27 Dicembre 2024 06:14

27 Dicembre 2024 06:14

Liguria: dalla regione via libera al nuovo calendario venatorio 2024/2025. Piana, “documento in continuità con il precedente”

In breve: Il provvedimento sarà in vigore dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025, indicando le specie cacciabili, i periodi, le giornate di caccia e il carniere massimo giornaliero

Via libera da parte della Giunta regionale ligure, su proposta del vicepresidente e assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessandro Piana, al calendario venatorio 2024/2025.

Il provvedimento sarà in vigore dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025, indicando le specie cacciabili, i periodi, le giornate di caccia e il carniere massimo giornaliero

Il provvedimento sarà in vigore dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025, indicando le specie cacciabili e i periodi, le giornate di caccia, il carniere massimo giornaliero, l’ora legale di inizio e di fine della caccia.

“Il calendario venatorio – spiega l’assessore all’Agricoltura e alla Caccia Alessandro Pianasi pone in continuità con quello dell’anno precedente indicando l’apertura della caccia il 15 settembre per specie come la lepre, la pernice rossa, il fagiano e la starna, il merlo, il tordo bottaccio e colombaccio, la maggior parte delle specie acquatiche.

Le chiusure previste sono: il 20 gennaio per il tordo sassello, la cesena e le specie acquatiche, il 30 gennaio per colombaccio, tordo bottaccio, cornacchia nera, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza. L’ attenta regolamentazione si muove nella direzione del rispetto del nostro habitat e per la stessa tutela dell’agricoltura, contrastando i danni da fauna selvatica. L’attività prevista, esercitata nel rispetto delle regole, non altera gli equilibri naturali della nostra regione”.

La caccia in forma collettiva al cinghiale, sulla base dei contingenti di prelievo definiti e sino all’esaurimento degli stessi, è prevista dal 2 ottobre al 20 dicembre 2024. L’applicazione del calendario venatorio regionale sul territorio venabile sarà subordinata alle misure di contrasto alla diffusione del virus della peste suina africana.

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