23 Novembre 2024 16:18

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23 Novembre 2024 16:18

Diano Marina: approvati in Consiglio comunale il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il rendiconto finanziario. Sul Cpr Bellacicco resta isolato/Foto

In breve: In discussione anche il Piano economico per i rifiuti e la bozza dello statuto per i patti parasociali di Rivieracqua
In apertura di seduta il Presidente del Consiglio comunale Francesco Bregolin comunica di avere convocato la Commissione speciale antimafia lo scorso 29 marzo, che ha eletto il consigliere di opposizione Francesco Parrella quale Presidente della stessa Commissione. I lavori della nuova Commissione Antimafia prenderanno il via il prossimo 29 aprile.

In discussione anche il Piano economico per i rifiuti e la bozza dello statuto per i patti parasociali di Rivieracqua

L’assessore al Bilancio Luca Spandre relaziona sul Piano Economico Finanziario del Comune, in riferimento all’approvazione delle tariffe della Tari, Tassa sui Rifiuti per il 2024. 
Spiega Spandre: “I costi del servizio rifiuti sono stati fortemente influenzati dall’aumento dei costi di energia, carburanti e del personale. Inoltre Arera ha aumentato dell’1% il tasso di inflazione e introdotto un coefficiente per tener conto dei maggiori oneri sostenuti per gli aumenti dei costi sostenuti nel 2022 e 2023. Il costo complessivo del Pef è di oltre 3 milioni di euro. Sono state previste 4 rate per i pagamenti.
Ribatte il consigliere Francesco Parrella: “La nostra non è una città virtuosa per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti e si registrano aumenti per i cittadini e per i commercianti. Gli aumenti dei costi di carburante ed energia sono il nascondiglio dove rifugiarsi per giustificare i costi maggiori”.
Il Piano per le tariffe è stato approvato con i voti della maggioranza.

Diano Marina si dota del Peba, il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Il sindaco Cristiano Za Garibaldi in merito al Peba, il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ha evidenziato che sono state riscontrate una quarantina di criticità nella città e altre in alcuni edifici pubblici, per un centinaio di situazioni in totale. Il sindaco ha quindi annunciato la presenza in aula dell’architetto Fiorenzo Marino per l’illustrazione del Piano.
Francesco Parrella ha contestato la mancata consegna del Peba ai consiglieri di opposizione e la seduta è stata quindi sospesa per una verifica. Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’architetto Marino.
Spiega Fiorenzo Marino: “E’ stata analizzata la rete dei percorsi che collegano gli edifici pubblici di competenza comunale, per un totale di oltre 9 chilometri, con 130 interventi puntuali per pavimentazioni e attraversamenti pedonali. Per i percorsi esterni si prevede una spesa di 900 mila euro e altri 300 mila euro per una decina di edifici comunali“. 
I consiglieri Francesco Parrella e Micaela Cavalleri hanno abbandonato l’aula per protestare contro la prosecuzione della discussione, nonostante la mancata consegna del Peba ai consiglieri di opposizione.
Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche è stato quindi approvato all’unanimità.
Il consigliere Veronica Brunazzi ha illustrato la pratica relativa alla vendita di beni immobili comunali, approvata all’unanimità dal Consiglio.
Il Sindaco ha illustrato la pratica relativa allo svincolo dell’Hotel Roma, situato in via Cascione a Diano Marina, all’interno di un condominio nel quale si trovano altri appartamenti. Za Garibaldi ha spiegato che risulta impossibile adeguare la struttura alle necessità legate alla qualità alberghiera, anche per la mancanza di parcheggi e spazi comuni“.
La pratica è stata approvata all’unanimità. 

Botta risposta fra Spandre e Parrella sul rendiconto del 2023

E’ toccato poi ancora all’assessore Luca Spandre relazionare in merito al rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2023.
Spiega Spandre: “Al 31 dicembre 2023 il comune presenta un avanzo complessivo di amministrazione di oltre 8 milioni di euro di cui oltre 5 milioni accantonati, 600 mila destinati a investimenti e 300 mila per la parte disponibile.  Fra i lavori effettuati, il rifacimento della facciata di Palazzo comunale, i bagni del porto, l’intervento sulla strada di Diano Gorleri, l’installazione di isole ecologiche, la riqualificazione di viale Kennedy. L’ente inoltre non ha fatto ricorso ad anticipazione e mutui e non si è proceduto a riconoscimento di debiti fuori bilancio. I pagamenti delle fatture risultano regolari anche come tempi. Il bilancio del Comune mantiene quindi dei buoni numeri e una buona sicurezza“.
Replica Francesco Parrella: “La cassa scende per anticipi rispetto ai finanziamenti di Regione e Pnrr. Quelli sono soldi del Monopoli e tante amministrazioni sono andate in crisi per fondi che poi non sono arrivati, per giunta per cose che non sono la priorità della città. L’avanzo complessivo scende di 4 milioni di euro e quindi avete meno disponibilità“.
Replica Spandre: “Non capisco su che basi possa dire che il bilancio di Diano Marina non è sano. E’ un suo stravolgimento di dati che cono numeri. Noi abbiamo preso volentieri i soldi del Pnrr e ci apprestiamo a fare l’asilo nido e la scuola di infanzia. E’ vero che è scesa la cassa, ma a bilancio abbiamo oltre 4 milioni di euro della Regione. Con quelli che lei chiama soldi del Monopoli noi facciamo le opere“.     
Il rendiconto finanziario è stato quindi approvato con i voti della maggioranza.

