“Ci sono più fatti e più persone coinvolte. Non ci aspettavamo una situazione simile, non c’è mai stata nessuna segnalazione, siamo caduti dal pero. Abbiamo soprattutto parlato delle carenze sul piano dell’organizzazione”. Così, all’uscita del Tribunale di Imperia, rappresentati dalla Agefas, i genitori dei ragazzi ospiti di Villa Galeazza, dopo l’incontro con il Sostituto Procuratore Enrico Cinnella Della Porta che coordina le indagini sulle violenze sui disabili all’interno della struttura della Fondazione Isah in gestione alla Cooperativa Jobel.
Imperia: violenze sui disabili a Villa Galeazza, i genitori dal Pm
“Vogliamo presentarci come gruppo di genitori – hanno spiegato i genitori – Non è possibile far trapelare notizie perché sono coperte da segreto istruttorio. Il Sostituto Procuratore è stato molto disponibile ad ascoltarci. Ci ha fatto parlare. Ha sentito tutti e ha trattenuto alcuni genitori privatamente per approfondire. Noi dobbiamo ancora consultarci tra di noi e decidere una linea di azione. Ci sono più fatti e più persone coinvolte. Non ci aspettavamo una situazione simile, non c’è mai stata nessuna segnalazione, siamo caduti dal pero.
Abbiamo soprattutto parlato delle carenze sul piano dell’organizzazione. è un fatto che appare palese. Sono elementi che avevamo già sollevato in passato. Noi come genitori non abbiamo accesso ai criteri di assunzione degli operatori e questo è un fatto che secondo noi andrebbe riadeguato. Non riusciamo a capire come mai gli operatori della cooperativa abbiano un ricambio così continuo e veloce.
Dopo la privatizzazione ci sono state difficoltà nella separazione tra la dirigenza della Fondazione e la mano operariva che è la Cooperativa. La Cooperativa agisce, ma non vuole essere controllata.
Abbiamo segnalato della criticità nella gestione. La criticità è il fatto che abbiamo poche notizie, non veniamo informati. Il materiale registrato non viene supervisionato. Se non fosse accaduto il fatto della caduta accidentale di un ragazzo non ci sarebbe stato lo scoperchiamento di situazioni non adeguate. Noi ne siamo venuti a conoscenza dai giornali e questo non è adeguato. In più ci chiediamo, la Asl, che ha dovere di vigilanza, come compie le sue valutazioni?”.