Su proposta di Massimo Donzella, vicepresidente del Consiglio regionale, si è aperto con il commosso silenzioso omaggio a Hervè Pierre Gourdel, l’alpinista francese decapitato dai terroristi di Isis, il convegno dell’AICCRE, Sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, sul tema “Gemellaggi: programmi di cooperazione e di amicizia fra Comuni e cittadini europei” che si è tenuto a Chiusavecchia in provincia di Imperia.
“I gemellaggi fra i comuni italiani – ha spiegato Donzella aprendo il convegno – sono nati nel dopoguerra proprio per favorire la conoscenza fra i diversi paesi e difendere la pace appena conquistata. Oggi assumono un valore soprattutto economico, di integrazione fra i giovani dei diversi paesi, ma in questo momento è importante rilanciare anche i temi della fratellanza e della pace”.
L’Unione europea investirà nei gemellaggi 185 milioni di euro fra il 2014 e il 2020 con lo scopo di promuovere la cittadinanza europea e la comune matrice dei popoli dell’Unione. Ogni gemellaggio potrà contare su un finanziamento variabile fra i 5 mila e i 25 mila euro a seconda del tipo di iniziative che prevede. Come ha ricordato la segretaria dell’AICCRE, Desi Slivar, in Liguria sono già 68 i comuni gemellati con altre città europee. Il più recente gemellaggio è quello che ha interessato proprio Chiusavecchia, che si è associato con Vrgorac, una città dell’ultimo paese entrato nell’Unione europea, la Croazia. Vergorac è confine con la Bosnia e fu teatro di sanguinoso scontri nel corso della guerra civile jugoslava.
La manifestazione è stata aperta presso il Frantoio Roccanegra di Chiusavecchia, dal vicepresidente dell’Assemblea legislativa Donzella e dal saluto del sindaco Oreste Lajolo. I lavori sono stati introdotti da Desi Slivar, segretaria della Federazione ligure Aiccre, cui è seguita la relazione di Giuseppe Valerio, responsabile nazionale Aiccre dei gemellaggi. Giampiero Laiolo ha approfondito il ruolo svolto dai Comuni del ponente ligure come terra di confine fra Europa e Mediterraneo.