3 Luglio 2024 07:48

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3 Luglio 2024 07:48

Pontedassio: bollette Rivieracqua, sindaco Calzia esorta i cittadini ad attendere i risultati dei ricorsi prima di pagare. “Situazione catastrofica”

In breve: Il sindaco di Pontedassio evidenzia come il suo comune sia stato costretto ad aderire all'Ato idrico ed esorta i cittadini a non pagare, per il momento, le bollette retroattive

Il sindaco di Pontedassio Ilvo Calzia prende le distanze da Rivieracqua e dall’Ato idrico e invita i cittadini, prima di pagare le bollette, ad attendere i risultarti dei ricorsi in atto.

Il sindaco di Pontedassio evidenzia come il suo comune sia stato costretto ad aderire all’Ato idrico ed esorta i cittadini a non pagare, per il momento, le bollette retroattive

Calzia ripercorre la storia dell’adesione “forzata” del Comune di Pontedassio a Rivieracqua, quale gestore unico del ciclo idrico imperiese e andorese e spiega: “Il Comune di Pontedassio è stato inserito “per una disposizione di legge”, non per scelta, nell’Ato idrico provinciale la cui gestitone è in capo a Rivieracqua, e la medesima legge non ci dà la possibilità di uscirne.

La situazione di Rivieracqua “è catastrofica”, con oltre 95 milioni di debito al 31/12/2023; debito che è cresciuto costantemente negli anni. Purtroppo il Comune di Pontedassio, essendo stata assegnata la quota azionaria del 1, 60 % della società Rivieracqua, ogni anno deve mettere da parte dei fondi per coprire l’eventuale (o probabile) fallimento della società; al momento i fondi accantonati dal Comune ammontano a circa 280 mila euro e non possono essere spesi per gli interventi sulla rete idrica e sul territorio.

Oltre a ciò, negli anni scorsi, per far fronte alla crisi idrica, visto che Rivieraracqua non poteva spendere una lira, il Comune ha speso circa altri 25 mila euro all’anno per fare alcuni interventi di miglioramento sull’acquedotto, quali nuove tubazioni, nuove pompe, attivazione dei pozzi, ecc.

Senza entrare nel merito del tema politico “acqua pubblica o acqua privata-in parte pubblica”,  lo scrivente e quindi, il Comune di Pontedassio, non ha mai partecipato alle votazioni nelle assemblee dei sindaci per le scelte sul risanamento della società Rivieracqua e sulle bollettazioni retroattive, non per il fatto che “chi tace acconsente”, ma per il fatto che avendo una quota azionaria nella società pari al 1,60 % anche il nostro dissenso non conta quasi nulla, rispetto agli altri soci che detengono le quote di maggioranza.

Nel 2012, al momento dell’Atto Costitutivo della società Rivieracqua, i Comuni sono stati invitati a sottoscrivere le quote azionarie della società in base al numero degli abitanti residenti nel 2011 per cui le quote maggioritarie sono detenute dalle società e/ o dai comuni della Provincia di Imperia e Savona con più residenti”.

Conclude Ilvo Calzia: “Sul tema delle bollettazioni retroattive del biennio 2022-2023, esorto i cittadini di Pontedassio ad attendere, perché sono in corso degli approfondimenti giuridici e dei ricorsi da parte delle associazioni di categoria“. 

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