“Ieri a Diano Marina una piazza festosa di Cittadini con i Sindaci con la fascia tricolore, i Carabinieri, la Polizia Locale, gli Alpini, la Pubblica Assistenza, la Banda che suonava l’Inno d’Italia, le Associazioni Partigiane, gli oratori sul palco…. Ma…i veri protagonisti di una staffetta con passaggio di testimone fra generazioni, sono stati le Alunne e gli Alunni delle SCUOLE del comprensorio dianese con le loro Maestre: sono loro che hanno raccolto idealmente dai Partigiani il testimone della Libertà interpretando in modo fresco, spontaneo, gioioso, la Festa della Libertà ritrovata. Penso che da lassù i 42 Partigiani del dianese caduti per la nostra Libertà, i cui nomi sono scolpiti nella pietra del Monumento ai Partigiani davanti al Municipio, abbiano avuto più di un motivo per esser fieri”. Le riflessioni di Giovanni Gandolfo, oratore per l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Imperia, all’indomani delle celebrazioni svoltesi ieri a Diano Marina.
Diano Marina: 25 aprile, le riflessioni di Giovanni Gandolfo
“Sì perché le orazione ufficiali, preparate con impegno nelle aule delle Scuole dei sette Comuni siano state: quella del canto “Fischia il vento” (composto dai Partigiani di Felice Cascione) cantata in versione “Rap”; la poesia del “Seme della Libertà e della Resistenza” che portato dal vento continua a fiorire anche oggi ovunque nel mondo c’è oppressione e guerra; i disegni della favola bella del cane ben pasciuto che incontra il lupo magro a margine della città e che si accorge di avere al collo il segno “della catena” che sceglie di “andare col Lupo verso la Libertà”.
Sono gli Alunni e le Maestre delle Scuole che hanno gridato che la “Festa della Liberazione” continua a fiorire.
All’oratore ufficiale concediamo di aver chiuso con un invito ad andare a votare per il Parlamento dell’UE l’8/9 giugno, perché è solo l’Europa dei 27 che potrà svolgere un ruolo per ritrovare la PACE in Ucraina ed in Palestina e per frenare le conseguenze dei cambiamenti climatici”.