1 Luglio 2024 01:22

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1 Luglio 2024 01:22

Imperia: riserve pista ciclabile, il 4 giugno in Consiglio comunale la proposta transattiva. Il comune disposto a pagare 4 milioni e mezzo di euro

In breve: Il Comune propone alle imprese un pagamento di 4,5 milioni di euro al posto degli oltre 6 milioni riconosciuti dal Collegio tecnico

Il Comune di Imperia propone di riconoscere a Conpat Scarl e Manelli Impresa Spa l’importo complessivo di 4 milioni e 500 mila euro oltre Iva, per chiudere la transazione sulle riserve della pista ciclabile. La proposta dovrà essere discussa e approvata in occasione della seduta del Consiglio comunale del 4 giugno. 

Il Comune propone alle imprese un pagamento di 4,5 milioni di euro al posto degli oltre 6 milioni riconosciuti dal Collegio tecnico

In precedenza il Collegio consultivo tecnico composto dall’Ing. Francesco Messineo, Presidente del CCT individuato in accordo dai componenti designati dalle parti, dall’Avv. Prof. Lorenzo Cuocolo, Componente designato dal Comune e dal’Avv. Paolo Carbone, Componente designato dal Consorzio Conpat Scarl, aveva ritenuto che alle imprese che si stanno occupando dei lavori di realizzazione della pista ciclabile potevano essere riconosciute riserve per oltre 6 milioni di euro. 

La versione della transazione, che l’Amministrazione comunale porterà al vaglio del Consiglio e che poi dovrà essere sottoposta alle imprese, ha trovato anche il parere favorevole del consulente, avvocato Lorenzo Cuocolo. 

Come si legge nel documento, “in caso di accettazione della proposta transattiva da parte di Conpat Scarl e Manelli Impresa Spa, il Comune:
scongiurerà l’instaurazione di un eventuale giudizio civile di cognizione da parte dell’appaltatore e/o dell’impresa esecutrice per il riconoscimento delle riserve iscritte da Manelli Impresa Spa (ammontanti, ad oggi, ad Euro 19.765.941,14);
• sarà tenuto a corrispondere un importo addirittura inferiore alla somma ritenuta riconoscibile all’impresa esecutrice da parte del CCT (già oggi pari ad Euro 6.010.112,54, oltre interessi, per un numero limitato riserve rispetto alla totalità di quelle iscritte)”.

Ecco cosa prevede la proposta del Comune:

1) la rinuncia a iscrivere qualsiasi ulteriori riserve ed a formulare qualsiasi ulteriore domanda in ordine a circostanze, di qualsiasi natura, già verificatesi alla data di definizione dell’accordo ed esplicitate e/o eccepite e/o lamentate nel registro di contabilità ed in ogni altro atto idoneo all’iscrizione di riserve e/o domande fino al termine dell’esecuzione dei lavori e, in ogni caso, fino all’emissione del certificato di collaudo;

2) l’impegno a concludere i lavori oggetto dell’appalto entro e non oltre il 31.10.2024, a condizione che le aree attualmente non consegnate vengano consegnate entro e non oltre il 3.06.2024, con la precisione che ove tale consegna intervenga in un momento successivo il termine del 31.10.2024 sarà posticipato per un numero di giorni pari a quelli compresi tra la data del 3.06.2024 e la data di effettiva consegna delle aree e così anche nel caso di ulteriori slittamenti;

3) la rinuncia all’iscrizione di riserve correlate allo slittamento dei termini di cui al p. 2 a condizione che lo slittamento non sia superiore a 60 giorni;

4) la rinuncia ad ogni ulteriore azione, anche giudiziale, in riferimento al riconoscimento delle somme iscritte sul registro di contabilità con le riserve sopra richiamate e su ogni altro atto idoneo a riceverle e nel quale sono state esplicitate, con la conseguenza che il Comune nulla dovrà all’Appaltatore e/o all’Impresa esecutrice in ordine alle stesse riserve.

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