Si è svolto oggi, presso la sede della Croce Bianca di Imperia, l’incontro con l’associazione di soccorso sanitario del sud della Spagna “Asociación Técnicos Emergencias En Acción ONGD“.
Imperia: dalla Spagna all’Ucraina per portare aiuti umanitari
L’associazione ha fatto tappa ad Imperia. Accolti dai volontari della Croce Bianca, è stato offerto loro un rinfresco e un riparo sicuro per la notte.
I due volontari spagnoli Javier Gomez (presidente dell’associazione) e Andrea Gomez, proseguiranno il loro viaggio umanitario verso l’Ucraina, dove il 4 aprile, lasceranno un’automedica e diversi beni di prima necessità.
L’associazione spagnola è stata creata con lo scopo di aiutare i servizi di emergenza ucraini, i paramedici, i vigili del fuoco e i centri utili, ospedali, centri sanitari.
Roberto Trincheri e Antonella Bontempo
“L’iniziativa è nata da un’amicizia che c’è ovviamente con Andrea da lungo corso. Quando ho saputo che aveva intenzione di partire con questo viaggio, ho subito sentito l’intero consiglio direttivo per vedere se eravamo disponibili per ospitarli una notte.
Poi ovviamente come gruppo volontari abbiamo deciso di organizzare un benvenuto, chiamiamolo così, un piccolo aperitivo, un piccolo rinfresco. Questi ragazzi sono in viaggio da ieri alle 4 del pomeriggio e dovranno arrivare ancora a Kiev. Il 4 mattina devono essere su. Hanno difronte ancora un viaggio veramente lunghissimo
È un’associazione piccola, per il momento ha solo 6 iscritti e sono tutte persone che fanno parte del mondo del soccorso e hanno deciso di creare questa iniziativa.
Non hanno nessuna tipologia di finanziamenti esterni, quindi tutta la popolazione di Murcia che gli ha dato una mano per questo viaggio, per questa missione umanitaria. Noi come Croce Bianca siamo veramente contenti di potergli dare questa ospitalità.
Soprattutto volevo ringraziare il gruppo volontari della Croce Bianca perché si sono messi in gioco, come sempre e hanno preso questa mia idea di ospitalità e l’hanno trasformata in un evento vero e proprio. Aperitivo e poi una cena questa sera”.
“Mi lego con quello che ha detto il Presidente – dichiara Antonella Bontempo, responsabile gruppo giovani – Io sono stata molto contenta quando mi hanno chiesto se avevano voglia di organizzare e dare il benvenuto a loro. Ci siamo subito azionati.
Ovviamente alcuni volontari non ci sono perché chi lavora, chi magari ancora è fuori, chi studia ed è fuori per lo studio. Però in pochissimo tempo siamo riusciti comunque a fare quello che cerchiamo di fare ogni giorno.
Ogni giorno facciamo soccorso, ma non è solo soccorso, è anche questo. Quindi quando, come in questo caso, arriva una società come può essere la nostra, ci mettiamo subito in azione.
Quindi è stato comunque un momento molto carino. La loro esperienza è veramente toccante, perché comunque alla fine sono partiti da zero, stanno costruendo tutto ed è molto ammirevole.
Come ha detto il nostro presidente, stasera faremo questo rinfresco e poi faremo cena e domani mattina loro partiranno per arrivare a Kiev”.
Andrea Gomez
Siamo partiti ieri sera, facendo scalo qua a Imperia. Io sono di qua e Roberto lo conosco da molti anni e ci ha offerto la possibilità di dormire qua e dare un posto sicuro per la macchina.
Io ho vissuto qua 22 anni, sono nato qua a Imperia, però mio papà era di Murcia, San Pedro del Pinatar esattamente. Per un problema di salute di mio padre io ero militare, ho lasciato il militare, sono andato in Spagna.
Sono rimasto lì perché mi hanno chiesto di rimanere. Sono rimasto lì, sono sposato, ho due figli, sono 30 anni che sto li.
Noi non abbiamo sovvenzioni nè dal governo, nè dal Comune. Facciamo tutto noi.
La compera della macchina è avvenuta a forza di andare a eventi, a mercati, a vendere. Abbiamo fatto delle magliette, abbiamo fatto diversi tipi di cose per poter recimolare un po’ di fondi.
Però è andata bene perché abbiamo avuto la fortuna che l’ospedale universitario del Mar Menor ci ha donato molte cose, anche il centro medico, gente particolare, negozi. Ci sono degli adesivi degli sponsor, sono quelli che hanno dato di più, che ci hanno dato quella forza in più per poter acquistare la macchina e tutti i materiali .
Siamo partiti ieri alle 16. Dobbiamo essere lì per forza giovedì 4 perché abbiamo il visto per poter entrare. Dalla frontiera dove ci aspettano i nostri contatti in Ucraina. Sono circa 9 ore per arrivare sino a Kiev”.