andato a buon fine anche perché in seguito il Tribunale ha introdotto gli ordini di protezione nei confronti di Rivieracqua.
Il Sindaco Cristiano Za Garibaldi ha evidenziato che “Salvando Rivieracqua salviamo anche i nostri investimenti in questa società”. L’accordo è stato quindi approvato con i voti della maggioranza.