È Giovanni Lazzarini, primo della maggioranza Scajola ad accettare il nostro invito, tanto da ricevere un attestato come “consigliere coraggioso 2024“. l’ospite della rubrica di ImperiaPost “Il gatto e la volpe”, giunta alla 22ª puntata e condotta dai giornalisti Mattia Mangraviti e Gabriele Piccardo.
Giovanni Lazzarini, 71 anni, sposato e con due figli, è un imprenditore, presidente dell’U.S. Caramagna, vice presidente del Civ Porto Maurizio. Candidato per la prima volta nel 2013 nella lista Laboratorio per Imperia di Paolo Strescino a sostegno del candidato Sindaco Carlo Capacci, nel 2017 entra in consiglio al posto di Giulia Gorlero tra le fila di Azione Civica, ormai in rotta di collisione con il Sindaco. Nel 2018 si ricandida alle elezioni del 2018 con Obiettivo Imperia a sostegno di Claudio Scajola e non viene eletto. Candidato alle elezioni del 2023 con Prima Imperia (Lega), viene eletto e nominato Capogruppo.
Nel corso della puntata Lazzarini ha affrontato diversi temi: da Claudio Scajola alla Lega, dalle bollette dell’acqua alla Commissione antimafia.
“Il gatto e la volpe”: ecco chi è l’ospite della ventiduesima puntata
Nel tuo curriculum viene fuori che potevi essere un Don Giovanni. Sei stato in seminario dai 13 ai 18 anni.
“Intanto grazie per l’invito. Non è che sono venuto da solo, mi avete invitato e sono venuto, questo è più che naturale. Voi fate molto satira e mi piace per quello. Ho fatto il seminario, l’ho fatto nella provincia di Cuneo, e a un certo punto ho capito che non era la mia vocazione passato.
E’ nato un dibattito importante tra me e, diciamo, il vicepreside dell’Istituto. Facendo il segretario del direttore uscivo e quindi mi mettevo a parlare con tutti, anche con le ragazze. Alla fine ho deciso di intraprendere un’altra strada”.
Hai chiesto il permesso per venire qui?
“Assolutamente no. Con il Sindaco abbiamo un ottimo rapporto, lui ci lascia la libertà, ai consiglieri, di fare quello che uno vuole”.
Ma è vero che c’è stata una discussione interna alla maggioranza sul partecipare o meno al nostro programma?
“E’ una discussione che ci sta. E ci potrebbe anche stare. Questo è un giornale di opposizione a Scajola o dà una linea generale? A me sembra più di opposizione. Essendo una satira prendiamola come tale”.
Secondo te il sindaco dovrebbe venire? Cosa gli consiglieresti?
“Ma io al Sindaco non gli posso consigliare niente. Semmai lui consiglia me, tra l’età e l’esperienza che ha lui. Mi sembra che sia abbastanza disponibile a parlare, non è che si rifiuta. Sul fatto di essere ospite qui dipende da lui.
Avere un amministratore così deciso che va avanti per la sua strada è invidiato da tanti. Perché tanti dicono, avessimo un Sindaco così deciso per fare. Perché la indecisione, io lo vedo anche nel mio lavoro, quando sei
indeciso non riesci mai a portare a termine le cose. Poi possono essere fatte meglio, certo, sempre si può fare
meglio. Però lui ha questa decisione e stiamo vedendo anche la città. Quando mi dite, o dite, o leggo che la città non sta crescendo, devo dire che non è vero. Perché io giro dalla mattina alla sera per la città e tutto quello che abbiamo visto in questi ultimi periodi non l’abbiamo visto negli anni precedenti. Gli asfalti, quanto tempo è che non vedevamo asfalti fatti così?”.
Perché ti sei impegnato in politica?
“E’ una cosa che ho sempre fatto anche quando ero piccolo, quando ero giovane, quando ero anche in seminario. Ero sempre un pochettino quello contrario un po’ a tutto, quindi era un po’ nella mia indole. Mi piace dare il mio contributo al cittadino. Questo sì, l’ho fatto sia nel sociale, lo continuo a fare adesso e questa mi è sembrata
un’opportunità importante. Anche il commercio, ad esempio, quello di Porto e Oneglia, ha tantissime potenzialità e bisognerebbe andare avanti, crescere, soprattutto noi commercianti”.
Come trovi l’assessore al Commercio Oneglio?
“La trovo una persona abbastanza preparata. Poi tante decisioni sono prese, ma magari non sono tanto condivise”.
