23 Dicembre 2024 09:02

23 Dicembre 2024 09:02

“No al Cpr in provincia di Imperia”: consiglio boccia la mozione del consigliere Sardi

In breve: Il consiglio comunale ha bocciato, con i voti della maggioranza, la mozione presentata da Lucio Sardi con la quale il consigliere di Alleanza Verdi Sinistra chiedeva di esprimere contrarietà alla creazione di un Cpr in Liguria e in provincia di Imperia.

Il consiglio comunale ha bocciato, con i voti della maggioranza, la mozione presentata da Lucio Sardi con la quale il consigliere di Alleanza Verdi Sinistra chiedeva di esprimere contrarietà alla creazione di un Cpr in Liguria e in provincia di Imperia e proponeva la riapertura di un centro di accoglienza ed assistenza per i migranti in transito nel comune di Ventimiglia con proposta di deliberazione.

La pratica è stata respinta con il voto negativo dell’intera maggioranza, esclusa la consigliere Ida Acquarone che si è astenuta, così come Silvia Mameli (Gruppo Misto) e Luciano Zarbano (Imperia Senza Padroni).

Imperia: Cpr, bocciata in consiglio la mozione del consigliere Sardi

La discussione

Lucio Sardi

“I Cpr sono peggio delle carceri. Le persone vi rimangono rinchiuse fino a 18 mesi. Persone che non hanno fatto nulla, semplicemente non avevano i documenti. Visto che siamo così garantisti con i politici arrestati, dovremmo renderci conto di come funzionano i Cpr, con persone rinchiuse in strutture senza alcun servizio. Che arrivano a suidicarsi dalla disperazione. Noi dovremmo vergognarci di averli potuti immaginare i Cpr. Noi dobbiamo rifiutare l’idea di avere i Cpr nella nostra regione, non discutere se lo vogliamo a Diano piuttosto che a Imperia. Così anche l’immagine turistica della nostra regione sarà salvaguardata”.

Enrico Lauretti

“Oggi la politica sembra svalorizzata. Io amministro, ti do qualcosa, tu dammi i voti. Siamo a favore dell’accoglienza per una concezione valoriale. L’accoglienza è un valore principale dei cristiani, dei liberali, dei socialisti. Questa è la cultura vera dell’Europa. Sono radici che non dobbiamo cambiare. Se abbiamo i valori non possiamo non addivenire all’accoglienza.

Il secondo motivo è di razionalità economica. Noi abbiamo bisogno degli immigrati, nei cantieri vedo solo gli immigrati, perché non ci sono alternative. Abbiamo bisogno di forza lavoro. Io sono per una politica dei valori, alziamo il livello di questa polititica. I rimpatri sono solo uno scopo di ottenere un consenso politico. Lo stesso di quello che faceva Hitler in Germania convincendo i tedeschi che erano stati traditi dagli ebrei. E noi stiamo facendo la stessa cosa con gli immigrati”.

Deborah Bellotti

“C’è una componente umana e dei diritti dell’uomo. I Cpr sono strutture crudeli, luoghi che violano i diritti dell’uomo e della nostra Costituzione. Ci sono detenuti che non hanno nessuna colpa se non quella di non avere i documenti giusti. Noi siamo a favore di soluzioni serie e non improvvisate. Siamo per percorsi di inclusione e non di emarginazione. Serve un piano strutturato per attivare i corridoi umanitari”.

Luciano Zarbano

“Il problema deve essere affrontato a monte. Bisognerebbe aiutare queste persone a casa loro, perché una nazione che perde le migliori risorse è destinata a morire. Dobbiamo dargli la possibilità di migliorarsi, di evolversi. Coloro che vengono dall’Afrida sono reduci della politica colonialistica che oggi non ha più senso di esistere. Ci siamo allarmati perche il Cpr alla Caserma Camandone inciderebbe in maniera forte sul turismo. Noi dobbiamo fare i conti con una politica dell’Europa che ci sta rendendo i veri e propri detenuti. Il problema va affrontato a livello nazionale”.

Laura Amoretti

“Questa mozione mi provoca dolore. Il mio garantismo l’ho applicato piu volte in questa aula. I Cpr non garantiscono i diritti delle persone. I governi hanno fallito, non siamo riusciti a dare regolarità ai flussi migratori. Io ritengo che bisogna difendere i diritti, quindi il mio voto sarà favorevole””.

Silvia Mameli

“La ritengo una mozione pretestuosa perché nulla ha a che vedere con il nostro territorio di competenza. Il sistema del Cpr è stato introdotto 25 anni fa da un governo di centrosinistra, voluto fortemente dall’Europa con l’obiettivo di trattenere persone prive dei documenti necessari. Continuiamo a perdere tempo su questioni strumentali, per fare politica o per fare propaganda elettorale? Certo che abbiamo bisogno di migranti, ma di migranti regolari”.

Matteo Fiorentino

“La persona che viene accompagnata nei Cpr è un cittadino straniero arrivato irregolarmente nel nostro territorio. Consigliere Sardi, lei non propone soluzioni alternative. Lei definisce i Cpr come carceri restrittive, ma quale soluzione ha per la gestione dei rimpatri? Per la gestione del periodo transitorio tra il decreto di espulsione e l’espulsione? I Centri di accoglienza e i Cpr possono coesistere. I primi per l’accoglienza di donne e bambini e per  la verifica dei requisiti per l’ottenimento dell’asilo, i secondi per gestire il periodo tra l’ordine di espulsione e l’espulsione. Sul Cpr di Diano Castello credo sia necessario trovare una soluzione alternativa per tutelare il tessuto economico del territorio”.

Claudio Scajola

“E’ un tema complesso. E’ necessario identificare chi arriva nel nostro Paese, al contempo abbiamo bisogno di includere. In questa città abbiamo un record, il 15% della popolazione imperiese è composto da extracomunicari che aiutano e non creano problemi. I problemi più complicati che abbiamo in questa città sono dati dai minorenni, figli nostri e non degli extracomunicati. Se abbiamo recuperato la cultura dell’olivo, l’assistenza agli anziani, lo dobbiamo agli immigrati. E’ giusto aprire agli immigrati. Se prendiamo la pensione è anche grazie ai contributi degli immigrati.

Però non possiamo far girare nei nostri territori persone che non sappiamo chi sono. I clandestini vanno identificati e bisogna trovare un luogo dove identificarli. L’idea del Governo è di fare più centri con numeri più piccoli perchè siano piu vivibili. E non è una nostra competenza.

Ai nostri concittadini interessa sapere se i Cpr gli verranno posizionati sotto casa o meno. Non è che se io parlo con il Ministro dell’Interno siamo tutti più tranquilli, perche io non sono il Ministro dell’Interno. Quando è nato il problema di una disponibilità della provincia di Imperia, data dal Prefetto, di fare il Cpr a Diano Castello, ho detto quello che secondo me era doveroso fare. Ho chiamato il Ministro dell’Interno e gli ho detto di prendere informazioni sul nostro territorio. A Piantedosi ho suggerito di fare un Cpr più nella zona centrale, vicino a porti o aeroporti. La competenza, però, non è nostra, ma del Governo centrale”.

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