24 Novembre 2024 15:57

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24 Novembre 2024 15:57

REGIONE LIGURIA. RICONOSCIMENTO A CROCE ROSSA FUNZIONI DI ENTE FORMATORE E CERTIFICATORE PER UTILIZZO DISPOSITIVI SALVAVITA

In breve: Scajola/Melgrati: "Grazie anche alle nostre sollecitazioni in data 19 settembre la Giunta regionale ha approvato una delibera che riconosce alle CRI la possibilità di erogare questo servizio"

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Discusse le interpellanze dei consiglieri Scajola/Gasco e Melgrati sul riconoscimento alla Croce Rossa di ente di formatore e certificatore per personale abilitato all’utilizzo di dispositivi salvavita. Lo fanno sapere gli esponenti di Forza Italia che spiegano: “Da diversi mesi stiamo seguendo l’attuazione anche da parte della Regione Liguria di una normativa nazionale (D.L. 28.09.2012 . n 178) relativa alla riorganizzazione dell’Associazione italiana della Croce Rossa che al suo interno prevede anche l’autorizzazione a svolgere attività di formazione per il personale non sanitario e civile all’uso di dispositivi salvavita e di poter rilanciare le relative certificazioni di idoneità all’uso. In tutto questo tempo mancava da parte della Regione Liguria la stipula di una convenzione con la CRI conseguente alla normativa nazionale in vigore”.

Continuano i tre consiglieri regionali di Forza Italia: Anche dietro la nostra azione e sollecitazione abbiamo preso atto che la Giunta regionale in data 19 settembre 2014 ha deliberato gli indirizzi per il riconoscimento dei soggetti abilitati allo svolgimento ed al rilascio delle autorizzazioni previste. In pratica significa che la CRI potrà finalmente svolgere appieno la sua attività di ente formatore ed abilitatore al rilascio dei previsti attestati. Riteniamo giusto che ciò possa accadere non solo perché è previsto da una precisa disposizione nazionale, ma anche perché in questa maniera si potrà dare ai tanti Volontari che lo vorranno un servizio di formazione più vasto e quindi migliore per i liguri“.

“La richiesta infine che abbiamo portato all’attenzione di Montaldo, visto che non ci risulta sia stato fatto, è quella di rendere note agli interessati il documento approvato che consentirà alla CRI ed agli altri enti di poter erogare questo tipo di prestazione concludono Scajola, Melgrati e Gasco.

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