Il Capogruppo in Consiglio Comunale di Imperia senza Padroni-Indipendenza, Luciano Zarbano, ribadisce la propria posizione esplicitata durante l’intervento sulle due pratiche riguardanti le bollette dell’acqua portate in Consiglio Comunale dalla minoranza (QUI e QUI).
“Premesso che ai cittadini non interessa se è la maggioranza o la minoranza, la destra o la sinistra, ma l’importante è che vengano risolti i loro problemi”, così interviene Luciano Zarbano durante la conferenza dei capigruppo del 16 maggio,
“avevo chiesto di posticipare la mozione sul CPR ed inserire al suo posto la questione delle bollette di Rivieracqua nel Consiglio Comunale del 22 maggio, in considerazione che il successivo 24 maggio sarebbe scaduto il termine per il pagamento delle bollette. Purtroppo il collega non ha voluto rinunciare alla propria mozione e per questo motivo non sono uscito dall’aula durante la mozione sulla pesca con il palamito durante il consiglio del 22 maggio.
La discussione del problema durante il consiglio comunale del 4 giugno non ha aiutato i cittadini che avevano bisogno di una risposta prima. Ritengo che la mozione che abbiamo discusso è tardiva per le aspettative dei cittadini che entro il 24 maggio avrebbero dovuto prendere una decisione dalla quale difficilmente si potrà poi tornare indietro. Allo stato attuale si è in attesa dell’udienza presso il Tar Liguria per luglio. Credo che sia importante ripercorrere cronologicamente i vari step che hanno determinato l’attuale situazione.
Il 27 gennaio 2023 il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola è stato nominato Commissario ad acta dell’ATO Ovest Provincia di Imperia (per l’esercizio di poteri sostitutivi nei confronti della Provincia di Imperia a fronte del perdurare dell’inerzia della Provincia di Imperia nella sua qualità di Ente di Governo dell’Ambito ATO Ovest, quindi sostituto di sé stesso poiché inadempiente, divenendo anche controllore di sé stesso). Il Commissario ad acta, tra gli altri compiti, deve adottare tutti gli adempimenti necessari per l’aggiornamento del piano economico finanziario e del piano tariffario. Il 2 novembre 2023 il Commissario dell’Ato idrico, Claudio Scajola, presentava ai sindaci dei Comuni interessati la tariffa unica che sarebbe stata poi applicata a partire dal 2024. Il 30 aprile 2024 votavo contro l’ingresso del socio privato in Rivieracqua. Mentre dal 3 maggio 2024 iniziavano ad arrivare bollette con importi sorprendentemente elevati, retroattive dal 2022. In merito al ricorso pendente presso il TAR Liguria è importantissimo evidenziare che la Cassazione ha dichiarato illegittimi i conguagli regolatori retroattivi nelle bollette. Inoltre la delibera dell’ARERA, essendo un atto amministrativo, non può “porsi in contrasto con la legge e nello specifico con l’art. 11 delle Preleggi, che dispone il principio di irretroattività della legge.
L’importanza della sentenza della Suprema Corte ha una valenza nazionale, perché rileva come nessun atto amministrativo delle Autorità garanti come quella per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico può avere effetto retroattivo, di conseguenza, qualsiasi richiesta è da ritenersi illegittima. Con la prima mozione presentata da una parte della minoranza si chiedeva al Sindaco/Commissario dell’ATO idrico, tra le altre cose, di fare pace con sé stesso e rivedere le proprie posizioni sulle bollette dell’acqua. All’atto della votazione, nel votare favorevolmente la mozione, ho ricordato una frase di Don Primo Mazzolari – né a destra, né a sinistra, né al centro, ma in alto, dove per alto intendevo gli interessi dei cittadini.
Per quanto riguarda la mozione presentata dalla Consigliera Amoretti ho scelto di astenermi per una questione politico-amministrativa. Aldilà del condivisibile alto contenuto di solidarietà, ho ritenuto che la soluzione prospettata nella mozione stessa fosse indirizzata a tamponare momentaneamente la situazione, ritenendola non idonea a risolvere definitivamente il problema, in quanto il nocciolo principale della questione risiede nella legittimità delle richieste arretrate di pagamento e non solo nella capacità contributiva degli utenti. Mentre una soluzione definitiva potrebbe essere, oltre un passo indietro da parte del Commissario ad Acta/Sindaco, una sentenza favorevole del TAR Liguria, che dichiarebbe l’illegittimità della retroattività delle bollette, così per come già espresso da giurisprudenza consolidata”.