È Alessandro Mager l’ospite della rubrica di ImperiaPost “Il gatto e la volpe”, giunta alla 20ª puntata e condotta dai giornalisti Mattia Mangraviti e Gabriele Piccardo ed eccezionalmente dedicata alle elezioni comunali di Sanremo.
Alessandro Mager, 66 anni, sposato e con due figli, è avvocato penalista, specializzato in reati contro la pubblica amministrazione, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina. Nella vita è un appassionato sportivo, dedicandosi a diversi attività, dal calcio al tennis, dal canottaggio al ciclismo.
Candidato Sindaco alle Elezioni Comunali dell’8 e 9 giugno a Sanremo, è sostenuto da quattro liste civiche, Anima, Forum Sanremo, Sanremo al Centro e Idea Sanremo.
Nel corso della puntata, come i suoi competitor, Mager ha affrontato diversi temi: dalla recente inchiesta sulle tangenti in Liguria alla politica regionale, dalla sanità ligure al trasporto pubblico, da Rivieracqua al Festival di Sanremo.
“Il gatto e la volpe”: speciale elezioni Sanremo. È Alessandro Mager l’ospite della ventesima puntata
Sei presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, quindi sei un cuoco?
“No, sono un appassionato. Sono stato il presidente della delegazione della Riviera dei Fiori dell’Accademia italiana della Cucina che è un ente riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica, un’associazione culturale della quale fanno parte persone che sono interessate all’aspetto enogastronomico, ma che non possono essere dei professionisti del settore perché l’aspetto culturale verrebbe meno”.
Sei uno sportivo: calcio, tennis, canottaggio, ciclismo. Sposato con due figli.
“Sì, sono stato calciatore abbastanza scarso, giocavo in difesa. Il mio ispiratore era Mariolino Corso. Adesso faccio una dichiarazione che mi alienerà il consenso di una parte dell’elettorato. Ma la devo fare: io sono interista. Ho giocato a pallone fino a poco tempo fa, poi ho scoperto la bici da corsa che secondo me è fantastica, faccio anche canottaggio. Vado a sciare quando è possibile. Insomma, cerco di fare una vita sana. I miei figli sono ormai grandi. Uno ha 29 anni e fa l’avvocato in uno studio di Milano e l’altro invece ha 27 anni ed è diventato medico e sta facendo la specialità per diventare cardiologo. Sono sposato da 32 anni”.
Da avvocato a candidato sindaco?
“Io sono un sanremese convinto, sanremasco convinto, voglio molto bene alla mia città e sono arrivato in una fase della mia vita in cui vorrei rendermi utile alla mia città, che mi ha dato molto sul piano del consenso professionale e credo che alla mia età ancora in buone condizioni sia mentali che fisiche, sia opportuno che io cerchi di fare qualcosa per la mia città”.
E chi te l’ha chiesto di candidarti, nomi e cognomi?
“Io ne ho parlato principalmente con Sergio Tommasini e Alberto Biancheri”.
Parlando della questione di Toti, secondo te, ti danneggia l’arresto di Toti? Daato che nelle tue liste c’è Di Meco che comunque è sostanzialmente un totiano di ferro, Toti è venuto anche alla tua presentazione?
“Assolutamente no, non è venuto. Penso neanche a quella di Rolando perché la posizione del governatore Toti, così lo diciamo una volta per tutte, è stata quella di dichiararsi estraneo e di lasciare libere le persone che in qualche modo si riconducevano alla sua figura di decidere a chi dare il loro appoggio. Peraltro, ‘Cambiamo’ non esiste a Sanremo perché le persone di cui parlate voi, che sono persone che godono della mia stima, che sono persone serissime, hanno fondato oltre un anno fa, anche quasi due, un’associazione culturale che si chiama Forum che adesso è diventata una lista, una delle quattro liste a mio sostegno.
Poi però, scusate, io non riesco a capire perché se uno per caso fosse in buoni rapporti con Toti, questo significa che…?”
