25 Novembre 2024 16:45

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25 Novembre 2024 16:45

CONSIGLIO. TAGLI ALLA CARIGE, VASSALLO: “IMPERIA VENGA SALVAGUARDATA”. GROSSO: “QUI SOLDI STANZIATI PER COMPRARSI I VOTI”

In breve: L'ultimo punto all'ordine del giorno del consiglio comunale in programma ieri, venerdì 26 settembre, si è concluso con una mozione, presentata dal gruppo consiliare del Nuovo Centrodestra, sulla Carige

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L’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale in programma ieri, venerdì 26 settembre, si è concluso con una mozione, presentata dal gruppo consiliare del Nuovo Centrodestra, sulla Carige. Nel dettaglio, il Ncd ha chiesto all’amministrazione e al Sindaco di verificare e controllare affinché il territorio di Imperia abbia dei benefici in termini di contributi economici dalla Carige. La mozione è stata approvata con i voti favorevoli di tutto il consiglio, eccetto Imperia Bene Comune, che ha votato contro. Non sono mancati momenti di tensione, con Lorenzo Lagorio (Pd) che ha rivolto un’espressione a dir poco colorita nei confronti del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Antonio Russo: “Fatti i cazzi tuoi”.

SIMONE VASSALLO (NCD)

“Non chiediamo altro che la salvaguardia della nostra provincia. Non chiediamo altro che la provincia di Imperia e il comune di Imperia possano avere dei benefici da parte della Fondazione Carige, della Banca Carige. Fondazione Carige ha come scopo il raggiungimento degli obiettivi di carattere sociale e la promozione dello sviluppo economico. A seguito di una crisi profonda, di un crollo verticale delle azioni, si è vista ridurre le quote dal 47 al 19%. Ciò che veniva fatto nel sociale, negli enti che ne avevano bisogno, ha subito un crollo. A dicembre 2013 Fondazione Carige ha subito un rinnovo del consiglio di amministrazione. Per la prima volta nella storia della Fondazione Carige il consiglio di indirizzo ha votato due liste. Prima c’era sempre una sola lista. Le parti si mettevano d’accordo. A dicembre 2013 le operazioni di contributo nel territorio genovese sono pari a 65 milioni di euro, a Imperia di 6.5 milioni di euro. Una disparità incredibile. Noi chiediamo che l’amministrazione, il Sindaco, verifichino, controllino che hanno il territorio di Imperia abbia dei benefici. Noi abbiamo persone nel consiglio di amministrazione e nel consiglio di indirizzo e possiamo chiedere loro di far sentire la loro voce”.

GIANFRANCO GROSSO (IMPERIA BENE COMUNE)

“Dobbiamo finirla di fare gli ipocriti. La Fondazione Carige è stata una marchetta colossale organizzata dal centrosinistra genovese e dal centrodestra imperiese per dare soldi e con quel metodo accaparrarsi a Genova e Imperia i voti necessari a governare. Tanto che Fondazione Carige si fondava su equilibrio politico del centrosinistra genovese e del centrodestra imperiese. Allora, il problema che sul territorio di Imperia sono arrivati meno fondi che a Genova è frutto degli accordi politici tra queste due forze. Questa è la verità. Abbiamo espresso da questo Comune sempre rappresentanti che dovevano rispondere a equilibri politici. Sono andati in Carige e Fondazione non a portare gli interessi dei cittadini, ma a portare avanti gli interessi delle lobbies politiche che governavano questa provincia. È vero che sono arrivati finanziamenti che sono stati anche importanti per Imperia, ma la realtà è che la maggior parte di quei fondi erano utilizzati per comprarseli i voti in questa provincia. Questa è la realtà, questa è la commistione tra la politica e l’economia, la politica e le banche. Allora la problematica, non deve essere una problematica di natura provinciale. Dobbiamo uscire da questi contorni provinciali. In Carige ci devono andare rappresentanti seri che rappresentino realmente le esigenze della sua comunità. Allora io non mi pongo il problema dell’imperiese o no, ma della persona seria o meno. Questa mozione riduce tutto al compromesso politico. Alla Carige per anni ci sono andati quelli che venivano trombati alle elezioni. È la politica che quando mette le mani nelle banche fa i disastri. Se non usciamo da queste dinamiche non avremo mai soluzioni che andranno favore dell’economia. Io voglio salvaguardare Imperia nella Carige non con gli imperiesi, ma con rappresentanti capaci”.

LORENZO LAGORIO (PARTITO DEMOCRATICO)

“La Fondazione Carige controllava la Banca Carige perché aveva la possibilità di nominare un presidente, un vicepresidente e cinque consiglieri. Controllava indirettamente la Carisa, una banca a Lucca, una banca a Milano. Un groviglio di interessi. Io ricordo solo un dato. I 35 milioni dati dalla Banca Carige al gruppo Caltagirone per la costruzione del porto di Imperia. Sulla base di cosa? Sulla garanzia delle costruende opere. La Fondazione Carige doveva dare un supporto al territorio, in particolar modo sul sociale. Ora stanno chiudendo sei filiali, da Camporosso, a Sanremo, a Taggia, a Badalucco, a San Lorenzo, altroché le persone dell’Agnesi, ne vedremo molte di più, avremo degli esodati e li pagheremo noi”.

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