3 Luglio 2024 13:27

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3 Luglio 2024 13:27

Imperia: bollette pazze, Scajola su Rivieracqua. “L’azienda ha gestito male la bollettazione, non ha tenuto conto dell’impatto sui cittadini. Ho chiesto spiegazioni” / Foto e video

In breve: A margine del Consiglio Provinciale di questa mattina, il presidente della provincia e commissario dell’ato idrico, Claudio Scajola, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in merito alla vicenda delle bollette pazze di Rivieracqua.

A margine del Consiglio Provinciale di questa mattina, il presidente della provincia e commissario dell’ato idrico, Claudio Scajola, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in merito alla vicenda delle bollette pazze di Rivieracqua.

Scajola è intervenuto per fare chiarezza in merito anche all’arrivo del bonus sociale idrico, dei pagamenti posticipati e delle nuove rateizzazioni.

Imperia: bollette pazze, Claudio Scajola su Rivieracqua

“Nell’ultimo Consiglio Provinciale, 20 giorni fa, abbiamo approvato il bilancio consuntivo con un avanzo di 3.700.000 euro, quasi 3.800.000. E come avevamo detto in quella nostra riunione, avremmo subito pensato, in tempi brevi, secondo le esigenze principali, ad investirli, perché i soldi non devono stare fermi, i soldi devono girare per creare lavoro.

Abbiamo verificato le diverse istanze e abbiamo inserito in questa fase il patrimonio per un problema di carattere sismico che garantisca quindi la sicurezza agli utenti e a chi ci lavora.

In particolare il Palazzo della Provincia è un palazzo storico che ha un problema di sismicità che deve passare ad una sua profonda ristrutturazione esterna che lo Stato, che è coinquilino perché dividiamo quasi a metà questo patrimonio, ci ha chiesto che deve essere preceduta da una perizia sismica.

Partiamo con questo lavoro e condivideremo il restauro e la messa in sicurezza del palazzo storico della provincia insieme allo Stato italiano.

Così anche il palazzo di Piazza Roma dove ci sono gli uffici provinciali e gli uffici regionali e in particolare l’intervento più importante è quello sul palazzo della provincia di proprietà ma dell’università, dove arriveranno un due nuove facoltà: quella di scienza dell’alimentazione e quella dell’ingegneria telematica.

Su questa roba qui c’è necessità di investire perché ci piove, perché c’è anche lì un problema di sismicità. È un intervento importante, significativo, che serve al polo universitario ma serve a tutta la provincia nel suo complesso perché la parte relativa alla nuova facoltà sull’alimentazione avrà tutta la parte teorica nella sede universitaria e tutte le parti pratiche nei diversi luoghi in provincia d’Imperia dove si fa accoglienza e dove si fa hotellerie quindi con accordi già presi con diversi
importanti alberghi della nostra provincia.

Quindi con questo atto odierno non teniamo fermi soldi, li impegniamo subito e li impegniamo per il patrimonio del nostro ente che è un dovere di chi amministra”.

Per quanto riguarda il tema Rivieracqua, cosa si sente di dire ai cittadini?

“Ringrazio della domanda per provare a fare chiarezza su un tema complicato. C’è un obbligo di legge, e le leggi si rispettano, che la tariffa deve essere conguagliata anche all’anno precedente.

Non è il pagamento di un arretrato, è l’applicazione di una tariffa, come prevede la legge. E quindi non si può fare altro che applicare la legge.

Il problema qual è stato? Che il gestore, Rivieracqua, ha gestito male questa fase della bollettazione.

Dopo aver fatto tutti gli approfondimenti, ieri ho convocato una riunione con tutti i dirigenti di Rivieracqua, con i dirigenti del lato idrico, che noi siamo i controllori, quelli che danno gli indirizzi, e con una riunione molto lunga, che è durata ieri sei ore, abbiamo esaminato punto per punto e abbiamo trovato una soluzione che ha condiviso il gestore Rivieracqua, che è quella di osservare la legge. Di garantire i flussi di cassa di Rivieracqua, perché siamo sotto la sorveglianza del Tribunale, perché il concordato non è stato ancora registrato e approvato da parte del tribunale e quindi flussi di cassa devono essere garantiti, altrimenti fallisce Rivieracqua e con esso 500 piccole imprese.