C’è stato un tentativo di fuorviare immediatamente l’opinione pubblica, perché chi nel centrodestra da sempre aveva rivendicato l’appoggio di Toti, non appena a Toti è successo questo problema, ha subito scaricato il governatore dicendo che vicini umanamente, ma politicamente no”.
Questo lo ha detto Rolando.
“Allora, se l’ha detto lui ancora peggio. E poi c’è stato addirittura un sondaggio che non è mai stato pubblicato, ma non è mai stato pubblicato sul sito del Ministero, c’era un’interlocuzione fra l’intervistatore e la persona intervistata, nella quale l’intervistatore diceva: lei lo sa che il governatore Toti appoggia Mager?
L’abbiamo detto perché fortunatamente la telefonata è stata fatta anche a persone che l’hanno potuta registrare, quindi io ho sentito con le mie orecchie”.
Ma chi l’ha fatto questo sondaggio?
È quel sondaggio che poi è stato pubblicato sulla Stampa in cui il centrodestra viene dato in netto vantaggio su di me, ed è poi quel sondaggio di una società che si chiama Only Numbers di cui è titolare la dottoressa Ghisleri, che ieri sera su Report è stata oggetto di una discussione piuttosto serrata. Ecco, mettiamo così”.
Quindi, insomma, la figura di Toti è stata una figura che in campagna elettorale c’è entrata.
“Io francamente ne avrei fatto a meno volentieri perché secondo me non era proprio il caso. Tra l’altro io non conosco il governatore Toti. Bisognerebbe chiedere ai magistrati che lo hanno intercettato per quattro anni se esiste un collegamento diretto o indiretto fra lui e me, anche solo indiretto”.
Cosa ne pensi di questa vicenda? Da candidato sindaco, ti stai avvicinando alla politica, leggere certe cose ti dispiace, ti preoccupa?
“Scusate ma, qui scindere per me non è facile scindere, soprattutto un’indagine così delicata, soprattutto in una situazione in cui comunque la difesa ha preso una posizione netta di contrasto rispetto all’accusa e quindi scusatemi ma troverei indelicato nei confronti del magistrato, nei confronti del collega, nei confronti di Toti e nei confronti dell’opinione pubblica dire una mia opinione.
Claudio Scajola ha fatto un endorsement chiaro per te, cosa ne pensi? Ti ha dato fastidio, sarebbe stato meglio che non lo facesse?
“Io conosco il sindaco Scajola da molti anni, ci siamo conosciuti all’Accademia Italiana della Cucina di cui anche lui faceva parte. Ho gradito il suo endorsement come una valutazione personale che non mi ha dato assolutamente fastidio”.
È vero che lui è un po’ l’ideatore della tua candidatura o no?
“Assolutamente no, questo mi fa sorridere. Che cosa possa pensare lui, non lo so. Io ho già detto da dove nasce la mia candidatura. Mi pare di essere stato chiaro: i due con cui ho parlato inizialmente sono Alberto Biancheri e Sergio Tommasini. Naturalmente poi ho affrontato la mia possibile candidatura con molte altre persone, perché non è stato un atto di imperio. Queste due persone che stimo non potevano da sole decidere le mie sorti e le sorti di una città. Sono molto contento perché ho convinto a candidarsi insieme a me dei professionisti e degli amici che non hanno esperienze politiche ma che sono molto validi sul piano tecnico, professionale e umano e che hanno deciso di candidarsi perché hanno fiducia in me”.
Tommasini e Biancheri sono le due anime della tua candidatura, una parte di centrodestra e una parte di centrosinistra. Mi incuriosisce questo fatto perché la tua candidatura viene vista un po’ come una candidatura di centrodestra, ma c’è l’appoggio di Biancheri e gran parte della Giunta schierata con lui è candidata con te. Quindi, dove sta la verità politica?
“Siamo una coalizione civica trasversale. Non abbiamo un’etichetta rigida da seguire”.
