3 Luglio 2024 14:16

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3 Luglio 2024 14:16

Imperia: dopo l’addio dei russi e l’aumento dei costi per l’energia, la banchina di Oneglia resta orfana degli yacht commerciali/Le immagini

In breve: Secondo addetti ai lavori e bene informati la crisi  è iniziata con l'addio all'Italia degli armatori russi e proseguita a causa dei costi elevati per l'energia elettrica
La banchina portuale di Oneglia nella parte destinata agli yacht commerciali, risulta ormai da qualche tempo desolatamente vuota. Bitte e colonnine sembrano fissare il mare in attesa, mentre le boe dei corpi morti degli ormeggi galleggiano come naufraghi abbandonati al loro destino. L’unico segno di vita lo danno per fortuna i pescherecci ormeggiati nella parte di levante.

Secondo addetti ai lavori e bene informati la crisi  è iniziata con l’addio all’Italia degli armatori russi e proseguita a causa dei costi elevati per l’energia elettrica

Come mai tanta desolazione? Secondo addetti ai lavori e bene informati la crisi è iniziata con l’addio all’Italia da parte degli armatori russi ed è proseguita poi a causa degli alti costi legarti al consumo di energia elettrica. Gli yacht commerciali sono infatti imbarcazioni molto energivore e con gli aumenti delle bollette in Italia hanno in molti casi preferito mettere la prua verso la Francia, dove l’energia elettrica, grazie alle centrali nucleari, costa quasi un terzo rispetto all’Italia. La speranza ora è data dal Gran Premio di Formula 1 di Montecarlo, in programma l’ultima domenica di maggio. Per quel periodo si auspica infatti il ritorno di diversi yacht commerciali, ma sarà in ogni caso una sosta destinata a durare poco tempo. Una situazione indubbiamente preoccupante per Comune, Go Imperia e anche per gli esercenti di Calata Cuneo che grazie agli equipaggi degli yacht avevano una clientela assicurata anche fuori stagione.

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