Domani, sabato 25 maggio, dalle 17 alle 18 le attività commerciali del Golfo Dianese si fermeranno e abbasseranno le serrande per protestare contro la possibile istituzione di un Cpr, centro detentivo per migranti irregolari, nell’ex caserma Camandone di Diano Castello.
La serrata è stata organizzata di comune accordo con il Comitato per il No al Cpr da Confindustria, Confcommercio e Confesercenti
La serrata è stata organizzata di comune accordo con il Comitato per il No al Cpr da Confindustria, Confcommercio e Confesercenti. Scrivono in una nota Paolo Della Pietra direttore di Confindustria, Paolo Saglietto Presidente della Confcommercio del Golfo Dianese e Ino Bonello Presidente della Confesercenti: “Domani tutte le imprese del Golfo Dianese avranno la possibilità di dire No al Cpr nel Golfo Dianese, con una serrata di protesta dalle 17 alle 18.
L’appello è quello di aderire in massa per dimostrare la nostra compattezza nel dire no a una scelta scellerata, inspiegabile e inaccettabile. Siamo tutti chiamati a difendere il nostro futuro, il nostro lavoro, il nostro valore aziendale e immobiliare, le nostre famiglie. Stavolta si ferma chi è abituato a non fermarsi mai, cioè noi“.
I negozi abbasseranno le saracinesche e apporranno un cartello con la scritta “Chiudiamo un’ora oggi per non chiudere per sempre domani, No Cpr nel Golfo Dianese”. Lo stesso cartello sarà affisso agli ingressi degli hotel, che, invece resteranno aperti per non creare disagi agli ospiti.