Passando invece ai temi attuali, ospedale unico sì o no?
“Certamente sì, perché è l’unica possibilità che questa provincia ha di avere un servizio sanitario davvero efficiente e funzionale. Al di là di quello che penso io, che è l’opinione di un non esperto, mi sono consultato con tutti coloro che conosco nell’ambiente sociosanitario, e nessuno escluso vede l’ospedale unico come un traguardo importante da raggiungere”.
Come risolveresti il problema della viabilità?
“Intanto parliamo dell’Aurelia bis, penso che sia un’arteria fondamentale per decongestionare il traffico del centro di Sanremo, però vediamola anche come arteria per evitare a coloro che arrivano dal ventimigliese di attraversare Sanremo. Dovrebbero iniziare i lavori nel 2025. Spero che i lavori inizino sollecitamente e durino quei 4-5 anni. C’è un progetto di massima e ci sono delle proprietà private da espropriare. Non mi risulta che ci siano stati ancora dei contatti con i proprietari. Espropriare una proprietà non si fa in 15 giorni”.
E i pronto soccorso, cosa facciamo? Li teniamo?
“In questo momento, l’ospedale di Sanremo è un DEA di primo livello per il pronto soccorso e la medicina d’urgenza. In un domani sarebbe opportuno mantenere dei presidi sul territorio, come la Casa della Salute, prevista sia a Sanremo che a Imperia. Concentrare tutto nell’ospedale unico dal punto di vista dell’urgenza potrebbe non essere funzionale”.
Rivieracqua: pubblico o privato?
“Tutti vogliamo l’acqua pubblica, secondo me si è fatta un po’ di disinformazione. La situazione di Rivieracqua è sotto gli occhi di tutti, è molto indebitata, con circa 80 milioni di euro di debiti. Le bollette con gli arretrati? Non le pagherei, aspetterei l’esito dei ricorsi, l’ho dichiarato pubblicamente. Cambiare le regole in corsa non è mai bello. È stata investita l’autorità di garanzia e la giustizia amministrativa, aspettiamo l’esito dei ricorsi.
Per quanto riguarda il mio pensiero sull’acqua pubblica, il Tribunale di Imperia deve decidere se omologare l’ipotesi di ristrutturazione del debito. Nel momento in cui il tribunale omologa il concordato, rimangono le misure protettive che impediscono di agire contro Rivieracqua. Dopodiché, si apre la fase della gara pubblica che prevede l’ingresso di un socio privato al 48% con un apporto di alcune decine di milioni di euro. Dopodiché si dovrebbero cominciare a pagare i creditori, ci sono delle imprese locali importanti molto esposte nei confronti di Rivieracqua. È la soluzione migliore? Probabilmente è l’unica soluzione possibile adesso. Questo è il solco tracciato già nel 2019 dalla conferenza dei sindaci, 35 sindaci della provincia di Imperia che hanno deciso all’unanimità di andare verso un modello di società a capitale misto pubblico-privato. C’è chi sostiene che se ne potrebbe fare a meno. In questo momento, se la procedura di ristrutturazione del debito non procede secondo gli step dati dal Tribunale, temo che vadano tutti a gambe all’aria”.
Riviera trasporti: il comune di Sanremo si è un po’ defilato?
“Sono d’accordo perché il comune di Sanremo ha sempre dato a Riviera Trasporti, l’ultima voce è l’autorizzazione al cambio di destinazione d’uso del deposito di San Martino, che acquisisce un valore importante. Bisognerà arrivare a un piano di impresa che consenta la salvaguardia dei posti di lavoro e un servizio più efficiente. È un po’ che non vado sui bus perchè vado in motorino ovunque, anche sotto l’acqua”.
Festival di Sanremo: come lo cambieresti? Eventi collaterali?
