“I problemi più complicati in città sono dati dai minorenni, figli di italiani”. La frase, pronunciata dal sindaco di Imperia Claudio Scajola nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, durante la discussione sulla mozione contro il Cpr a Diano Castello, continua a far discutere. Ora a farsi avanti sulla questione è il consigliere del Pd Ivan Bracco.
Ivan Bracco contesta l’affermazione resa dal sindaco Claudio Scajola nel corso dell’ultimo Consiglio comunale
Spiega Bracco: “Ho aspettato alcuni giorni prima di esprimere le mie considerazioni su quanto affermato dal Sindaco pro-tempore Scajola, intervenuto durante la discussione in Consiglio comunale, riguardante la realizzazione di un centro per immigrati in attesa di identificazione individuato nella caserma Camandone di Diano Castello.
Il Sindaco pro – tempore, nel suo intervento, per tentare di apparire umano e in difesa dei cittadini extracomunitari che andrebbero ad essere detenuti anche in quel centro di reclusione amministrativa, con toni da teatro affermava “I problemi più complicati in città sono dati dai minorenni, figli di italiani”. Questa affermazione ha creato in città uno sdegno molto forte da parte di tutti i genitori che per il 99% dei casi educa i propri figli nel rispetto, nell’educazione e nella legalità, con sacrifici sempre maggiori e con aiuti da parte della pubblica amministrazione sempre minori, anche in termini di esempio.
Il Sindaco con quella frase, voleva apparire difensore degli immigrati, dimostrando che i nostri figli sono il problema di criminalità e disturbo della Città. Non so su quale base statistica abbia potuto affermare ciò che ha detto, anche perché non risulta in alcun dato ufficiale che i nostri ragazzi siano un problema per l’ordine pubblico. Non ho sentito mai questa Amministrazione e il Sindaco spendere una parola, un progetto un idea per trattenere i nostri giovani e con nostri intendo anche i figli di cittadini extracomunitari che vivono nella nostra città, finalizzata a dare loro una speranza, una prospettiva, un futuro, un lavoro per farli rimanere.
Quella frase un insulto a loro e alle loro famiglie! La nostra città non offre nulla per i nostri ragazzi, sono quasi invisibili ai pubblici amministratori che non riescono neppure a capire le necessità di socializzazione, di fare gruppo non intono agli alcolici, ma intorno a progetti sociali quali la musica lo sport, il sociale in aiuto alle fasce deboli.
I ragazzi, quali cittadini se sbagliano pagheranno davanti alla Legge, ma sono il nostro futuro, la nostra prosecuzione, la nostra eredità vanno spronati, aiutati, capiti e valorizzati caro Sindaco pro- tempore, non criminalizzati!
PS = La mozione veniva respinta dalla maggioranza e pertanto gli esseri umani saranno ristrettì ugualmente, aldilà del colpo di teatro“.
C.S.