Claudio Scajola, sindaco di Imperia
“Questo luogo a cui nella mia vita romana imperiese ho tenuto molto era il tribunale e la corte d’assise, quindi i processi importantissimi storici in questo palazzo. Quando fortissimamente volli il nuovo tribunale e fu costruito, questo luogo passò al comune come proprietà. Allora cercamo dei finanziamenti, c’era Sappa sindaco, c’era Baudena assessore, per farlo diventare biblioteca. Però già allora, all’inaugurazione 15 anni fa, dove venne qua il Ministro della Repubblica, la definì la casa della cultura, perché si capiva che questi spazi così ampi non potevano essere solo biblioteche. Tanto doveva essere la biblioteca più importante, più significativa e con gli ultimi finanziamenti, quelli che inauguriamo oggi, la digitalizziamo, quindi la rendiamo molto più fruibile. Ma deve essere qualcosa di più. E allora qua dentro c’è lo studio di De Amicis, molto bello, c’è questa raccolta di dischi e di musica che Senardi ha lasciato qui, dove si possono ascoltare le musiche più belle. C’è la ludoteca dove i ragazzini possono anche imparare giocando. Ci sono tante cose, ma prossimamente, e sarà la prossima apertura che faremo, nell’ultimo piano, è quella dell’archivo storico. Imperia oggi ha dei depositi di materiale, possiamo chiamare archivi, in sei punti della città. Da quattro anni abbiamo messo a lavorare degli studiosi che lavorano qui in comune, da quattro anni. che hanno quasi ultimato lo scarto degli atti che non servono a niente, dove viene accatastato tutto e stanno venendo fuori invece parti interessanti di documenti, di storie, di riviste e troveranno alloggiamento dentro la Casa della Cultura come archivio storico. In buona sostanza da tribunale a biblioteca, a biblioteca digitalizzata, ad archivio storico, in buona sostanza la casa della cultura della città”.Marcella Roggero, assessore alla cultura
“È un progetto a cui teniamo molto, a cui abbiamo lavorato molto, che è stato uno dei progetti selezionati nell’ambito del PNRR. È un abbattimento delle distanze che ci possono essere dalla biblioteca sia a livello cognitivo, che fisico. Nel senso che abbiamo cercato di attualizzare il processo di digitalizzazione della biblioteca, ma abbiamo anche cercato di facilitare i fruitori, mettendo delle isole di restituzione automatiche, attraverso un box esterno, attraverso i locker, attraverso una posizione di autoprestito che è al secondo piano e che faciliterà i nostri utenti nel fare operazioni autonome e anche faciliterà i nostri collaboratori all’interno della biblioteca di dedicarsi magari a chi invece ha proprio necessità di fare ricerca o ai gruppi che vengono o ai bambini come oggi che sono venuti numerosi in biblioteca. Dopodiché abbiamo lavorato invece su quella che è proprio la struttura della biblioteca una cosa che forse non si nota a una prima occhiata, ma c’è tutto un sistema nuovo di telecamere interne e esterne che permettono un controllo direttamente da uno schermo situato nella zona del desk per cui semplicemente da seduti finalmente in una struttura così grande come quella che è la biblioteca i nostri dipendenti potranno controllare le diverse sale. Quindi ci sarà un maggiore controllo in termini di persone che frequentano, ma anche dei nostri reperti che ci sono all’interno. Poi abbiamo sviluppato tutto il sito il sito è un nuovo sito più funzionale, più moderno più bello anche se vogliamo, possiamo dirlo, ma soprattutto permette di fare delle mostre in 3D. La prima che avremo è quella proprio su Di Amicis, che per noi è un po’ il padrone di casa. Al secondo piano, al piano della biblioteca, si troveranno anche due postazioni diverse, ognuna con tre computer, quindi per un totale di nuovi sei PC, che saranno posizioni in cui si potrà navigare, fare ricerca e insomma aumenta quella che è il patrimonio digitale della biblioteca. Tutto questo l’abbiamo fatto perché crediamo che ci sia l’importanza di valorizzare la storicità della biblioteca, ma insomma fare un percorso moderno. In questo abbiamo inserito anche uno scanner che permetterà di digitalizzare le pagine dei reperti più importanti, più fragili, più antichi e metterne a disposizione di studiosi o semplicemente anche di curiosi e di tutti i nostri utenti”.Imperia: la Biblioteca diventa Digitale, ecco tutti i nuovi servizi
La connettività della biblioteca è stata potenziata con una copertura Wi-Fi al 100%, e la sicurezza sarà ora garantita da telecamere di nuova generazione. All’esterno della biblioteca è disponibile un box di restituzione dei volumi, che permette ai lettori di restituire i libri anche durante gli orari di chiusura. Al piano terra, uno smart locker consente invece di prendere e restituire i libri in autonomia, mentre al secondo piano è disponibile una nuova postazione di autoprestito e una nuova banda antitaccheggio.Nella sala studi locali è stato installato uno scanner multimediale per la digitalizzazione di materiali rari e di pregio. Inoltre, la Sala studio è stata dotata di due nuove postazioni multimediali con PC all-in-one per studio, lettura e consultazione.
Parallelamente, l’Amministrazione comunale ha deciso di riqualificare le sale della biblioteca, creando nuovi spazi e servizi. Tra le novità, una sala polivalente, una ludoteca con giochi da tavolo e scacchi, una Sala Lettura e Ludoteca per bambini da 0 a 11 anni.
La Biblioteca Civica, che conta più di novemila iscritti, ha registrato nel 2023 un’affluenza di 32.875 lettori, i quali hanno frequentato la struttura per studiare, leggere, svolgere compiti in gruppo e partecipare alle iniziative di promozione della lettura, realizzate in collaborazione con le librerie cittadine e altre realtà culturali.
A cura di Alessandro Moschi