Nel mettere insieme queste cose, abbiamo avuto attenzione nei confronti dei più deboli, le fasce più deboli. Non dovranno pagare la bolletta entro il 24 di maggio ma la dovranno pagare dal primo di luglio in modo che ricevano prima il sussidio e quindi possano pagare la bolletta non anticipandola loro.

Per le utenze domestiche sia residenti che non residenti, quelli che hanno ricevuto bolletta sotto i 200 euro, a loro richiesta può essere rateizzata anche questa bolletta.

Invece quelli che hanno ricevuto bolletta superiori ai 200 euro in automatico non devono pagarla adesso, come c’è scritto nella loro bolletta entro il 24 maggio, ma riceveranno a casa, e sono 170 mila gli utenti, riceveranno a casa la nuova bollettazione spalmata su sei bimensilità, quindi in un anno è qualcosa. In questo modo diminuisce sensibilmente l’impatto.

Poi ci sono le attività commerciali. Sulle attività commerciali la
stessa procedura con il limite dei 500 euro, che è sotto i 500 euro nella bolletta che ha ricevuto, può a sua richiesta rateizzare. Quelli che sono sopra i 500 euro, in automatico, riceveranno la bollettazione affinché in modo bimensile possano rientrare di questa cifra.

Ci è sembrato una cosa molto importante, che si doveva fare prima. Rivieracqua avrebbe dovuto, come gestore, gestire in questo modo il rapporto con la propria clientela.

Non è stato fatto, ho chiesto una relazione dei motivi per cui non è stato fatto, mi arriverà una relazione dei motivi per cui non si è tenuto conto dell’impatto sugli abitanti di questo territorio, ma nel frattempo abbiamo dato questo indirizzo che è stato recepito e che crediamo sia una buona cosa.

Non è retroattività, mi rendo conto che è difficile perché di fatto sembra retroattività, le norme di legge molte volte sono incomprensibili è un conguaglio dovuto. Noi non possiamo fare altro che applicare le leggi e se avranno ragione ben venga, ma non tocca a noi deciderlo. Decideranno chi dovrà deciderlo, mi si dice che la norma di legge è talmente chiara che non può che essere così”.

Rivieracqua: consigliere provinciale Cristian Quesada

“In questi giorni, in cui stanno arrivando bollette esorbitanti ai cittadini e in cui le risposte che sono state date ancora ieri sono ancora limitate rispetto a quello che è il vero problema. Noi contestiamo dall’inizio la retroattività degli anni 2022 e 2023 che bisogna chiarirlo è assolutamente discrezionale.

La struttura commissariale del commissario ha deciso di apportare questa decisione che è legittima però discrezionale. Si poteva tranquillamente evitare, accompagnando questo tipo di processo dall’anno in corso in poi.

Noi abbiamo fatto una serie di segnalazioni all’ente gestore che Arera perché siamo convinti che quello che sta avvenendo nei confronti dei cittadini è assolutamente pesante.

Ieri sono stati fatti dei passi in avanti, rateizzando e ulteriormente quello che è il costo. Mma il problema sta proprio nell’interpretazione diversa che c’è tra noi e chi ha deciso di fare di prendere questo tipo di decisione, la retroattività è assolutamente iniqua e ingiusta e noi vogliamo continuare in questa battaglia come stiamo faccendo in questi giorni.

Oggi partirà la segnalazione da Arera che abbiamo annunciato nei giorni scorsi e stiamo anche cercando di prospettare una Class Action per verificare se ci sono le condizioni di andare incontro ai cittadini che stanno subendo in questi giorni una situazione assolutamente iniqua e insostenibile per diciamo così la vita delle famiglie e delle imprese”

 

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