Sul voto per Rivieracqua si scatena la protesta di Parrella e Bellacicco. “Situazione assurda, per non dire truffaldina”

E’ stato quindi il sindaco Cristiano Za Garibaldi a illustrare la pratica relativa all’approvazione dei patti parasociali di Rivieracqua, spiegando che si tratta di documenti obbligatori, che devono essere approvati da tutti i Comuni, per poi essere inseriti nel bando di gara a doppio oggetto per l’individuazione del socio privato“.
Il documento comprende anche l’autorizzazione al Sindaco per partecipare all’assemblea dei soci e votare l’aumento di capitale sociale di Rivieracqua.
Sottolinea Za Garibaldi: “Siamo al penultimo passo verso la salvezza di questa società, che permetterà in cinque ani al Comune di Diano Marina di recuperare il suo credito di 1 milione e 800 mila euro“.
Critico Francesco Parrella che contesta i debiti accumulati dalla società pubblica e la gestione del ciclo idrico e gli sversamenti fognari in mare da parte di Rivieracqua, “senza che vi siano colpe da parte di nessuno”.
Per il consigliere Marcello Bellacicco Rivieracqua è una cosa assurda per non dire truffaldina e bisogna anche che i cittadini sappiano che Amat gli rivendeva l’acqua per i cittadini dianesi a prezzo maggiorato. I colpevoli, coloro che hanno determinato il disastro, sono stati premiati. E mi riferiscono alle valutazioni che hanno ottenuto Amaie e Amat.
Non mi risulta che i creditori siano d’accordo e infatti si sono rivolti al Tribunale di Genova, mostrando un deficit di 95 milioni di euro, mentre a noi sono stati indicati 14 milioni in meno dalla società. E lo hanno fatto anche perché sono convinti che sia impossibile arrivare a una gara europea entro ottobre per individuare un socio privato che dovrebbe anche accollarsi 40 milioni di debiti.
Claudio Scajola, sindaco di Imperia, che aveva tutto l’interesse di cedere Amat, sopravvalutata di 7 milioni di euro, è anche commissario dell’Ato idrico. C’è un conflitto di interessi grosso come una casa. Attenti a non diventare complici di questo disastro. Andremo a fondo per vedere il vero deficit di Rivieracqua“. 
Replica Za Garibaldi: “Noi non siamo poliziotti o giudici, ma siamo chiamati a lavorare per il bene della città. Vogliamo fare fallire la società per andare a cercare un colpevole? Vogliamo pensare al passato o al futuro? E’ vero, il bando della gara potrebbe anche andare deserto, ma come dicono a Napoli, se non giochi la schedina, San Gennaro non fa la grazia. E ricordiamoci, comunque, che grazie a Rivieracqua abbiamo il collegamento al depuratore di Imperia e la Bandiera Blu“. 
La pratica è stata quindi approvata con i voti della maggioranza. 

Il Sindaco contesta la mozione di Bellacicco contro il Cpr: “Si perde unione del Comitato per il no al Cpr. Mozione che ci indebolisce”

I consiglieri Marcello Bellacicco ed Elisabetta Borghi del gruppo consigliare Diano Marina hanno quindi presentato una mozione per fare in modo che il Comune di Diano Marina chieda al Presidente della Regione Giovanni Toti di esprimersi in modo contrario alla scelta della caserma Camandone di Diano Castello per la collocazione del Cpr della Liguria.
Spiega Bellacicco: Siamo arrivati alla conclusione che è vero che il Cpr è un problema per tutto il Golfo dianese, ma chi ci rimetterà di più è Diano Marina, cittadina più vicina al centro e trainante sotto l’aspetto turistico, che sarebbe interessata da un viavai di cellulari della polizia
Il Presidente Toti ha dato la disponibilità ad ospitare un Cpr in Liguria e non ha mai preso posizione in merito alle proteste del Comitato contro il Cpr a Diano Castello, anche prima della convocazione recente con il Prefetto. E io non credo che il Prefetto abbia messo nero su bianco che il Cpr si farà a Diano Castello senza che vi siano certezze dietro a questa affermazione. Per questo chiediamo ora che Toti si faccia avanti in merito a questa situazione”.
Replica Za Garibaldi: “Le avevo detto di non presentare questa mozione, per restare in linea con quanto fatto fino ad oggi con serietà e rispetto dal Comitato. Lei vuole fare la mosca bianca. E’  il sindaco di Diano Castello che deve parlare per tutti e dare segnale di coesione. La presentazione di questa mozione ci rende più deboli. Ci si doveva ragionare sopra e proporla in tutti i consigli comunali del Golfo.
Abbiamo inviato una lettera come Comitato al Presidente Toti, chiedendogli di fare un intervento decisivo contro la creazione del Cpr a Diano Castello, individuando aree logisticamente più favorevoli”.
Di “sorpresa per la mozione” parla anche Francesco Parrella, che la giudica “pleonastica“. Parrella concorda con la posizione del sindaco. E aggiunge: “Il Comitato è la sede per fare proposte e decidere linea da adottare. Sabato saremo davanti alla Camandone a manifestare. Si è sempre detto di evitare fughe in avanti e uscite disordinate”. 
La mozione è stata quindi bocciata.

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