“Vogliamo parlare dell’acqua. Sindaco non si nasconda, lei è antidemocratico, risponda ai suoi cittadini”. Hanno abbandonato l’aula consigliare tra urla e proteste i cittadini che hanno preso parte alla manifestazione di protesta contro le maxi bollette di Rivieracqua tenutasi questo pomeriggio di fronte al Comune di Imperia.
Imperia: tensione in consiglio comunale sulle maxi bollette dell’acqua
“Vogliamo parlare dell’acqua“, “le bollette le paghiamo tutti“, “è la mafia“, “Sindaco si dimetta”, hanno urlato i cittadini quando si sono resi conto che tra i punti all’ordine del giorno non figurava l’argomento delle tariffe del servizio idrico. Tra questi anche Luca De Pasquale, candidato Sindaco (la sua lista è stata ricusata) a Sanremo. Per allontanare i cittadini dall’aula, su invito del Presidente del Consiglio Comunale Simone Vassallo, Digos e Polizia Locale.
“Basta, non si può parlare, se volete scrivete una lettera e ce la consegnate. Invito la Polizia Municipale a far uscire chi parla” ha detto Vassallo. Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale di maggioranza Giovanni Lazzarini: “Ho trovato molto triste che abbiate incitato i cittadini presenti sul tema dell’acqua, sapendo che non sarebbe stato tra i punti all’ordine del giorno” cui ha replicato il consigliere di opposizione Edoardo Verda. “E’ stato fatto notare che non era all’ordine del giorno. Avete deciso voi stessi di non discuterne qui oggi, prendetevene la responsabilità“.
Francesca Riccobono, comitato dei cittadini contro Rivieracqua
“È successo un po’ di caos ma si poteva evitare per un semplice motivo, siamo venuti qua con tranquillità, con educazione e rispetto.
Volevamo essere ascoltati 5 minuti, sapevamo benissimo che non era l’ordine del giorno e ma a noi bastavano 5 minuti per far passare insomma quello che la gente sta attraversando oggi.
La cosa che mi ha fatto male innanzitutto è che mi aspettavo da un primo cittadino con tutti i suoi cittadini davanti un buongiorno. Non c’è stato né un buongiorno né un buonasera e questo mi dispiace.
E da lì si capisce tutto. Quello che non riesce a capire il nostro sindaco è che c’è una sofferenza in questa città, che Rivieracqua ci sta mettendo in ginocchio tutti quanti, che non tutti possiamo permetterci di pagare bollette di 500-600 euro, che ci sono anziani che stanno morendo di fame ma lì non se li guarda nessuno.
E che cosa pensiamo? Pensiamo all’amo, pensiamo alla ciclabile, ma ben venga tutto, ma oggi il nostro problema è l’acqua.
Signor Sindaco ce lo vuole risolvere questo problema? Ce lo dobbiamo risolvere da soli? Non so, ce lo dica lei, perché non ne possiamo più.
C’è gente veramente in ginocchio, c’è gente in ginocchio che non ce la fa più.
Ci bastavano due parole. Due parole di conforto, noi sentiamo solo dirci rate e questo e quell’altro, noi le bollette non le paghiamo, non le paghiamo perché non abbiamo la forza di farlo.
Quindi bastavano semplicemente due parole, cinque minuti da dedicare a questi poveri deficienti, ci vogliamo chiamare deficienti perché davanti a voi noi non siamo nulla, siamo dei poveri deficienti messi in ginocchio”.
Protesta maxi bollette Rivieracqua, parla Luca De Pasquale
“Sono di un coordinamento che si chiama Unitivi per il Bene Comune. Oggi ci troviamo qui per contestare sostanzialmente la tariffa unica. Come molti sanno questa tariffa unica è retroattiva. A partire dal 2022 ci sono stati forti rincari e i risultati si stanno vedendo oggi con l’arrivo delle bollette.
Bollette sostanzialmente esponenzialmente enormi soprattutto per gli esercenti che hanno un grande consumo di acqua. Dunque noi oggi siamo qui a contestare questa tariffa unica che secondo noi è legittima ma aggiungo non solo secondo noi perché ci sono delle sentenze per quanto riguarda la retroattività è totalmente illegale .
Noi siamo qui per contestare questa tariffa unica. A luglio partirà la privatizzazione. La privatizzazione cosa prevede? L’ingresso del 48% dei privati.
Oltretutto sappiamo da fonti ufficiose, non ufficiali, che il ruolo di amministratore delegato verrà assegnato al socio privato.
Dunque questa tematica della privatizzazione è un’ulteriore batosta per noi tutti i cittadini. Adesso io ve lo dico col cuore e anche senza filtri, ci siamo un po’ rotti i coglioni, scusate il termine.
Noi oggi siamo qui per avere delle risposte che probabilmente non arriveranno, però vogliamo che il signor Scajola ci metta la faccia, che non si barrichi nei suoi consigli comunali, nei suoi uffici e quant’altro.
Almeno che abbia il coraggio di metterci la faccia oggi. Ci sono stati dei consiglieri di opposizione che hanno cercato di portare all’ordine del giorno la tematica acqua, ma il signor Scajola con la sua maggioranza ha detto che non è una tematica importante o di rilievo in questo momento.
Rammento che nella provincia c’è molto fermento perché come ho detto prima stanno arrivando queste bollette e sono veramente alte, ve lo posso garantire.
La testimonianza ne abbiamo oggi perché ci sono oltre quasi 200 persone credo all’incirca comunque tante persone che non ci sono sono comunque arrabbiate perché ci scrivono noi oltretutto abbiamo una petizione, ricordo per chi non lo sapesse che c’è anche un ricorso Altar della Confesercenti per il discorso delle bollette retrattive, a luglio ci sarà la sentenza.
Dunque in un certo senso non voglio dire che invito i cittadini a non pagare perché questo non sarebbe giusto. Io di certo non pagherò nessuna bolletta, aspetterò il ricorso della Confesercenti e comunque non trovo giusto tutto questo che sta accadendo”