“A Sargonia dissi ‘lascia Salvatore o sarà la tua morte‘”. Lo ha dichiarato questa mattina in aula Jenny Andersson, migliore amica di Sargonia Dankha nell’ambito del processo sul cosidetto “cold case svedese” che vede sul banco degli imputati il 73enne Salvatore Aldobrandi, accusato di omicidio per la morte della 21enne scomparsa il 13 novembre 1995 a Linköping, città della Svezia a 200 chilometri a sud di Stoccolma.
Davanti alla Corte d’Assise (composta dalla giuria popolare e dai giudici Carlo Alberto Indellicati ed Eleonora Billeri), l’allora migliore amica di Sargonia ha raccontato com’era il rapporto tra la 21enne e Aldobrandi.
Imperia: processo Aldobrandi, la testimonianza di Jenny Andersson
“Con Sargonia ci vedevamo quasi ogni giorno perché eravamo migliori amiche. All’epoca avevo 17-18 anni. La nostra amicizia era iniziata dopo la morte del fratello di Sargonia. Ricordo tanti episodi di violenza di Salvatore Albobrandi contro Sargonia.
Ricordo un episodio a casa di Sargonia. Eravamo alcune amiche. Sargonia e Salvatore erano arrabbiati l’uno con l’altra e non si parlavano. Salvatore uscì a fumare e noi ragazze ci sedemmo in soggiorno. Al rientro di Salvatore, lui e Sargonia iniziarono a litigare sulla loro relazione. Salvatore si sedette sulle gambe di Sargonia e si trovarono faccia a faccia. Salvatore afferrò i capelli di Sargonia e li tenne stretti. Sargonia gli urlava di smetterla e aveva un po’ di paura.
Salvatore trattava molto male Sargonia, sia fisicamente che verbalmente. Quasi ogni giorno quando si vedevano c’erano episodi di violenza.
Io dissi più volte a Sargonia ‘lascialo o sarà la tua morte’. Sargonia aveva denunciato tante volte le violenze.
Un altro episodio. Eravamo in un caffè con Sargonia. Ad un certo punto arrivò Aldobrandi, all’epoca ex fidanzatato di Sargonia. Lei stava zitta e disse a Salvatore di andarsene. Salvatore si mise a urlare. Poi ce ne andammo e se ne andò anche lui. Iniziò a seguirci. Aldobrandi seguiva sempre Sargonia ovunque andasse, voleva controllarla. Alla fine Sargonia entrò in un altro locale e chiamò la Polizia. Due poliziotti arrivarono sul luogo e Salvatore se ne andò. Salvatore sputava spesso contro Sargonia, aveva sputato anche a me. Sputava in faccia e sui piedi. E’ successo diverse volte. Io gli rispondevo a male parole.
Salvatore se la prendeva con Sargonia perché era estremamente geloso. La voleva comandare, controllare. Nessun uomo si doveva avvicinare a lei. Non tollerava alcun tipo di errore da parte di Sargonia. Salvatore dava a Sargonia sberle e schiaffi.
In una occasione, a casa di Aldobrandi, ci fu una lite tra Sargonia e Salvatore. Salvatore se la prese anche con me, mi strappò i vestiti. Cercava di impedire che Sargonia venisse con me dai miei genitori. Mi spinse giù per le scale. All’epoca io ero incinta. Andammo poi a casa dei genitori di Genny a dormire. Aldobrandi iniziò a telefonare tante volte. Non aveva rispetto per nessuno. Il giorno dopo si presentò personalmente.
Una domenica mattina Salvatore chiamò disperatamente un’amica, era del tutto pazzo. Voleva che lo richiamasse. Lei lo fece e Salvatore disse di essere andato nell’appartamento di Sargonia invece che al suo ristorante. Quando entrò vide Sargonia con un uomo a lui sconosciuto. Salvatore andò a prendere i genitori di Sargonia e li portò nell’appartamento. Era del tutto sconvolto, aveva urlato e aveva dato della puttana a Sargonia. Aveva detto che rivoleva tutti i suoi averi e i soldi che aveva anticipato per comprare l’appartamento di Sargonia.
Avevamo appuntamento il giorno in cui Sargonia è scomparsa, lunedì. Dovevamo prendere un caffè insieme, farle conoscere mia figlia che era nata da poco. Sargonia non si è mai presentata, non ha disdetto l’appuntamento. Vidi poi Salvatore intorno alle del 3 del pomeriggio. Lo chiamammo per farlo fermare, ma lui evidentemente non aveva tempo di parlare e non si fermò.
Il sabato incontrai Salvatore nel suo ristorante. Trovai strano che Salvatore fosse così calmo, un comportamento opposto a quello che avrebbe dovuto avere se Sargonia fosse scomparsa. L’ultima occasione in cui parlai con Salvatore è domenica 19 novembre. Gli telefonai per sapere se sapesse qualcosa della scomparsa di Sargonia. Gli chiesi come potesse prendere tutto con così grande calma. Lui mi rispese ‘Si certo si comincia a sentirsi un po’ preoccupati. Non si sa dove sia’. Ma non ebbe una reazione più forte alla conversazione.
Sargonia disse che voleva una vita migliore, lontana da Salvatore, ma non che voleva sparire.
Sono stata a casa di Salvatore 10-15 volte. Salvatore dava soldi a Sargonia ed è stato generoso con lei da questo punto di vista. Salvatore si scusava sempre dopo aver maltrattato Sargonia. All’inizio della relazione c’era una grande attrazione, una buona intesa sessuale, Aldobrandi era molto gentile, facenda Sargonia dei regali.
Abbiamo sospettato che Aldobrandi potesse aver fatto del male a Sargonia. Eravamo convinti che l’avesse messa in un tappeto e portata in discarica”.