25 Dicembre 2024 14:52

25 Dicembre 2024 14:52

Diano Marina: Lo chef Gianfranco Vissani super ospite di Aromatica. “Ritroviamo la cucina territoriale, sarà il futuro”/Video

In breve: Lo chef Gianfranco Vissani rilancia la cucina tradizionale dei territori, da contrapporre alle novità di quelle che definisce "cucine spericolate"

Il super ospite dell’undicesima edizione di Aromatica a Diano Marina è il famoso chef Gianfranco Vissani, che ha ricevuto un riconoscimento nella giornata di apertura del grande evento dedicato alle erbe aromatiche e ai prodotti tipici.

Lo chef Gianfranco Vissani rilancia la cucina tradizionale dei territori, da contrapporre alle novità di quelle che definisce “cucine spericolate”

Spiega Vissani ai microfoni di Imperiapost Tv: La cucina territoriale è quella che andrà per il futuro e dobbiamo fare qualche passo indietro. Lavoriamo perché l’Italia possa diventare patrimonio dell’Unesco e non ci si arriva con queste cucine spericolate. Ci si arriva con la cucina del territorio.  

Con tutte le erbe aromatiche che abbiamo qui, con l’olio, la sardenaira, la focaccia di Recco, la torta Pasqualina, qui c’è il mondo. Nessuno ha capito. Abbiamo un grande splendore che è la nostra cucina e la dobbiamo distruggere facendo stupidaggini? Tre ore per preparare un piatto che arriva freddo? Dov’è il significato? La spettacolarità di un prodotto o di un piatto che poi non mangiamo perché è freddo? Con la carne fatta a polpette, la carne chimica? Ma di che parliamo?

Noi vogliamo ancora la bistecca, la fiorentina, la vitella, vogliamo il pollo, l’anatra, il coniglio. Vogliamo queste cose che sono sempre piaciute. Voi avete un pesce fantastico, che è il Morone, che nessuno conosce in Italia. E allora perché non utilizzare queste cose e portarle sulle nostre tavole. 

Ci sono mille prodotti che si possono che si possono consacrare, ma la gente non riesce mai a capire. Ora anche la pasta risottata. E’ una vergogna assoluta. Olio chimico? Coltivazioni intensive? Abbiamo tanto territorio incolto. Guardiamoci alle spalle, perché noi abbiamo il più bel Paese al mondo e la più bella cucina al mondo“.

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