22 Dicembre 2024 02:05

22 Dicembre 2024 02:05

Imperia: nella vicenda del commissariamento della Casa di riposo di via Agnesi compare la disputa con Alisa e Asl per i pazienti autosufficienti

In breve: Alisa e Asl bocciano l'ipotesi di ospitare pazienti autosufficienti, ma al tempo stesso non inviano quelli non autosufficienti. La prossima settimana incontro in Regione

Dopo l’avvio del procedimento di commissariamento da parte della Giunta regionale, i vertici della Casa di riposo di Imperia passano al contrattacco. Mentre i legali sono stati incaricati di attivare tutte le procedure necessarie a contrastare l’atto della Regione, la Presidente dell’ente, Eliana Caleffi ha chiesto un incontro con i funzionari regionali.

Alisa e Asl bocciano l’ipotesi di ospitare pazienti autosufficienti, ma al tempo stesso non inviano quelli non autosufficienti. La prossima settimana incontro in Regione

La Presidente Caleffi intende infatti esporre tutti gli aspetti del Piano di risanamento avviato dalla Casa di riposo di Imperia e controbattere ai punti contestati, che coinvolgono direttamente l’Asl imperiese e Alisa, l’Agenzia del servizio sanitario ligure.

Eliana Caleffi insieme al suo direttivo si è insediata alla guida della casa di riposo di via Agnesi il 7 maggio del 2020 e si è trovata di fronte a un deficit causato soprattutto dagli interventi fatti negli anni precedenti, pari a oltre un milione 300 mila euro, realizzati per mettere la struttura a norma con quanto richiesto dall’Asl imperiese.

Il Piano di risanamento si basa in particolare sulla possibilità di ospitare persone autosufficienti, al di fuori della convenzione con Asl per i non autosufficienti e prevede anche la creazione di un centro diurno per anziani e di servizi a domicilio. Con tali interventi, sommati alla vendita del terreno e di Villa Fanny, si prevede ancora un passivo di 139 mila euro per il bilancio 2023 e poi un attivo di 122 mila euro per il 2024, di 300 mila euro per il 2025, a salire fino a un attivo di 322 mila euro nel 2027.

Il punto, però, è che Alisa nella sua relazione, citata nella delibera regionale, afferma: “l’ipotesi di incremento degli utenti in trattativa privata (autosufficienti al di fuori della convenzione Asl)  non appare coerente con la mission della struttura“. E ancora: “Il piano di risanamento dell’Asp dovrebbe rivolgersi al proprio target di riferimento, anche per gli ospiti in trattativa privata, tanto più che Asl 1 segnala la presenza di una lista di attesa composta da 56 persone già valutate non autosufficienti”. 

Ed è proprio questo passaggio che che viene contestato dalla Presidente della Casa di riposo Eliana Caleffi. Che dice: “Non abbiamo mai avuto segnalazioni in tal senso neanche quando siamo stati oggetto di numerosi accessi avvenuti in occasione del rinnovo dell’accreditamento che si è stato rilasciato in data 15 giugno 2023. Sarebbe bastato che negli anni post covid l’Asl imperiese ci avesse autorizzato l’accesso di parte dei pazienti in lista di attesa e il Piano di risanamento si sarebbe già concluso”. 

E’ possibile che già la prossima settimana si tenga un incontro in Regione fra i vertici della struttura e i funzionari regionali. In quella sede bisognerà vedere se si troverà un punto di intesa tale da stoppare la procedura di commissariamento, oppure se dovranno entrare in gioco gli avvocati. Quello che appare certo è che i vertici della Casa di riposo imperiese non si lasceranno scalzare senza proferir parola.

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