Si è tenuta questa mattina, presso la pizzeria La Bonga in Lungomare Vespucci, alla presenza del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia On. Matteo Rosso e del Senatore Gianni Berrino, la presentazione dei candidati alle Europee: l’On. Carlo Fidanza, già capodelegazione di Fdi al Parlamento Europeo, Stefano Balleari, capogruppo Fdi in Regione Liguria, e Antonella Tosi. All’incontro era presente anche il dirigente regionale del partito Paolo Strescino oltre al coordinatore cittadino Giossi Massa.
Imperia: Fratelli d’Italia, presentati i candidati alle Europee
Stefano Balleari
“Diciamo che lo slogan della mia campagna elettorale per le europee è un Ligure in Europa ed è quello che vorremmo portare a noi. Nel senso che la delegazione di Fratelli d’Italia è una delegazione che si pronuncia essere molto più importante nel prossimo circuito legislativo e pertanto abbiamo l’esigenza di far sentire la voce della Liguria ed è quello che io mi sono posto come obiettivo in campagna elettorale.
Naturalmente per quanto riguarda dopo, un ascolto attento e preciso delle istanze del territorio per riportare poi su questo territorio ciò che si deciderà in maniera assolutamente condivisa in quel di Bruxelles.
Perché gli elettori dovrebbero fidarsi di lei?
Perché ci sono sempre stato, ho un’esperienza di tipo politico, amministrativo, soprattutto, ventennale, sono stato consigliere di opposizione per 10 anni, vice sindaco del Comune di Genova e assessore con delle deleghe significative. Da 3 anni, anzi 4 anni a questa parte sono capogruppo di un consiglio regionale, credo che non esista cittadino della nostra regione che mi abbia contattato telefonicamente e che non abbia ricevuto delle risposte, magari anche dei no, ma ha ricevuto risposte da tutti perché io sono sempre stato attento all’ascolto del territorio.
Questa è una caratteristica che mi ha sempre accompagnato in questi anni e che intendo continuare nel caso in cui fossi eletto in Europa.
Lei è consigliere regionale, possiamo non chiederle come ha vissuto la vicenda Toti?
Ovviamente l’ho vissuta in maniera drammatica, come abbiamo vissuto tutti,. Il primo consiglio regionale che abbiamo avuto dopo l’arresto del Presidente Toti, ho detto che sarà la magistratura a chiarire quali sono, nell’eventualità ci fossero, delle responsabilità.
Quello che ho voluto rimarcare è che in 9 anni di gestione del Presidente Toti e congiuntamente a una serie di amministrazioni che si sono da lì formate, compreso il Comune di Genova, la nostra Liguria è sicuramente migliorata e pertanto dovremo cercare di ottenere, mantenere questi privilegi che abbiamo ottenuto nel corso di questi anni.
Non fare l’errore, come ho detto in Consiglio regionale, di buttare via bambino con l’acqua sporca, pertanto è importante, abbiamo lavorato bene in questi anni.
Adesso c’è questo blocco, questo impedimento, verrà chiarito, sapremo come regolarci da qua in avanti, ma in ogni caso devo dire che la regione è molto progredita, ha avuto dei grandi successi, è tornata ad essere un pochino protagonista nello scenario non solo nazionale ma internazionale, pertanto credo che questo debba esserci riconosciuto assolutamente.
È rimasto sorpreso in qualche modo?
Assolutamente sì, devo dire che sono rimasto anche abbastanza sconcertato dal fatto di come siano state gestite queste cose a livello giornalistico perché c’era un po’ uno spirito d’avoyeur in tutto ciò che si leggeva sui giornali che sicuramente non fa bene e crea soltanto un allontanamento.
Ma è quello che ho detto anche alle persone che sono in opposizione in questo momento qua che non fa bene a nessuno, nessuno che fa politica, è sbagliatissimo far di tutto un’erba un fascio, perché esistono politici buoni e politici non buoni, come esistono in tutte le categorie.
Esiste il medico buono e il medico non buono, l’ingegnere buono e l’ingegnere non buono e pertanto sarebbe sbagliato generalizzare, è che purtroppo questo qua anche per colpa dei social, non siamo più abituati a leggere gli articoli per intero, si leggono i titoli, i titoli sono fatti non dal giornalista, ma da un titolista che interpreta in una maniera diversa, soprattutto per cercare di vendere, perché quel lavoro lì lo sanno fare benissimo e a volte l’articolo è un po’ distorsivo rispetto a quello che è in realtà.
