Ha preso il via in Tribunale a Imperia il processo che vede sul banco degli imputati un 37enne accusato di truffa aggravata per tre truffe ai danni di altrettante anziane, due tentate e una consumata.
Imperia: truffe alle anziane, a processso 37enne
Nel dettaglio, sono tre le truffe contestate al 37enne, difeso dall’avvocato Davide La Monica del foro di Imperia.
In un primo caso avrebbe telefonato a una 84enne qualificandosi come ‘Maresciallo dei Carabinieri Ugo Russo‘ e affermando che il figlio, Domenico, aveva provocato un grave incidente stradale con feriti e che per evitare l’arresto occorreva pagare una sanzione dell’importo compreso tra i 6 e 15 mila euro. Il 37enne avrebbe anche fatto ascoltare all’anziana, in sottofondo, il suono di un’ambulanza, chiedendole di radunare oro e denaro per consegnarlo a un suo incaricato. In una seconda telefonata, in cui si qualificava quale “avvocato Matrangeli”, difensore del figlio, il 37enne avrebbe detto all’anziana che con il suo aiuto avrebbe potuto evitare l’arresto del figlio ed usufruire della detenzione domiciliare. L’uomo si sarebbe poi presentato a casa della 84enne facendosi consegnare gioielli in oro e pietre preziose del peso di circa tre ettogrammi
In un secondo caso il 37enne avrebbe telefonato all’utenza in uso a una 85enne qualificandosi come ‘Maresciallo dei Carabinieri Ugo Russo’ e riferendole che il figlio sarebbe stato trattenuto presso la Caserma dei Carabinieri fino al pagamento della somma di 8 mila euro per multe pregresse quindi affermando che un suo incaricato avrebbe ritirato presso di lei la somma predetta contemporaneamente facendo ascoltare in sottofondo una voce che affermava ‘stai calmo che la mamma non è agitata’ recandosi tramite taxi presso l’abitazione della persona offesa per effettuare il ritiro del denaro, senza che l’evento si verificasse in quanto l’anziana si avvedeva del raggiro.
In un terzo caso il 37enne avrebbe telefonato all’utenza in uso a una 91enne qualificandosi come ‘Maresciallo dei Carabinieri’ affermando che il figlio per distrazione aveva investito con l’auto una donna sulle strisce pedonali e che per evitare una denuncia occorreva provvedere al pagamento di una somma pari a qualche migliaia di euro, passandole durante la conversazione anche un avvocato che avrebbe dovuto quantificare l’importo da versare, preannunciandole che sarebbe arrivato presso la sua abitazione un collega in borghese per ritirare il denaro, recandosi presso l’abitazione della persona offesa che gli consegnava 850 euro e l’oro posto su un tavolo al solo fine di essere fotografato nonchè una catenina d’oro indossata dalla persona offesa.
Il processo è stato rinviato al prossimo 18 aprile per la discussione con la formula del rito abbreviato.