“Quest’anno è stato un grande festival. Da qualche anno è uscito dal Teatro Ariston e si è diffuso in tutta la città. Occorre incrementare ulteriormente questa diffusione, coinvolgendo anche le zone non centrali e quelle collinari che hanno tante cose da far vedere, tanti valori da mostrare, anche perchè Sanremo non è solo il centro città”.
La raccolta rifiuti a Sanremo è un disastro. Come la cambieresti?
“Abbiamo il porta a porta. L’unico vantaggio è il fatto che ha consentito di portare la differenziata dal 27-28% al 62%, quindi importante dal punto di vista ambientale. Però il sistema del porta a porta puro non può andare avanti, deve essere modificato. Siamo d’accordo tutti. In previsione dell’acquisto di 80 isole ecologiche da parte di Amaie Energia, queste dovranno essere posizionate nei punti di Sanremo con la più alta densità abitativa. È sempre fondamentale richiamare tutti i cittadini e non cittadini a compiere il loro dovere, perché quello che un po’ manca è il senso civico”.
Nei primi 100 giorni, quali sono le tue priorità principali?
“A luglio ci sarà una prima variazione di bilancio e l’amministrazione uscente lascia un tesoretto di svariati milioni. Almeno una parte di questi milioni verrà dedicata a un grande piano asfalti e di manutenzione dell’arredo urbano che è anch’esso piuttosto carente”.
Per quanto riguarda il ballottaggio, è quasi una certezza che si vada al ballottaggio. Tu non sei messo molto bene, perché da una parte c’è Fellegara con il PD che con Biancheri non va d’accordo e dall’altra parte c’è Rolando con il centrodestra che è stato molto duro con te. Trovare un accordo al ballottaggio non è facile. Cosa ne pensi?
“Io non credo che si debbano fare accordi. Credo che ciascuno debba andare avanti con le sue forze. L’ipotesi del ballottaggio è molto verosimile”.
Se non andassi al ballottaggio, cosa faresti?
“Escludo categoricamente di non andare al ballottaggio”.
Cosa temi dei tuoi avversari?
“Li rispetto, ma non temo nessuno. Mi sarei aspettato una campagna elettorale più sui contenuti. Sia da destra che da sinistra si sostiene che bisogna continuare le opere messe in campo da questa amministrazione, è il riconoscimento che questa amministrazione ha fatto. Si sono concentrati sul discorso delle buche e della spazzatura, quando ci sono uomini del centrodestra che sono comunque in quegli ambiti”.
Tu sei molto in continuità con la vecchia amministrazione. Criticare la passata amministrazione è difficile?
“Assolutamente no, ho sempre criticato. Il 12 gennaio ho dichiarato la mia candidatura, ho detto che apprezzavo quello che l’amministrazione uscente aveva fatto, ma che su temi come l’arredo urbano e la raccolta dei rifiuti ero critico. Gli assessori candidati con me, che si sono occupati di quei temi, hanno fatto tutto il possibile, ma quando la problematica si è manifestata in modo più pressante e non c’era il tempo tecnico per intervenire”.
Li rimetteresti allo stesso posto?
“Amaie Energia è una società in house presieduta dall’avvocato Gorlero del Partito Democratico. L’assessore competente è perfettamente in sintonia con l’idea che si debba variare questo sistema”.
Chiudiamo con un appello al voto.
“Chiedo la fiducia dei miei concittadini. Mi conoscono, spero che sappiano che sono una persona seria e competente, ho cognizioni giuridiche, credo di essere in grado di rapportarmi adeguatamente con la macchina amministrativa. Mi riprometto di fare tutto il possibile per fare un salto di qualità alla mia città. La mia campagna elettorale è stata molto sobria, il mio carattere e la mia formazione professionale mi impediscono a fare proclami e a utilizzare slogan. Garantisco il massimo impegno mio personale e l’impegno di coloro che faranno parte della mia squadra. Ci sono delle cose da fare, però mi dà fastidio che tanti sanremesi dicono che a Sanremo non è stato fatto niente o che fa schifo. Questo è ridicolo e inaccettabile”.