Un voto da 1 a 10?
“Io una sufficienza gliela do, un 7-8”.
Sei partito, nella tua avventura politica, appoggiando Capacci. Sostanzialmente la sua candidatura era una candidatura anti Scajola. Poi cosa è cambiato?
“Ho vissuto un’esperienza di un anno e mezzo, due anni insieme al PD. Una cosa che non mi piace del PD è che dice una cosa e dopo ti trovi in consiglio e ne facevano un’altra. Quindi cambiare in continuazione. Tu avevi parlato prima con gli assessori e poi ti trovi in consiglio comunale con la Mezzera che diceva totalmente un’altra cosa. Ma cosa abbiamo detto fino a ieri? Questa è stata una motivazione. Poi quando Scajola ha deciso di scendere in
campo, ci ha contattati e ci parlato e devo dire la verità ho trovato una persona a modo, con le idee giuste per poter far crescere. Perché quello che è importante per me, anche per tutti gli altri, è far crescere questa città e lui aveva queste idee”.
Quindi è lui che ti ha convinto a cambiare idea?
“Sì. Qualcuno è anche venuto ad ascoltarlo e poi è è andato dall’altra parte”.
Tipo?
“Tipo quello che si è candidato contro di lui”.
Lanteri?
“Si, c’era anche lui tra quelli che ascoltavano. Ha deciso di fare un’altra strada, giustamente per carità, uno è libero di scegliere quello che si vuole. Abbiamo fatto la cena addirittura insieme per appoggiare Scajola, poi si decide diversamente, ognuno è libero di fare quello che vuole. Visti i cinque anni che sono passati, che hanno impostato una una certa politica cittadina, ritengo che negli anni che vengono bisogna portare avanti e terminare tutto quello che che si sta facendo. Ed è tanta roba”.
Scajola ha 76 anni, in città si parla già adesso di chi potrebbe essere il suo sostituto. Immagino che all’interno della maggioranza qualche volta ne parlerete…
“Sarei quasi quasi d’accordo con il terzo mandato”.
Se dovessi fare un nome?
“Non saprei, perché praticamente il valore che ha il nostro Sindaco è talmente alto, come qualità, come prodotto, che non trovo oggi una persona che possa essere all’altezza. Devi capire che questa persona ha un’esperienza importante, poi avrà i suoi modi che posso dirvi che magari possono anche non piacere. E’ il suo modo, ma perché è decisionista”.
Qualche cazziatone te l’ha fatto?
“No a me mai. Magari domani…(ride). Io vengo dagli anni ’70, quindi una persona che diceva matusalmente a un 40enne. Voleso essere libero. Ero attaccato alla Chiesa, ma con la ribellione dentro. Cattocomunista? Ci sta. Al momento comunque se mi fate questa domanda (sul sostituto di Scajola, ndr) non saprei rispondere”.
Chi è sta spingendo? Vassallo? Fossati?
“Personalmente non abbiamo mai parlato di queste cose. Magari è ancora presto, mancano 4 anni. Quattro anni chissà, ci tocchiamo…”.
Perché ti sei avvicinato alla Lega? Cosa ti accomuna alla Lega? Sarai mica razzista?
“La mia storia con la Lega è iniziata quando c’era ancora Bossi. Dopo Tangentopoli, io sono Veneto, mi sono avvicinato alla Lega. Non mi è piaciuto poi, essendo cattolico, il razzismo. Non mi piace e quindi ho preso un ruolo marginale”.
Ti imbarazza la candidatura di Vannacci?
“No. Perché se vai a vedere il suo modo di dire, non è razzista. Perchè lui da delle spiegazioni. Classi separate per i disabili? E’ sbagliato in una certa maniera, però il disabile ha bisogno di attenzioni particolari. Stiamo facendo tanta confusione. Cerchiamo di mettere tutto nello stesso calderone e alla fine non hai grande pregio. Il disabile ha bisogno di piu attenzione. Omosessuali? Su queste idee qua che ha lui non mi interessa niente”.
Le bollette dell’acqua. Tu sei un imprenditore. Se lo Stato domani cambiasse le carte in tavola, le regole, e ti dicesse, facciamo una bella cosa, per due anni non ti ho chiesto niente adesso mi dai due anni di arretrati. Tu da imprenditore ti incazzaresti?
