23 Novembre 2024 03:18

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23 Novembre 2024 03:18

Tangenti Liguria: dal verbale dell’interrogatorio di Toti alla versione di Signorini. Il punto sull’inchiesta

In breve: Dall'interrogatorio di Toti a quello di Signorini. Gli sviluppi dell'inchiesta per corruzione che ha terremotato la Regione Liguria.

“Gli davo (a Spinelli, ndr) una buona notizia e cioè che il 29 andava all’ordine del giorno (del Comitato di Gestione per il rinnovo trentennale della concessione del Terminal Rinfuse, ndr) la sua pratica e gli reiteravo la richiesta di finanziamento. Non ho posto in relazione le due cose; al massimo era una ‘captatio benevolentiae’; volevo fare vedere che mi ero interessato per velocizzare la pratica”. E’ questo uno dei passaggi chiave dell’interrogatorio, davanti ai Pubblici Ministeri Federico Manotti, Luca Monteverde e Ranieri Miniati, del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.

La domanda degli inquirenti era:il 17.9.21 leí afferma, il 29 va la tua roba... ricordati che io sto aspettando anche una mano…eh?” a cosa fa riferimento? al finanziamento? c’era una correlazione tra la pratica del rinnovo e il finanziamento?

Tangenti Liguria: l’interrogatorio di Giovanni Toti

Nel corso del proprio interrogatorio, il Governatore ha parlato anche dei presunti voti della comunità riesina.

I voti della comunità riesina

Ilaria Cavo le aveva parlato del suo incontro con i fratelli Testa? Quando gliene parlò? Cosa le disse Ilaria Cavo dei fratelli Testa?

“Forse nella primavera Ilaria Cavo mi disse che si era incontrata con i fratelli Testa, che non si erano capiti benissimo, che le erano sembrati confusi e che comunque non le erano piaciuti soprattutto per le richieste legate al rimborso spese. Non ricordo invece che mi abbia parlato di richieste di posti di lavoro anche se era ovvio che i Testa avessero chiesto attenzione per la loro comunità. Ricordo anche che l’onorevole Sorte mi disse che probabilmente la Cavo ed i fratelli Testa non si erano capiti per cui sarebbe stato bene che li avessi fatti contattare da qualche altra persona e fu per questo che mi rivolsi a Cozzani (capo di gabinetto, arrestato nella stessa inchiesta e nel frattempo dimessosi, ndr)”.

Lei che “mandato” diede a Cozzani? Che indicazioni diede circa il rapporto da tenere con i fratelli Testa?

“Diedi un mandato generico a Cozzani che è persona esperta e conosce la politica. Davo per scontato che vi sarebbe stata una richiesta di attenzione per la loro comunità anche da un punto di vista occupazionale ma non so di richieste specifiche di posti di lavoro”.

In occasione della cena al ristorante Punta Vagno del 12 settembre 2020, lei parlò con i fratelli Testa? In particolare con Italo Maurizio? Cosa vi siete detti? Lei lo prese in disparte e gli chiese espressamente un po’ di voti per Ilaria Cavo?

“Sicuramente chiesi espressamente i voti per Ilaria Cavo parlando con uno dei due Testa. Il senso del mio intervento fu di chiedere di dare una mano alla Cavo nonostante le incomprensioni che vi erano”.

Il 15 marzo 2021 a Genova risulta che lei abbia incontrato i fratelli Testa o quantomeno Italo Maurizio? Ricorda?

“Non ricordo l’incontro ma non ho ragioni per escluderlo. Con Cozzani abbiamo parlato parecchie volte dei fratelli Testa, che erano assillanti e presentavano persone chiedendo se potevamo dare un mano; certamente Cozzani può avermi detto che chiedevano anche posti di lavoro. Di certo non ho mai immaginato un collegamento diretto tra voti e posti di lavoro”.

I dati Covid alterati

In una conversazione intercettata nell’ufficio di Matteo Cozzani si coglie che lei avrebbe alterato (aumentandolo) il numero dei soggetti “over 80” residenti in Liguria al fine di ottenere dalla struttura commissariale una maggiore fornitura di vaccini anti covid; cosa ha da dire sul punto?

“Non ricordo la conversazione. Escludo che Alisa abbia trasmesso dati non veritieri. E’ possibile che sia discusso sul numero dei pluri ottantenni residenti nel territorio ligure in pianta stabile e di quelli che vi risiedevano temporaneamente e di cui quindi avremmo dovuto farci carico come assistenza sanitaria regionale; dato quest’ultimo che non era affatto sicuro”.

La proroga del Terminal Rinfuse

Aldo Spinelli durante il pranzo in barca dell’1 settembre 2021 le ha chiesto una mano anche per accelerare l’approvazione della proroga del Terminal Rinfuse?

“Nel corso del pranzo Aldo Spinelli mi ha chiesto di intervenire per capire perché non stava andando a buon fine la sua richiesta”.

Lei cosa rispose?

“In effetti chiamai Signorini per informarmi”.

Questa telefonata a Signorini avvenne in presenza degli Spinelli?

“Si, ed era finalizzata a comprendere il contesto in cui si trovava la pratica, chiedendo informazioni a Signorini anche per comprendere se vi fossero state ragioni ostative”.

Per quale motivo esorta Signorini a portare la pratica in Comitato (ente chiamato a concedere il via libera alla proroga della concessione, ndr)  il prima possibile? Era una pratica urgente?

