Oltre 200 accessi dalla sua apertura con la gestione di tre codici rossi e 31 codici arancioni. Sono i primi numeri dell’attività del nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, riaperto nella notte tra il 30 aprile e il 1°maggio, in sostituzione del Punto di Primo Intervento. Il primo bilancio dell’attività del pronto soccorso arriva nel giorno del sopralluogo compiuto dall‘assessore regionale alla Sanità con i vertici di Asl1 e GVM Care & Research, che gestisce la struttura ospedaliera.
“Questi primi numeri, che si completano con oltre 70 codici azzurri e un centinaio di verdi – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – certificano che anche in questa parte del ponente ligure è possibile prendere in carico le emergenze mediche e chirurgiche. Le attività traumatologiche verranno invece gestite, ancora per qualche tempo, con il supporto del Pronto Soccorso di Sanremo. La nuova presenza di un pronto soccorso in Asl 1 ha la funzione di alleggerire il carico sugli altri ospedali presenti sul territorio imperiese, riducendo così i tempi di attesa e aumentando la tempestività nei ricoveri”.
“Una promessa ed un impegno mantenuti da parte di Asl1, Gvm Care and Research e Regione Liguria, per l’utenza dell’estremo ponente ligure, con la presenza di un presidio importante che permetterà di avere un’offerta sanitaria completa ma soprattutto una rete dell’emergenza-urgenza completamente operativa – evidenzia il direttore generale di Asl1 Maria Elena Galbusera -. Il cronoprogramma su un completo avvio dell’ospedale di Bordighera è stato ampiamente rispettato, a partire dalla notte del 1° maggio il Saint Charles è tornato ad avere il Pronto Soccorso”.
Per il direttore operativo di Ospedale Saint Charles GVM Care & Research, Nicola Bergantino, si tratta di: “Una fase importante per l’ospedale di Bordighera, che restituisce ai cittadini e utenti locali, una struttura di presidio sempre più completa e che, a tendere, offrirà ulteriori servizi e percorsi di cura”.
Nella sua giornata in Asl 1 l’assessore alla Sanità, dopo aver presenziato al collegio di direzione dell’azienda sanitaria, ha effettuato un sopralluogo al Punto Nascita dell’ospedale Borea di Sanremo. A quasi tre mesi dalla sua apertura, avvenuta il 15 febbraio scorso, sono 63 i parti effettuati, di cui 4 cesarei e 2 in elezione: sono nati 40 maschi e 23 femmine.
“La presenza del punto nascita di Sanremo – dichiara l’assessore alla Sanità – rappresenta la risposta dei bisogni dell’estremo ponente e si integra con l’altro punto nascita di Imperia che in questa fase, va ricordato, supplisce anche alla temporanea assenza nel ponente savonese del punto nascita dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure attualmente oggetto di lavori”.
“Si tratta di un reparto di eccellenza – sottolinea il Direttore Generale di Asl 1 Maria Elena Galbusera – composto da due sale parto, di cui una demedicalizzata per i parti a basso rischio ostetrico, modello ‘Casa del Parto’, un ambiente familiare e casalingo. Ma non solo, è garantita la gestione della emergenza con guardia attiva anestesiologica, ginecologica e neonatologica, oltre alla dotazione completa di elettromedicali ed emocomponenti. un valore aggiunto per il territorio, frutto di un grande lavoro di squadra svolto in sinergia con Regione Liguria e Istituto Gaslini”.
“Per offrire la miglior assistenza in sicurezza anche nel nuovo punto nascita – aggiunge il Direttore Sanitario dall’Istituto Giannina Gaslini Raffaele Spiazzi – è stato proposto e condiviso da parte del Gaslini un unico percorso per la gestione del neonato fisiologico in tutti i punti nascita coinvolti nel progetto di Gaslini Diffuso, compreso quindi il punto nascita di Sanremo, attraverso la partecipazione del personale ad incontri formativi continui sui temi più critici dell’evento nascita, condivisione che è stata ulteriormente rafforzata dalla presenza a rotazione degli specialisti della Patologia Neonatale dell’Istituto presso il nuovo reparto di neonatologia”.