Ma si dovrebbe dimettere Toti?
Non ho assolutamente idea, dovremo sentire intanto che cosa dice Toti, poi credo
che sia opportuno che il Presidente Toti possa interloquire con i leader di maggioranza, ad iniziare da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, con i quali prendere delle decisioni.
Perché non è il leader di un partito, è il leader di una coalizione a livello regionale, dovrebbero pertanto parlarne tutti assieme, lui compreso.
Le voglio chiedere un’ultima cosa personale, in campagna elettorale i suoi manifesti sono stati imbrattati con minacce di morte, come vive un politico in situazioni di questa tipo?
L’ho vissuta lì per lì con amarezza, perché poi chi mi conosce sa benissimo che sono una persona di raro equilibrio, ma non è che mi voglia vantare, però chi mi conosce sa che sono una persona equilibrata, certe scritte non mi appartengono e non le capisco, devo dire soltanto che qualche d’uno teme che possa essere eletto, ma non per me come persona, ma per il fatto che il centrodestra possa avere un rappresentante in più nella nostra Liguria.
Matteo Rosso, coordinatore regionale Fratelli d’Italia
“Perchè votare Fratelli d’Italia alle Europee? Perché Giorgia Meloni sta facendo tantissismo per la nostra nazione, per il nostro Paese. E abbiamo bisogno di avere una Giorgia Meloni domani ancora più forte in Europa. Carlo Fidanza ha una sua storia molto forte ed è stato sempre molto attento alla Liguria. Poi abbiamo due candidati liguri, Antonella Tosi e Stefano Balleari. Io l’orgoglio ligure lo sento e vorrei tanto che questa volta un ligure di Fratelli d’Italia potesse rappresentarci in Europa. Quando abbiamo problemi in Liguria possiamo andare a chiedere aiuto fuori, ma se abbiamo qualcuno che conosce la nostra regione e anche i più piccoli comuni credo sia molto importante. Li sosterremo con tutto il cuore”.
Regione? Quello è un problema davvero molto serio. Adesso lasciamo passare le Europee. Vediamo il lavoro della Procura, della Magistratura, ogni giorno qualcosa leggiamo. Dopodichè valuteremo. E’ ovvio che al momento la testa è sulle elezioni Europee. Finite quelle ci concentreremo per capire cosa succede in Regione. Toti si deve dimettere? Al momeno non ho visto le carte, leggo i giornali. Da quello che leggo sui giornali deve essere lui a deciderlo. Ha detto bene Giorgia Meloni. Solo lui sa quello che ha fatto e solo lui può e vede decidere. Anche perché è agli arresti domiciliari e non possiamo confrontarci con lui. Se ci sarà la possibilità di un confronto è ovvio che certe domande sarà normale porle e sentire le risposte. Al momento solo lui può decidere cosa fare”.
Gianni Berrino, Senatore Fratelli d’Italia
“Oggi siamo a Imperia nel capoluogo per presentare Carlo Fidanza che è il capogruppo della nostra delegazione a Bruxelles. I nostri due candidati liguri Stefano Balleari e Antonella Tosi, un gradito ritorno in politica, in Fratelli d’Italia. Quindi diamo una pluralità di offerte ai nostri elettori. E’ unitile dire che le elezioni Europee sono importantissime, forse anche più delle politiche del 2022 perché avranno a che fare con il governo dell’Europa e quindi anche con i destini del nostro Paese. L’invito personale è per i nostri candidati e per andare a votare perché queste elezioni sono veramente importanti.
Regione? Io faccio l’avvocato, sono garantista. Aspettiamo il proseguio dell’indagine, come deve essere fatta. Il giudizio politico e umano lo faremo a tempo debito.
Secondo lei Toti si dovrebbe dimettere?
(Resta in silenzio)
Antonella Tosi
“Perché candidarsi? La decisione è nata in un modo abbastanza spontaneo. Perché io sono una europeista convinta, questo deriva dal fatto che ho studiato diritto europeo e internazionale. Nell’Europa ci ho sempre creduto e quindi quando mi è stato proposto è stata proprio una scelta incanalata. Fratelli d’Italia perché io sono con il mio spirito, con la mia anima, sempre a destra. Ho militato per tantissimi anni in Alleanza Nazionale, poi ho avuto un attimo di pausa perché nella vita si desidera fare anche altro. Cultura, associazionismo, volontariato. Poi sono rientrata in Fratelli l’Italia e sono qua, sempre a destra”.
