Il Tribunale di Imperia, giudice del lavoro Martina Badano, ha respinto il ricorso dell’ex dirigente della Provincia Patrizia Migliorini con la quale quest’ultima chiedeva la sospensione del decreto adottato dalla Provincia il 29 novembre 2023 con cui le era stato revocato l’incarico di Dirigente del Servizio Idrico Integrato – Patrimonio – Parchi, il reintegro e la restaurazione del trattamento economico. L’ex dirigente è stata anche condannata al pagamento delle spese legali, quantificate in 2 mila euro.
La revoca dell’incarico a Patrizia Migliorini, unitamente al progetto di realizzazione di un parcheggio nell‘ex bocciofila di Corso Roosevelt, sono oggetto di un’inchiesta della Procura della Repubblica per abuso d’ufficio e falso che vede indagati il segretario generale della Provincia Rosa Puglia, il dirigente del settore legale Manolo Crocetta, il neo dirigente a Servizio Integrato, Patrimonio e Parchi Michele Russo e i funzionari Pier Carlo Gandolfo e Fulvio Modugno.
Imperia: revoca incarico a Patrizia Migliorini, Tribunale riconosce le ragioni della Provincia
Secondo il Tribunale non sussisterebbe, come invece sostenuto dalla Migliorini, il cosidetto periculum in mora, ovvero un pregiudizio irreparabile e non ristorabile. Per questo l’ex dirigente, che attende ora il giudizio nel merito, non può essere reintegrata con un provvedimento d’urgenza ex art. 700.
Reputazione professionale
L’eventuale danno alla reputazione professionale, si legge nella sentenza, è “stato solo genericamente prospettato e dedotto in termini puramente congetturali ed ipotetici […] non è stato infatti dedotto alcun indice sintomatico concreto da cui desumere presuntivamente la perdita di reputazione commerciale della ricorrente presso l’ente provinciale, se non un generico ‘smantellamento dell’ufficio’, riduzione di prestigio nelle relazioni con l’Ente che risulta peraltro smentita dalla quasi contestuale adozione, da parte della stessa Provincia di Imperia, del decreto di conferimento alla Migliorini di un incarico triennale di consulenza nello stesso settore, del tutto conforme alla qualifica dell’Ing. Migliorini in quanto ad oggetto attività di progettazione e studio nel settore ingegneristico, e peraltro atto a colmare la naturale scadenza dell’incarico dirigenziale di cui alla revoca”.
Integrità psico-fisica
L’ipotesi di un danno all’integrità psico-fisica, scrive la giudice “appare suffragata da un debole elemento
probatorio, ossia il certificato medico di malattia, che peraltro referta danni alla salute generici (cefalea, stress e sindrome depressiva) ed in ogni caso immediatamente connessi e sintomatici allo shock della notizia, essendo tale certificato di poco successivo alla revoca”.
La campagna mediatica
In quanto ai danni alla reputazione professionale per la “campagna di stampa attivata nei confronti della Migliorini, con particolare riferimento ad alcuni commenti negativi che sarebbero stati attribuiti al Presidente Dott. Claudio Scajola sull’operato dell’ex Dirigente”, la giudice precisa che “tale pericolo non sarebbe comunque coerente alle conclusioni rassegnate ed al provvedimento cautelare espressamente atteso (sospensione effetti della delibera di revoca, riammissione in servizio e restaurazione trattamento retributivo): l’eventuale sospensione della delibera destitutiva de qua e la reintegrazione in via d’urgenza della Migliorini emessa dal Tribunale non potrebbe infatti impedire l’espressione della manifestazione del pensiero critico del Presidente della Provincia in ordine ai motivi posti a fondamento della revoca durante il tempo necessario alla definizione del giudizio di merito, considerato vieppiù il carattere fortemente fiduciario dell’incarico svolto e lo spessore professionale della ricorrente”.
“Contrariamente agli assunti del ricorso – si legge ancora – alcuni articoli di stampa prodotti si limitano ad una ricostruzione alternativa, di tipo investigativo, di quali sarebbero le ragioni poste a fondamento della revoca dell’incarico della Migliorini diverse da quelle tecniche (avere la stessa rifiutato di firmare la delibera che avrebbe consentito alla Provincia di Imperia occuparsi delle opere di demolizione dell’ex Bocciofila Pietro Salvo di Corso Roosevelt), con l’effetto che tali disquisizioni, proprio perché descrittive di un’ipotesi, non solo non appaiono direttamente attribuibili al legale rappresentante della Provincia, ma appaiono di contro nobilitare la Migliorini quale dirigente imparziale, corretta e non condizionabile”.
Infine la giudice si esprime anche la dichiarazione rilasciata alla stampa dal Presidente della Provincia Claudio Scajola il 25 marzo “i dirigenti sono pagati per risolvere i problemi, altrimenti se ne vadano“, definendola “un commento neutrale, adeguato nei toni e non esplicitamente denigratorio verso l’operato della Ing. Migliorini”.