Levata di scudi dei consiglieri comunali del Partito Democratico di Imperia, Ivan Bracco e Deborah Bellotti, sulla società che dovrà stilare la gara europea per l’ingresso del socio privato in Rivieracqua. Prescelta, infatti, la società del Ministero del Tesoro, Sogesit S.p.A., senza una gara ad evidenza pubblica, per un importo pari a 469 mila euro. Bracco e la Bellotti, esprimendo i timori di una privatizzazione del servizio e aumento dei costi dell’acqua, contestano l’utilizzo dell’articolo 250 del codice dell’ambiente per velocizzare l’iter, senza che ve ne siano i presupposti.
Rivieracqua: affidato alla Sogesit Spa l’iter per l’ingresso del socio privato
“Stamattina c’è stata la commissione alla presenza del subcommissario Brescianini dell’ato idrico. Abbiamo chiesto spiegazioni in merito a questa procedura, perché con l’atto del 4 marzo 2024 il subcommissario, la dottoressa Brescianini, di fatto assegnava alla società pubblica Sogesit S.p.A. l’affidamento per 469 mila Euro per la preparazione della gara europea per l’ingresso del socio privato in Rivieracqua. In questo atto viene citato l’articolo 250 del codice dell’ambiente, comma primo bis. Questo articolo consente di velocizzare le procedure di affidamento delle gare per problemi legati al ripristino di bonifiche, ripristino ambientale, tutela del territorio, che nulla centra con l’assegnazione del servizio di diritto integrato.
Questo, negli atti anche che ho citato prima della Brescianini, viene appunto evidenziato questo passaggio, questo è servito per evitare di fare una gara pubblica per l’assegnazione, siccome è sopra soglia, per l’assegnazione di questo progetto per la costruzione dell’appalto europeo.
Stamattina abbiamo chiesto lumi, abbiamo chiesto documenti a un giorno prima del Consiglio Comunale, dunque questa è una situazione molto grave perché stiamo parlando dell’affidamento dell’acqua pubblica, dunque di un bene primario per la collettività.
Se questa è la trasparenza e la gestione di tutta la procedura nutriamo dei grossi problemi sulla gestione.
Pertanto domani in Consiglio Comunale chiederemo ulteriori spiegazioni e poi valuteremo le successive azioni da compiere, come già peraltro a Sanremo lo stesso partito ha fatto e ha evidenziato agli ormai anni di stampa, ci sono dei problemi proprio sulla gestione di questa procedura amministrativa.
Riteniamo che tutti gli amministratori che saranno chiamati a breve, entro questo fine mese, a decidere su questa pratica, tutti i sindaci della provincia, amministratori, consiglieri della provincia, valutino con molta attenzione quello che andranno a votare perché il futuro dell’acqua pubblica è il futuro di tutti noi”.
Deborah Bellotti
“Il dato fondamentale è che l’acqua è pubblica è tale deve rimanere. Oggi noi con una procedura molto accelerata ci siamo incontrati in commissione il giorno prima del del consiglio comunale. Tra l’altro con pratiche mancanti per domani votare abbastanza di corsa, così come dovranno fare tutti gli altri comuni, lo statuto, bozza dello Statuto, patti parasociali, per accelerare questo ingresso del soggetto privato.
Cosa non ci torna? Non ci torna proprio l’entrata del soggetto privato. Noi crediamo che Rivieracqua a regime e completando tutti questi passaggi che sono stati fatti, sia dalla rivalutazione delle bollette da parte di Arera, sia l’incameramento di Amaie e di Amat, possa essere un’azienda che a regime possa camminare con le sue gambe e possa risanare senza l’apporto dei capitali privati.
Fondamentalmente crediamo che ci sia ancora una via percorribile, tant’è che abbiamo portato in evidenza il ricorso fatto da alcuni creditori che non credono in questo percorso e vorrebbero invece la nomina di un commissario ministeriale proprio per tenere ancora la società pubblica.
Un soggetto privato porta investimenti ma vorrà degli utili. Quindi spingerà per dei rincari perché deve rientrare velocemente negli investimenti, porterà sicuramente un impoverimento del territorio.
I cittadini che hanno votato in un referendum nel 2011 hanno espresso molto chiaramente il loro consenso a tenere l’acqua pubblica, avranno in realtà un soggetto privato.
È un giro di parole quello che il presidente della provincia ha espresso recentemente: ‘Non è l’acqua che viene privatizzata ma il servizio’.
È un giro di parole, stiamo parlando dell’acqua privatizzata ed è questo che sta tentando di fare senza avere il coraggio di dirlo”.