Passa l’esame per la patente, ma per un pasticcio burocatrico la Motorizzazione gli invalida l’abilitazione alla guida e lo denuncia per falso. Protagonista, suo malgrado, della vicenda un 20enne, difeso dagli avvocati Hakan Eller e Mario Taddei del foro di Imperia. La vicenda, dopo un complesso iter che ha coinvolto Procura della Repubblica e Tar, si è conclusa con l’archiviazione dell’accusa di falso e con la riconsegna della patente.
Imperia: esame della patente da incubo per un 20enne. La storia
Il 20enne ha sostenuto l’esame teorico e pratico per la patente di guida, passandolo regolamente. La patente gli è stata rilasciata dall’Ufficio della Motorizzazione Civile di Genova, Sezione di Imperia. Da un successivo controllo, però, la Motorizzazione ha rilevato che la residenza dichiarata nell’istanza per ottenere la patente di guida non sarebbe risultata veritiera in quanto il 20enne, iscritto in data 24.1.2022 all’Anagrafe della Popolazione residente, in data 19.7.2022 era stato cancellato per aver fatto ritorno nel Paese d’origine (Turchia) ed era stato reiscritto solo in data 4.12.2023. Pertanto, il giorno in cui ha sostenuto l’esame teorico per la patente di guida, in data 19.9.2023, il 20enne, secondo quanto contestato dalla Motorizzazione, non era residente in Italia. Da qui la mendacità dell’autodichiarazione e l’inefficacia della patente di guida. La Motorizzazione ha così invalidato l’abilitazione alla guida e ha denunciato il 20enne alla Procura della Repubblica per falso.
Il giovane si è così rivolto all’avvocato Eller e ha chiarito che la cancellazione dall’Anagrafe era stata disposta per un errore scusabile da parte del Comune, il quale aveva preso atto della comunicazione del 20enne di volere ritornare in Turchia senza poi precisare di non essere mai ritornato nel paese di origine, ma di essere rimasto in Italia avendo trovato un nuovo lavoro. Equivoco chiarito con il Comune di Imperia in un secondo momento, tanto che l’ente ha provveduto a correggere in autotutela la cancellazione dall’Anagrafe, dando atto che il 20enne non aveva mai lasciato l’Italia, ma al contrario era rimasto residente a Imperia senza soluzione di continuità. Di fatto, dunque, il giovane era residente a Imperia anche quando aveva sostenuto l’esame di abilitazione alla guida.
A seguito del provvedimento di autotutela del Comune di Imperia, la Procura ha chiesto l’archiviazione del reato di falso e l’avvocato Eller, affiancato dall’avvocato Mario Taddei, ha presentato ricorso al Tar Liguria contro l’invalidazione della patente disposta dalla Motorizzazione. Il Tribunale Amministrativo ha accolto il ricorso, annullando il provvedimento di invalidazione e disponendo così la consegna della patente al 20enne in quanto “ha sempre risieduto in Italia, anche quando ha sostenuto l’esame di abilitazione alla guida, talché il provvedimento impugnato è illegittimo per difetto del presupposto”.