“Posso dire che la città di Imperia fortunatamente non ha infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso”. Lo ha affermato il Prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, ospite questo pomeriggio del tavolo antimafia convocato in Comune dal Sindaco Claudio Scajola e presieduto dalla consigliera Deborah Bellotti (presidente della commissione Affari Istituzionali e Generali) e dal consigliere Davide La Monica (Sviluppo Economico).
Prefetto Valerio Massimo Romeo
“Chiarisco che non è una commissione antimafia, ma soltanto un tavolo che si è tenuto con due commissioni consiliari. È stato fatto un esame sia dal punto di vista normativo sia sostanziale sul tema dell’infiltrazione negli appalti pubblici. Dall’attività della prefettura di Imperia, per quanto riguarda la città di Imperia, né nell’azione diretta al rilascio della certificazione antimafia né nell’attività del gruppo interforze, a Imperia abbiamo effettuato due accessi nei cantieri per appalti pubblici molto importanti, non sono emerse attività di infiltrazioni di tipo mafioso, nè dal monitoraggio costante che le forze dell’ordine fanno quotidianamente e riferiscono al prefetto, sia per gli aspetti amministrativi che giudiziari. Posso dire che la città di Imperia fortunatamente non ha infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso.
Avete parlato anche di Diano Marina?
Ho letto dal giornale della vicenda degli arresti a Diano Castello, non Diano Marina. Bisogna distinguere due cose: una è l’infiltrazione mafiosa nelle attività pubbliche, di cui si occupa il prefetto, evitando che le organizzazioni criminali mafiose si infiltrino negli appalti e nella pubblica amministrazione. Le attività giudiziarie a Diano Castello, da quanto ho letto, riguardano la criminalità organizzata, probabilmente con l’aggravante mafiosa, ma non sembra ci fosse un rapporto con la pubblica amministrazione. Quando parliamo di infiltrazione della criminalità organizzata nel territorio, il prefetto può riferirsi all’infiltrazione nel sistema degli appalti, e nella città di Imperia questo non c’è assolutamente”.
Consigliere Davide La Monica
“È stata una seduta della commissione fondamentale, a mio modo di vedere, perché grazie all’intervento di sua eccellenza il prefetto si è chiarito finalmente, al di là di ogni ragionevole dubbio, che nella nostra città non sono stati accertati casi di infiltrazione mafiosa. L’intervento del prefetto è stato molto utile perché ha spiegato qual è la tipologia di attività svolta dalla prefettura, cioè i controlli effettuati per verificare e scongiurare il rischio di infiltrazioni mafiose. In particolare, ha specificato che vengono fatti accessi ispettivi nei cantieri, c’è una costante attività di monitoraggio da parte delle forze dell’ordine, e c’è il controllo della certificazione antimafia, che la normativa nazionale prevede per tutti gli appalti pubblici. A seguito di tutti questi controlli, svolti durante tutto l’anno, è emerso che non ci sono stati accertamenti di infiltrazioni mafiose”.
Consigliera Deborah Bellotti
“La spiegazione è stata molto esaustiva, chiaramente da un ruolo che più di lui penso non possa essere compreso da altri. Ci è stato spiegato effettivamente cosa riguarda l’infiltrazione mafiosa, quindi tutti quei collegamenti con gli appalti relativi alla pubblica amministrazione. Pertanto, al netto del monitoraggio di questi appalti nella città di Imperia, il Prefetto ha fatto l’esempio di due accessi ispettivi sulla ciclabile e sulla posa per quanto riguarda il Roja e non si sono verificate situazioni di infiltrazione mafiosa, bensì sanzioni amministrative o altro, quindi questa è l’informazione.
Poi è venuto fuori l’argomento interessante delle attività economiche che sono al di fuori della competenza del prefetto. Nel senso che il prefetto ha parlato delle infiltrazioni mafiose per quanto riguarda i rapporti con la pubblica amministrazione, mentre per le attività economiche, che sono un fatto privato e sono parte dell’attività giudiziaria e investigativa, chiaramente il prefetto non poteva parlare di questo argomento. Si è rimasti d’accordo che ci sarà un calendario di incontri che creeremo insieme all’altro presidente e al sindaco, proprio con i rappresentanti delle categorie economiche della città e presidenti delle varie categorie economiche, per parlare di questo altro tipo di contatto con la criminalità organizzata, quindi reati con aggravante mafiosa e criminalità organizzata.
Sarà molto interessante perché andremo avanti in questo lavoro. Pertanto, io penso che questo tavolo, come abbiamo detto forse l’altra volta, è un po’ un ibrido, quindi a volte abbiamo un po’ di difficoltà nel stabilire le regole di cosa fare e chi coinvolgere, però, a mio avviso, sta facendo un buon lavoro ed è assolutamente necessario oggi per capire e domani per prevenire, perché comunque io continuo a dire che il fatto che non ci sia oggi non vuol dire che non ci sarà mai. Quindi è importante che ognuno di noi sia informato e preparato a prevenire”.
Consigliere Luciano Zarbano
“Premesso che io sono molto critico sul tavolo, avrei preferito la commissione antimafia. Le mie critiche riguardano innanzitutto il fatto che il tavolo non è ben disciplinato nel regolamento del consiglio comunale, quindi potrebbero sorgere situazioni che rendono difficile portare a termine i lavori. La commissione, invece, ha una configurazione ben definita anche a livello centrale, parlo del Ministero degli Interni, che stabilisce regole precise e ambiti operativi. Avrei quindi preferito una commissione antimafia a un tavolo, ma è stata fatta una scelta politica e dobbiamo lavorare con gli strumenti che abbiamo. Di sicuro, c’è la massima attenzione da parte dell’amministrazione comunale, che include anche i consiglieri. Questo interscambio con le istituzioni ci permette di fotografare la situazione”.
Assessore Luca Volpe
“Ringraziamo il signor prefetto e il sindaco per averci portato questo pomeriggio nella commissione il massimo esponente dello Stato qui in provincia di Imperia. Devo dire che è stato un piacere, togliendo qualsiasi dubbio che poteva esserci in questi periodi: la nostra città non è assolutamente infiltrata da esponenti mafiosi o attività mafiose. Questa è una certificazione che abbiamo sentito questa sera dalla voce del prefetto. Noi ne eravamo assolutamente consapevoli, ma chi in questi anni o mesi ha cercato di screditare la nostra città, qualcuno invece di dare positività all’operato di questa città per la giusta crescita ha cercato di sollevare alcuni dubbi. Oggi, il prefetto ci ha dato la certezza che Imperia non è una città infiltrata dalla mafia”.
Consigliere Pino Camiolo
“Come ha già anticipato il consigliere Luca Volpe, ci ha fatto molto piacere che il prefetto abbia ribadito più volte che non ci sono infiltrazioni mafiose nella città di Imperia. Periodicamente emerge una certa narrazione che suggerisce che Imperia sia infiltrata dalla mafia, ma il prefetto ha escluso questa possibilità in modo assoluto. La cosa ci ha fatto piacere perché ha sgomberato il campo da queste voci che periodicamente escono. Ringrazio il prefetto, perché è stato veramente interessante ed esauriente. Un aneddoto che posso rivelare è che il prefetto stesso ha detto che Imperia ha bisogno soltanto di pubblicità, perché è una bellissima città, un’isola felice, e non è assolutamente infiltrata dalla mafia. Mi sembra che più di questo un prefetto non possa dire”.