Filippo Scola, candidato sindaco a San Bartolomeo al Mare, alla guida della lista civica “Insieme da Zero a Mille”, illustra alcuni passaggi salienti del suo programma. Scola, in particolare, fa riferimento allo sviluppo turistico, alle manifestazioni, alle manutenzioni di centro e frazioni, agli interventi per il porto e per i sottoservizi, ruotando intorno alla grande opera che sarà la pista ciclabile.
Filippo Scola affronta i temi del turismo, delle manifestazioni, delle manutenzioni, del porto e dei sottoservizi, ruotando attorno alla grande opera della pista ciclabile
Spiega Filippo Scola: “Dal confronto tra i tre candidati a sindaco è emerso che alcuni punti dei rispettivi programmi concordano. Sono contento che il lavoro che abbiamo fatto in questi anni abbia ispirato gli altri candidati.
La nostra lista nasce da un gruppo di cittadini che da anni cerca concretamente di trovare soluzioni ai problemi di San Bartolomeo, sono professionisti, avvocati, commercialisti, geometri, imprenditori agricoli e cittadini con gli “occhi aperti” che conoscono veramente il territorio, che si sono attivati insieme a parte della minoranza per organizzare incontri pubblici, per informare delle criticità e delle possibilità.
A gennaio abbiamo fatto un convegno sulla ciclabile invitando chi gestisce la tratta Bordighera – San Lorenzo, il presidente della DMO, che si occupa della promozione turistica della provincia di Imperia e una esperta di marketing turistico. E sulla base di quell’esperienza abbiamo costruito il nostro progetto di sviluppo, parallelo alla ciclabile, coinvolgendo l’entroterra e le strutture sportive.
Ad Aprile abbiamo organizzato un convegno sul verde pubblico dove abbiamo dimostrato che esiste un altro modo, più efficiente, più economico, di progettare il verde cittadino. Per noi non sono slogan da campagna elettorale… E’ il nostro metodo di lavoro.
Da noi i cittadini avranno immediate risposte ai problemi piccoli e grandi. L’idea che abbiamo costruito in questi anni è di una San Bartolomeo che deve svilupparsi avendo bene in mente l’obbiettivo a lungo termine, che è quello di avere una città collegata tra costa ed entroterra, con percorsi che uniscano tutte le strutture già esistenti.
Faccio un esempio, il porticciolo e le zone adiacenti, da molti anni non rispondono alle mutate esigenze della clientela e dei residenti. Il porto necessita di una riorganizzazione: ad esempio lo spostamento dei locali tecnici, la creazione di uno scalo per le manifestazioni, l’ampliamento e la razionalizzazione delle strutture per le società sportive e altro ancora. Siamo assolutamente contrari a proposte che nulla hanno a che vedere coi reali bisogni della zona come fare un enorme parcheggio riservato agli utenti del porto, oppure la creazione di un’area cantieristica per la nautica a due passi dalla passeggiata.
La nostra idea è quella di riqualificare l’intera area con progetti che vanno dall‘ampliamento della capacità di ormeggio del porto, con interventi che si ripagherebbero nel giro di pochi anni, passando dalla creazione di una zona adibita a parco, con “percorsi salute”, che possa completare quella offerta di benessere che passa dagli sport legati al mare, alle spiagge. Il lungo fiume deve essere riprogettato, perché si renda gradevole raggiungere gli impianti sportivi e l’area manifestazioni. Quindi un progetto organico, che ha come punti di forza che i marciapiedi siano riparati, che non ci siano buche sulle strade, che ci siano bagni pubblici, posteggi autobus fuori dalle vie cittadine.
Ma ci saranno anche interventi “che non si vedono”, ma che sono vitali, e parlo dei sottoservizi, delle reti delle acque bianche, che vanno potenziati in alcuni punti, parliamo di riattivare concessioni demaniali per uso irriguo delle campagne. E chiaramente una città efficiente richiede manifestazioni adeguate, per allungare la stagione prima e dopo l’estate, e anche qui abbiamo delle proposte che guardano al nuovo turista che vorremmo ma anche ai residenti che meritano una città stimolante.
Parliamo di un sacco di lavoro, ma che abbiamo ben chiaro e che non ci spaventa. Reperire i fondi non è questione di “amicizie”, bisogna essere informati sui bandi e avere progetti pronti, e noi li abbiamo, dobbiamo creare relazioni economiche con i Comuni vicini, per ottimizzare le risorse. C’è tanto lavoro da fare e noi non vediamo l’ora di cominciare”.