25 Novembre 2024 18:53

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Bollette “pazze” Rivieracqua: le considerazioni di Indipendenza – Imperia Senza Padroni. Consigliere Zarbano. “Si faccia ricorso ad un Giudice che possa dichiarare l’illegittimità”

In breve: Il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni – Indipendenza nel proporre soluzioni, desidera fornire un quadro dettagliato delle vicende che hanno portato alla situazione attuale delle bollette dell'acqua, che coinvolgono tutti i cittadini di Imperia.

Il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni – Indipendenza nel proporre soluzioni, desidera fornire un quadro dettagliato delle vicende che hanno portato alla situazione attuale delle bollette dell’acqua, che coinvolgono tutti i cittadini di Imperia.

Bollette “pazze” Rivieracqua: le considerazioni di Indipendenza

“Per meglio capire la situazione attuale, è importante fare una cronistoria degli accadimenti.

Il 27 gennaio 2023 il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, nominava il sindaco e presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola commissario ad acta dell’ATO Ovest Provincia di Imperia, per l’esercizio di poteri sostitutivi nei confronti della Provincia di Imperia (quindi sostituto di sé stesso poiché inadempiente, divenendo così il controllore di sé stesso), con il compito, tra gli altri, dell’aggiornamento del piano tariffario.

Il 4 febbraio 2023 il neo commissario ad acta, nominava quale sub commissario la Dott.ssa Cecilia Brescianini, già direttore generale del Dipartimento Ambiente e Protezione Civile della Regione Liguria, attribuendole un compenso su base annua pari ad Euro 66.000,00 oltre IVA e Cassa Pensione, nonostante fosse già in quiescenza, violando così il divieto imposto dal d.l. 90/2014.

Il 10 maggio 2023 l‘allora candidato sindaco Luciano Zarbano sollevava, tramite un comunicato stampa, critiche riguardo alla pluralità di incarichi e al conflitto di interesse del Commissario ad acta/Sindaco Claudio Scajola.

Il 31 maggio 2023 durante la prima seduta del Consiglio Comunale, il neo Consigliere Luciano Zarbano invitava l’Amministrazione Comunale a formulare le osservazioni entro dieci giorni, così per come previsto dalla normativa di riferimento, sulla presunta incompatibilità/ineleggibilità del Sindaco/Commissario dell’ATO Idrico Scajola. Considerato che nessuna risposta veniva fornita, lo stesso Zarbano inviava una pec al Comune per avere quelle notizie che erano state richieste a voce poco prima.

Nessuna risposta adeguata veniva fornita, spingendo i Consiglieri Zarbano, Bracco e Sardi a rivolgersi al Tribunale di Imperia il 28 giugno 2023 per una presunta incompatibilità/ineleggibilità del Sindaco/Commissario dell’ATO Idrico Scajola.

Il 2 novembre 2023 il Commissario dell’Ato idrico, Claudio Scajola, presentava ai sindaci dei Comuni interessati la tariffa unica che sarà poi applicata a partire dal 2024.

Il 6 novembre 2023 i Consiglieri Zarbano e Bracco proponevano appello avverso la sentenza del Tribunale di Imperia che aveva respinto il ricorso del 28 giugno 2023 (udienza fissata per il 10 luglio 2024).

Il 30 aprile 2024 il Consigliere Zarbano votava contro l’ingresso del socio privato in Rivieracqua, mentre dal 3 maggio 2024 iniziavano ad arrivare bollette con importi sorprendentemente elevati, retroattive al 2022, generando disagi e preoccupazioni tra i cittadini.

Quindi cosa bisogna fare per risolvere la questione? Il Capo Gruppo Consiliare Zarbano ritiene che la politica abbia già intrapreso le azioni necessarie, che molti imperiesi hanno sottovalutato, se non criticato. La soluzione per tamponare momentaneamente la situazione, presentata da qualcuno della minoranza ed appoggiata dal Commissario dell’ATO Idrico/Sindaco (anche in questo caso le due posizioni appaiono in conflitto), non è sufficiente, in quanto il vero problema risiede nella legittimità delle richieste di pagamento e non nella capacità contributiva degli utenti. Inoltre un aiuto di 100.000 euro non è sufficiente alle reali esigenze dei cittadini. Infatti considerando la media di 200 euro a bolletta (ovviamente le aziende hanno un importo maggiore), solamente 500 utenti potrebbero usufruire di questo fondo, che si ricorda è momentaneo e non definitivo. Considerando che la prescrizione delle bollette avviene dopo due anni, esistono attualmente due possibili soluzioni: la richiesta di annullamento in autotutela o il ricorso ad un giudice che possa dichiarare l’illegittimità delle bollette, così per come già espresso da giurisprudenza consolidata. 

Il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni – Indipendenza rimane vigile e pronto a supportare i cittadini in questo momento di difficoltà, garantendo trasparenza e giustizia nelle questioni legate alle bollette di Rivieracqua”.

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