25 Dicembre 2024 08:21

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“Ha truccato i dati Covid per avere più vaccini”. Giovanni Toti accusato anche di falso

In breve: Secondo gli inquirenti,  i dati, destinati alla struttura di emergenza di Francesco Paolo Figliuolo, allora Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, potrebbero essere stati manipolati per influenzare la distribuzione dei vaccini:

Il governatore della Liguria Giovanni Toti è accusato di aver manipolato i dati dei contagi da Covid-19 in Liguria al fine di ottenere più vaccini dalla struttura commissariale. L’accusa di falso coinvolge anche il suo capo di gabinetto (dimissionario) Matteo Cozzani. Entrambi si trovano attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e finanziamento illecito a Genova. Altre accuse riguardano presunti favori verso imprenditori della sanità privata in cambio di contributi elettorali.

Giovanni Toti accusato di falso: “Ha truccato i dati Covid per avere più vaccini”

All’interno di un’intercettazione registrata dalla Guardia di Finanza, Cozzani, al telefono con il segretario generale della Camera di commercio di Genova Maurizio Caviglia, afferma: “Il problema qual è stato? Che io avevo già truccato. Lui (Giovanni Toti, ndr) li ha presi e li ha riaumentati. Quando me li ha rimandati ho guardato e gli ho scritto: ‘Ma c… presidente, ma sono fuori’. Ha detto: ‘Ma no, li ho un po’ aumentati…’. ‘Ma l’avevo già fatto io’, gli ho detto. ‘C.. dimmelo che lo hai fatto te'”. 

Secondo gli inquirenti,  i dati, destinati alla struttura di emergenza di Francesco Paolo Figliuolo, allora Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, potrebbero essere stati manipolati per influenzare la distribuzione dei vaccini: aumentando i casi di contagio si sperava di ottenere più forniture di vaccini. Tuttavia, la struttura di Figliuolo ha scelto poi di dividere le forniture con altri parametri e inoltre emergono delle discrepanze nei dati inviati dalla Liguria.

La Regione avrebbe indicato la presenza di 173.000 over 80, contro il dato reale, pari a 159.558, per una differenza di circa 13.000 unità, come poi verificato dalla struttura di Figliuolo. Il 24 marzo 2023, accortisi dell’errore in virtù di un richiamo formale, una dirigente della Regione spiegava: “Dobbiamo solo diciamo… un attimo riconciliare, perché questo qui (Figliuolo, ndr) era un militare, cioè ci ha rotto parecchio le palle”.

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