“Parecchio, hai voglia. Ma lo capisco, questa cosa dell’acqua è un po’ particolare. Questo bidone sull’acqua è stato qualcosa di veramente gestito malissimo. Sapete anche voi che le bollette sopra i 200 euro praticamente vengono rifatte, ritornano con una dilazione di un anno da pagare. Idem quelle dei locali, sopra i 500 euro, vengono cancellate e rimodulate. Sotto c’è bisogno di andar a chiedere la rateizzazione. Il problema è che noi pagavamo l’acqua pochissimo, 0.40. Per uno che pagava 30-40 euro a bolletta oggi ne paga 150-200 è naturale che resta un pochettino così. Una cosa fatta bene è quella di rateizzare, nel frattempo aspettiamo che il Tar si pronunci”.
Consiglieresti al Sindaco di sospendere le bollette?
“No. Non puoi sospenderle. Non è che gli posso dare un consiglio, non puoi sospenderle legalmente. Non c’è una una legge che dice sospendiamo”.
Tu l’hai pagata la bolletta?
“Si, mia moglie l’ha pagata. 480 euro. Avevamo una perdita. Quando arriveranno le altre bollette spero che siano un pochettino più basse”.
A Bracco hai detto che ‘non perde occasione per attribuire la colpa di qualsiasi cosa al nostro Sindaco’. Secondo te il Sindaco a volte è un po’ una vittima?
“No, vittima non lo è e non penso ci si senta. Glielo chiederò. Ieri c’è stata una cosa sull’antimafia,
e quando il Prefetto ha detto che la mafia non esiste a Imperia ho visto che c’era una specie di delusione. Questo è brutto. Cioè quando uno fa queste cose capisci che anche da parte mia dico ‘ma scusa ma vuoi bene o non vuoi bene a Imperia’?”.
Sulla commissione antimafia hai detto che darebbe un’immagine di dubbia sicurezza alla nostra città. Hai detto un po’ una minchiata diciamo…
“Diciamo che se ho detto questa cosa, una mezza minchiata l’ho anche fatta. Mi è scappata. Però ho elencato anche tutti i disastri che sono successi. Quello che io non accettavo era il banco che volevano fare in Comune, cioè io la vedevo come una cosa bruttissima. Non ci stava secondo me. Poi quando la Amoretti ha presentato le modifiche abbiamo accettato”.
La Amoretti è in maggioranza?
“Non lo so se è in maggioranza (ride, ndr). Se per caso passa di maggioranza ce lo dirà, adesso non mi sembra”.
In consiglio hai detto anche che il cazziatone che ha fatto Scajola al Comandante della Polizia Locale Bergaminelli, “mandi i vigili fuori dai coglioni”, secondo te era “fare un appunto al proprio dirigente”…
“Non so se gliel’abbia detto. Quando tu hai io un dipendente, lui viene e dice ‘ma io faccio così’. Glielo dici una volta, due, tre, quattro, a un certo punto ti viene voglia di dire, ma allora hai capito cosa sto dicendo oppure no? Però effettivamente il Sindaco ha la potenzialità di potere redarguire. Ho dato del Windsurfista a Sardi. Lui è bravissimo a fare lo sport di quando c’è qualcosa che non va, di salire sulla tavoletta e aspettare. Appena arriva l’onda sale sopra e la cavalca”.
La vicenda del Sindaco e di Matacena vi imbarazza?
“E’ stato condannato, ma ha fatto ricorso quindi vedremo se sarà così o se per caso ne viene fuori. Io non la vedo come una cosa così grave come quella che si vuol far capire. Perché uno che vuole aiutare la moglie di uno…non sono imbarazzato, perché non vedo una gravità”.
Qual è la cosa di cui vai più orgoglioso di aver fatto per la città?
“Una cosa di cui vado molto orgoglioso è il CIV di Porto che da 18 anni sta riscuotendo un bel risultato. Diciamo che i primi anni erano molto importanti, adesso è un pochettino passato, perché praticamente quello che noi del direttivo volevamo era richiamare qualcosa di più a Porto”.
E più orgoglioso come amministrazione?
“La ciclbile per me è una cosa stratosferica. Io devo dire bravi a coloro che nell’era Capacci hanno capito di impegnarsi a portare avanti quel progetto, hanno lavorato per per parecchi mesi d’estate, chiusi in ufficio e hanno fatto quello che hanno fatto. Quindi bravi a portare questo progetto, bravissima questa amministrazione
a fare quello che c’è da fare, ad esempio anche solo per mettere il Roya bis. Il Roya passa attraverso il mare e sono anni che non fanno più manutenzione, se si rompe quello siamo veramente messi male. Invece questa cosa qui è un bel passaggio”.