1 Luglio 2024 11:25

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1 Luglio 2024 11:25

Imperia: Carmen Lasorella alla Festival della cultura mediterranea con un romanzo sull’immigrazione. “E’ un grande business mondiale, fatto di sfruttamenti e violenze”/Video

In breve: Un romanzo che, con il piacere della fantasia, denuncia il dramma reale dei tantissimi migranti, sfruttati e sottoposti a violenze di ogni genere

Un romanzo che porta in primo piano una donna, il suo mondo e il calvario dei migranti, vulnerabili e invisibili nella loro umanità. Attivista per i diritti umani, Vera è come il suo nome: tenace e irriducibile, eppure in crisi. Quando Ahmed le consegna la mappa del sistema criminale che governa il Mediterraneo, Vera ritrova l’energia per lottare contro la criminalità che dilaga a discapito dei migranti. E’, molto in sintesi, la trama attraverso la quale si dipana il romanzo della giornalista e scrittrice Carmen Lasorella. 

Un romanzo che, con il piacere della fantasia, denuncia il dramma reale dei tantissimi migranti, sfruttati e sottoposti a violenze di ogni genere

“Vera e gli schiavi del terzo millennio” è stato presentato nella serata di ieri, sabato 1 giugno, al Festival della cultura mediterranea, Fiera del libro di Imperia.

Spiega Carmen Lasorella: “I libri servono ad approfondire, a vedere da vicino le situazioni, a farlo fermandosi sulle parole perché con le parole giuste si trovano i pensieri, con il tempo dell’ascolto, che altri media in questo momento non offrono. Quindi ho scelto di scrivere un romanzo che poi trattasse dei diritti dei più vulnerabili, in questo caso i migranti, con la sottolineatura che siamo tutti migranti e perché ritengo che vada fatto, perché viene raccontata una realtà distopica, che non corrisponde alla verità e perché avendo avuto l’occasione di approfondire, perché ho diretto un master sulle migrazioni all’Università, sono andata sui luoghi e andando a cercare quello che volevo provare a capire e via discorrendo.

In questo romanzo c’è sicuramente un lavoro di inchiesta giornalistico, ma è un romanzo, perché ci sono i sentimenti, che, come sappiamo, nella nostra attività professionale non devono esserci,

Il discorso è che purtroppo le migrazioni, dopo l’energia e dopo la sanità, sono il terzo grande business mondiale e il problema non si risolve, perché ci sono troppi soldi e c’è troppo malaffare e i governi, proprio perché sfruttano quello che è il sentimento di paura che hanno instillato nel cittadino, sfruttano questa situazione per fare politica e fare campagne elettorali. 

La sostanza è che non si risolve anche perché in tanti ci fanno i soldi sopra. Ma l’immigrazione non è solo lo sfruttamento sessuale delle persone, dietro le migrazioni c’è il traffico di organi. dietro le migrazioni c’è la violenza sconsiderata di ogni segno. Quindi è un problema immenso, è un buco nero rispetto al quale non c’è sufficiente conoscenza, approfondimento e quindi ben venga un libro che racconti, attraverso storie abbastanza diciamo documentate, però con il piacere della fantasia, una realtà drammatica del nostro tempo“.

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