Carlo Fidanza
“Perché la mia ricandidatura? Abbiamo lavorato tanto in questi anni, soprattutto gli ultimi cinque, nel corso dei quali abbiamo cercato di contrastare le eurofollie, soprattutto quelle green e molto spesso abbiamo perso perché non avevamo la maggioranza. L’obiettivo è quello di cambiare la maggioranza del Parlamento Europeo e avere una maggioranza di centrodestra esattamente come quella che sostiene Giorgia Meloni. E in questo modo avere un’Europa più vicina ai cittadini e al mondo della produzione, della nostra industria, della nostra agricoltura, commercio, artigianato. Tutti settori che devono essere sostenuti e che sono stati massacrati dalla sinistra rossoverde in questi anni.
I temi liguri da portare in Europa? La sostenibilità economica delle imprese, nello specifico l’agricoltura e la pesca, con la necessità di difendere le specificità di questo territorio. Il tema trasporti e infrastrutture evidentemente, che devono essere completate anche nella logica dei corridoi europei che sono stati fondamentali per lo sviluppo di questo territorio. Devono essere completati. Poi turismo, Bolkestein, la difesa dei nostri balneari, insomma c’è molto da fare per questo territorio. Io in questi anni ho cercato, pur da lombardo, adottato dalla Liguria, di essere il più possibile presente. Avremo una squadra fortemente rafforzata e aumentata nei numeri e credo anche una rappresentanza ligure nel prossimo Parlamento Europeo ed è quello su cui stiamo lavorando.
Il patteggiamento per corruzione e la richiesta di 16 mila euro dal Parlamento Europeo? Il Parlamento non mi ha chiesto ancora indietro assolutamente nulla. Per altro ci sono contratti che sono assolutamente a norma e che presuppongono delle prestazioni lavorative che sono state interamente volte. Io mi sono lasciato alle spalle, con questa decisione abbastanza sofferta, una brutta pagina della mia vita, in cui sono stato ingiustamente accusato di diverse cose che non erano vere. Il patteggiamento non porta con se automaticamente il riconocimento di responsabilità, che non ho mai riconociuto perché non ho fatto nulla. Trovo tantissima stima e solidarietà girando in questa campagna elettorale per noi entusiasmante che deriva dal fatto che ho sempre lavorato con onestà caparbietà, con decisione e anche con rispetto di avversari politici che questa stima me la riconoscono.
Vicenda Toti? Ci auguriamo che questa vicenda possa vedere presto una decisione del giudice del Riesame che possa restituire al Presidente Toti la libertà che gli possa consentire di difendersi pienamente. Abbiamo ascoltato finalmente le ragioni della difesa. Ho letto con attenzione le 17 pagine di memoria difensiva che mi paiono ben argomentate. Ho conosciuto e ho avuto l’onore di conoscere e lavorare con il Presidente Toti, quando per due anni ho svolto il ruolo di Commissario dell’Agenzia di Promozione Turistica. Ho apprezzato la sua voglia di rilanciare questo territorio, questa regione, che meritava di più e di essere sbloccata da tante incrostazioni. Lo ha fatto, quindi le eventuali responsabilità penali che dovessero emergere dovranno essere accertate e, se nel caso, punite. Quello che per noi è importantissimo è difendere questa stagione di buon governo e di rilancio della Liguria. Fare in modo che i cantieri e le opere avviate non vengano interrotte e si possa continuare a governare bene questo territorio che non merita di tornare indietro.
E’ un’occassione per Fratelli d’Italia di governare la Regione Liguria? No, non è questo il nostro intendimento. Ci auguriamo che una volta restituita la libertà al presidente Toti si possa ragionare serenamente nella maggioranza su come andare avanti, a seconda anche del quadro accuatorio e della strategia difensiva che il Presidente Toti intenderà perseguire insieme ai suoi legali e in accordo con la maggioranza che lo sostiene e di cui Fratelli d’Italia fa orgogliosamente parte. Non ci appartiene la logica dello sciacallaggio, di chi pensa di poter lucrare da una situazione di questo genere. Noi rivendichiamo la nostra partecipazione all’amministrazione di Giovanni Toti per questi ormai nove anni di lavoro comune in cui i nostri assessori e consiglieri regionali hanno svolto un ottimo lavoro al fianco del Governatore Toti. Vediamo gli sviluppi della vicenda con estrema serenità e senza assolutamente nessuna smania, e appetito, di posti e poltrone. Con la lealtà e la correttezza che da sempre contraddistinguono Fratelli d’Italia”.