Ieri, in tarda mattinata, Enrica Fresia assessore al commercio, Guido Abbo assessore al bilancio, Sara Serafini assessore alla cultura, Roberto Saluzzo consigliere di Imperia Cambia e Maria Teresa Parodi, assessore all’arredo urbano, si sono recati in visita presso l’Associazione Culturale Guatelli di Imperia.
La visita a quello che comunemente viene chiamato il “Museo della Lattina” si è rivelata un viaggio all’interno della storia della nostra città tramite i disegni e le immagini impresse sulle lattine d’olio esportate in tutto il mondo e fabbricate proprio ad Imperia. Il museo, realizzato all’interno di un antico frantoio risalente al seicento, ospita circa 6000 pezzi da collezione ordinati e catalogati da tutta la famiglia Guarelli e dalla dottoressa Daniela Lauria: “Questa collezione ha rischiato di finire in California – ha spiegato il padrone di casa Riccardo Guatelli – perchè il regista Francis Ford Coppola si era innamorato di tutti questi pezzi al punto tale da utilizzare una di queste lattine nel suo film “Il Padrino” e voleva comprare tutto, senza problemi di prezzo“.
“Io ero quasi esasperata da tutte queste lattine – spiega la signora Tiziana Guatelli – voi ne vedete esposte 1000 nel museo, ma i pezzi originali sono molti di più e li abbiamo raccolti in tantissimi anni di lavoro. Volevo avere la possibilità di esporre tutto in una mostra fissa, ma non ho avuto riscontro dalle amministrazioni e così iniziavo ad accarezzare l’idea di vendere tutto al registra Coppola. La mia famiglia però non voleva, si è opposta e alla fine è nato questo museo che vedete ora“.
Al regista la famiglia Guatelli ha regalato 600 pezzi e in America tutti chiedono di Imperia, della città e di dove si trovi. Un revival insomma di quello che succedeva in passato. Infatti, già moltissimi anni fa, le latte originali venivano realizzate ad Imperia e contenevano l’olio di tutta l’Italia: “L’olio e le lattine – ha spiegato la dottoressa Lauria – venivano esportate in tutto il mondo; in America e in Australia volevano il nostro olio italiano e l’immagine era diventata molto importante. Così su ogni latta sono state impresse, tramite la tecnica della litografia, varie immagini del Bel Paese. Era una questione di marketing – ha concluso sempre la dottoressa Lauria – quindi non era importante che tutto corrispondesse alla realtà, ecco perchè troviamo magari un’immagine del Vesuvio con accanto i canali di Venezia. Contava solo che tutto riportasse all’italianità“.
Questi splendidi pezzi di storia della città e di tutta l’Italia saranno eccezionalmente visionabili anche durante la manifestazione di Olioliva all’interno dell’evento culturale creato dal Comune in Via Viesseux.