Imperia. E’ terminata da poco la riunione dei soci della RT nella sede di Via Nazionale alla presenza dei Sindaci del Comune di Imperia, Sanremo, Ventimiglia, Taggia, i rappresentanti del cda dell’azienda e la Provincia.
All’ingreso dei soci all’interno della sede della RT alcuni lavoratori li hanno contestati duramente mentre si trovavano in presidio davanti a Via Nazionale.
Nel corso dell’assemblea è stato presentato il piano finanziario 2014 – 2015 dell’azienda che prevede una perdita contenuta per quest’anno e per il 2015 un pareggio di bilancio. Alcuni dei Comuni inoltre hanno già annunciato di aver stanziato una somma aggiuntiva per andare incontro alle esigenze dell’azienda e, di riflesso, a quelle dei lavoratori. I soci hanno chiesto un aggiornamento dell’assemblea tra 30 giorni in cui si discuterà anche della situazione debitoria della società.
Ad attendere il termine dei lavori vi erano i sindacati che, per la giornata di oggi, hanno indetto uno sciopero di 24 ore: “Siamo a presidiare e sollecitare l’assemblea dei soci a rimuovere le cause dello sciopero partecipando al 100% per quanto riguarda il movimento – spiega Giampiero Garibaldi CGIL – Le ragioni della lotta sono quelle del ripristino dell’integrativo per la parte economica e normativa, noi rimaniamo determinati anche perchè ci riesce difficile capire come e perchè debbano essere sempre i lavoratori a pagare il prezzo totale di scelte fallimentari o che hanno prodotto questa situazione di difficoltà. A seguito proprio di questa situazione devono prender ee ricoprire un ruolo di responsabilità e di difesa dell’azienda e del loro territorio nei confronti dei loro amministrati i Sindaci delle principali città perchè questo è un servizio che fa economia in una zona turistica, che muove studenti, pensionati, lavoratori e cittadini. Richiamiamo le istituzioni a un soprassalto di lucidità e responsabilità“.
“La soluzione che proponiamo, visto che non si sono messi d’accordo per finanziare 800.000 di euro, è che si attivino per ripristinare questa quota di finanziamento che metterebbe in moto tutto il processo produttivo“ concludono i sindacati.