21 Dicembre 2024 18:25

21 Dicembre 2024 18:25

Spaccio di cocaina, hashish e marijuana nell’imperiese: due custodie cautelari in carcere eseguite dalla Polizia

In breve: Le investigazioni hanno fatto emergere una gestione professionale e frenetica dell’attività di spaccio da parte di quattro persone (K.D., C.E., D.M. e H.D.), che si occupavano di vendita all’ingrosso ed anche al dettaglio dello stupefacente.

Un episodio di aggressione commesso il primo settembre 2021 in danno di un cittadino di origine peruviana da quattro uomini travisati ha dato il via ad un’attività investigativa di lunga durata che ha disvelato un importante traffico di stupefacenti, probabilmente causa dei contrasti sfociati nell’aggressione.

Spaccio di cocaina, hashish e marijuana nell’imperiese

Le investigazioni hanno fatto emergere una gestione professionale e frenetica dell’attività di spaccio da parte di quattro persone (K.D., C.E., D.M. e H.D.), che si occupavano di vendita all’ingrosso ed anche al dettaglio dello stupefacente.

Grazie ad un’attenta analisi dell’operato degli indagati, gli investigatori hanno scoperto il covo in cui veniva custodita la droga, sito a breve distanza del casello autostradale di San Bartolomeo al Mare (IM) ove, il 13 ottobre 2021, sono stati rinvenuti e sequestrati quasi due chilogrammi di hashish.

La perquisizione è stata, nell’occasione, estesa all’abitazione ed al box auto pertinenziale di K.D., ove veniva rinvenuto materiale per il confezionamento e per il taglio della cocaina. Il sequestro e la conseguente analisi del cellulare in uso all’indagato hanno consentito di chiarire le dinamiche dello spaccio e di delineare con chiarezza le condotte illecite dei soggetti coinvolti

I successivi sviluppi investigativi hanno evidenziato importanti traffici di cocaina, hashish e marijuana nell’imperiese e nelle zone di Savona e Torino, gestiti in maniera particolarmente redditizia, soprattutto da K.D. e dal suo fornitore D.M., i quali, già detenuti per altra causa, il 22 ed il 23 marzo scorsi, sono stati raggiunti dalla misura cautelare della custodia in carcere, emessa il precedente 19 marzo dal G.I.P. del Tribunale di Imperia, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Scoperto covo della droga: la Polizia arresta due spacciatori ad Arma di Taggia

A seguito di attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Imperia, lo scorso 27 marzo veniva tratto in arresto un uomo di 51 anni (G.G.) ed un cittadino albanese di 36 anni (A.A.) per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente.

Nel dettaglio, veniva scoperto un imbosco in località Arma di Taggia (IM) – frazione Beuzi ove, all’interno di un capanno situato in un ampio appezzamento di terra, veniva occultata della sostanza stupefacente.

L’uomo di origine albanese veniva bloccato all’interno del suddetto terreno con addosso le chiavi che consentivano l’apertura del lucchetto assicurato alla porta di ingresso del locale, al cui interno è stato rinvenuto circa un chilogrammo di marijuana, oltre che materiale per il confezionamento dello stupefacente.

La successiva perquisizione presso l’abitazione di A.A. ha permesso di rinvenire ulteriori 50 grammi circa di cocaina, 10 grammi circa di hashish, un bilancino di precisione, un rotolo di cellophane trasparente e diverse buste di colore azzurro, tipicamente utilizzati per il confezionamento dello stupefacente, oltre che di 9550 euro in contanti, possibile provento dell’attività illecita di spaccio.

L’attività investigativa ha coinvolto, altresì, il proprietario del terreno sul quale insiste la capanna (G.G.), il quale veniva trovato in possesso di 100 grammi di cocaina ancora avvolti in una pellicola. A casa dell’uomo, gli operatori hanno rinvenuto ulteriori 200 grammi di marijuana, oltre che un bilancino di precisione, 265 euro in contanti ed un’arma artigianale con sei proiettili, per la detenzione della quale l’uomo è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, A.A. è stato associato alla Casa Circondariale di Sanremo (IM) e G.G. posto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza.

Il giorno 29 u.s. a seguito di convalida per il cittadino albanese è stata confermata la custodia cautelare in carcere mentre al cittadino italiano è stata inflitta la misura dell’obbligo di dimora nei Comuni di Arma di Taggia e Badalucco con pernotto notturno.

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