“Me lo aveva chiesto Spinelli. E’ doveroso per la Pubblica Amministrazione evadere le richieste velocemente e la soluzione di questa pratica rappresentava una frazione di un progetto generale”.

Sempre nell’incontro in barca dell’1 settembre 2021 lei ha chiesto un finanziamento a Spinelli?

“Non lo ricordo ma è possibile. Il gruppo Spinelli inizia a sostenere i miei comitati politici dal 2015 e questo rapporto è durato sino ad ora; voglio precisare che è quindi possibile che avessi chiesto un finanziamento anche prima dell’incontro del 1° settembre 2021”.

Il 17 settembre 2021 lei afferma, ‘il 29 va la tua roba… ricordati che io sto aspettando anche una mano…eh?’ A cosa fa riferimento? al finanziamento? C’era una correlazione tra la pratica del rinnovo e il finanziamento?

“Gli davo (a Spinelli, ndr) una buona notizia e cioè che il 29 andava all’ordine del giorno (del Comitato di Gestione per il rinnovo trentennale della concessione del Terminal Rinfuse, ndr) la sua pratica e gli reiteravo la richiesta di finanziamento. Non ho posto in relazione le due cose; al massimo era una ‘captatio benevolentiae’; volevo fare vedere che mi ero interessato per velocizzare la pratica”.

E’ stato Spinelli a chiederle di intervenire sul rappresentante della Regione nel Comitato, Andrea La Mattina?

“O Spinelli o Signorini”.

Perché La Mattina non avrebbe potuto votare contro (la proroga, ndr)?

“In senso politico il voto contrario non avrebbe rispecchiato la posizione di Regione, Comune ed Autorità Portuale. Se i commissari vengono nominati dagli enti territoriali devono in qualche modo condividerne le posizioni sulle linee generali di sviluppo”.

Esselunga

Come e perché Moncada (consigliere cda Esselunga, ndr) aveva preso appuntamento con leiil 17 marzo 2022?

“Con Moncata parlavamo ovviamente del piano di espansione di Esselunga in Liguria e quindi penso per quel motivo”.

Per quale motivo chiede a Moncada a che punto era la pratica di Sestri?

“L’arrivo di Esselunga in Liguria per noi era un obiettivo politicio preminente. La questione della pratica di Sestri Ponente inizia quando era ancora Sindaco Doria. La seguivo con attenzione perché la ritenevo simbolica ed importante […] avevo appreso da Moncada che la pratica di Sestri si era incagliata. C’era un problema legato alla difesa del suolo”.

A cosa vi riferivate lei e Moncada quando fate le seguenti affermazioni:
Moncada: “Allora noi siamo tutti a posto giusto?”
Toti: “Yes”.
Moncada: “Siamo a sistema”.
Toti: “Siamo allineati su tutto”.
Moncada: “Anche su Savona…”
Toti: “Yes”.
Su cosa vi eravate accordati? Su cosa eravate a sistema? Su cosa eravate allineati?

“Era un modo gergale per confermare la nostra volontà di favorire l’ingresso di nuovi soggetti nel mondo della distribuzione e quindi di Esselunga in Regione. Moncada mi aveva detto che erano interessati ad estendersi anche su Savona e quindi l’accordo era di favorire il loro ingreso anche in quella città”

Moncada poi afferma “abbiamo combinato” facendo un gesto verso Cozzani e lei risponde “si, si ci siamo incrociati al Gaslini, ma ci siamo incrociati” rivolgendo lo sguardo a Cozzani. Su cosa avevate combinato? E cosa le aveva detto Cozzani al Gaslini?

“Moncada mi dava un ritorno positivo del fatto che si era accordato con Maurizio Rossi di Primocanale per un piano di investimenti e di comunicazione in Liguria per Esselunga, cosa questa che avevo caldeggiato. Gli ho risposto che ne ero a conoscenza sommariamente in quanto al Gaslini avevo incrociato Cozzani il quale mi aveva dato tale ritorno per le vie brevi. Sapevo anche della volontà di Moncada, con il quale avevamo parlato di ciò diffusamente in precedenza, ossia di volere fare pubblicità per il Sindaco Bucci. Pertanto, quando mi ha detto ‘abbiamo combinato’ ho pensato si riferisse sia all’accordo che riguardava la pubblicità di Esselunga con Primo Canale sia alla pubblicità per il Sindaco Bucci”.

Ricorda immediatamente dopo cosa le ha spiegato Rossi?

“Non lo ricordo. Per sommi capi ricordo che avevamo chiesto un aiuto ad Esselunga .per la campagna elettorale del Sindaco. Non so poi come in concreto si sia estrinsecato questo aiuto”.

E cosa le ha spiegato Cozzani?

“Non ricordo. Alla luce delle intercettazioni che ho letto posso ricostruire quello che mí disse Cozzati Da un lato c’era un contratto di pubblicità per la lista “Toti per Bucci” e dall’altro Primocanale aveva concluso un ulteriore contratto pubblicitario con Esselunga, cosa quindi di cui Primocanale doveva essere grato”.

L’interrogatorio di Paolo Emilio Signorini

E’ durato tre ore l’interrogatorio di Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità portuale di Genova ed ex amministratore delegato di Iren, arrestato (in carcere) il 7 maggio scorso nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha portato all’arresto del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Signorini, difeso dagli avvocati Enrico e Mario Scopesi, da quanto trapelato avrebbe respinto tutte le accuse. Nessuna corruzione ma solo comportamenti inopportuni con un amico” e comunque un “operato fatto solo nell’interesse del porto e degli operatori portuali”.

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