1 Luglio 2024 15:21

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1 Luglio 2024 15:21

Diano Marina: la tradizionale Infiorata del Corpus Domini addobba la piazza del Comune e le vie del centro/Le immagini

In breve: L'iniziativa è realizzata dal "Gruppo Amici dell'infiorata", che ha raccolto l'eredità dell'artista dianese Paolo Scati, scomparso nel 2012
Anche quest’anno la solennità del Corpus Domini a Diano Marina è stata celebrata con la tradizionale Infiorata, che ha coperto  tutto il manto stradale nella piazza del Comune (piazza Martiri della Libertà) fino all’incrocio con Via Cavour e in Via Genala fino all’incrocio con Via Genova, creando uno spettacolo meraviglioso fin dalle prime luci dell’alba.

L’iniziativa è realizzata dal “Gruppo Amici dell’infiorata”, che ha raccolto l’eredità dell’artista dianese Paolo Scati, scomparso nel 2012

L’artista dianese Paolo Scati è stato il realizzatore dell’opera per decenni e dopo la sua scomparsa nel 2012, l’eredità è stata raccolta dal GruppoAmici dell’Infiorata”, guidato dall’artista Nives Bonavera. L’Infiorata di quest’anno si configura come un messaggio di speranza in un mondo turbato dai conflitti e dall’odio. La rappresentazione del Cristo con la croce, la colomba della pace e i simboli cristiani della fede, della speranza e della carità sono un invito alla riflessione e alla preghiera per la salvezza dell’umanità. Sottolinea il Sindaco Cristiano Za Garibaldi: “In molti mi chiedono perché un’opera d’arte come questa, che richiede mesi di preparazione, di idee trasformate dapprima in bozzetti e poi in una vera e propria tela di petali di fiori, debba essere calpestata durante la processione e poi cancellata nello spazio di poche ore. In molti mi chiedono di poter godere per tutta la giornata di un quadro a cielo aperto così bello e di spostare la processione la sera. In realtà, aldilà delle difficoltà oggettive nel poter mantenere intatto un tappeto di petali così imponente nella zona pedonale, penso che una decisione del genere farebbe perdere il vero messaggio dell’opera e vanificherebbe il suo insegnamento. Il motivo penso sia intrinseco nella costruzione stessa dell’opera, la raffigurazione dell’impermanenza delle cose materiali, il sapere costruire incessantemente la propria vita e al tempo stesso riconoscerne la transitorietà”.

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